Top 10 momenti della vita

Ieri sera guardavo il terzo OAV della serie Otona Joshi no Anime Time: si tratta di una serie per donne, ma è interessante anche per gli uomini. Poi lo stile del disegno (che cambia da opera a opera) è particolare.

Comunque, in questo episodio una donna alle soglie dei 40 faceva un riassunto della sua vita, pensando ai dieci momenti migliori che aveva vissuto. Così, spontaneamente, ho cominciato a pensare anche io alla mia top ten. È venuto fuori questo:

10) Quando ho visto al Louvre il mio quadro preferito.
9) Exit music (for a film) dal vivo. Avevo gli occhi lucidi.
8) Un abbraccio di un amico. In realtà, tutto il contesto in cui ciò si svolse mi riempie di vergogna ancora oggi ad anni di distanza, ripensando al mio comportamento in quel periodo. Per questo è posizionato così giù. Però, un abbraccio sincero, senza nessuna parola, merita di essere inserito in classifica.
7) Quella volta che quella bambina alle elementari mi prese per mano.
6) La ragazzina che mi piaceva alle medie, che, una volta, per ringraziarmi del gesto gentile che le avevo fatto, mi diede un bacetto. Era solo sulla guancia, ma rimasi inebetito qualche attimo.
5) Il primo colloquio di lavoro superato (per ora anche l’unico). Per l’esattezza, il momento in cui il telefono squilla col numero privato: un presentimento mi diceva che era quella notizia.
4) L’ultimo esame della laurea triennale. Come voto fu tra i migliori di quella mia triennale, come svolgimento fu perfetto: per una volta non dovetti aspettare ore per il mio turno, mi ci volle più tempo tra andare e tornare dall’Università che per star lì e sostenere l’esame. E, dopo, uscii dalla facoltà con un senso di leggerezza fantastico.
3) Una giornata in giro, trascinato tra un parco di divertimenti e il lungomare. Nient’altro. Momenti che, mentre li si vive, si vorrebbe intrappolare per sempre e non far svanire.
2) La prima volta. Probabilmente, un disastro a livello tecnico e stilistico. Sentimentalmente, tutto perfetto.
1) Il primo bacio. Sicuramente un’esperienza allucinante, per chi subì. Ci fu un’esondazione di saliva e uno scontro frontale di incisivi (stavano per accorrere i vigili). A ore di distanza, fino a prima di addormentarmi, rimasi con la sensazione di qualcosa delicatamente poggiato sulle mie labbra. È al primo posto perché è come se ci fosse una netta frattura tra il prima e il dopo. Il distacco sembra più netto rispetto al fare sesso la prima volta, in cui invece ci si arriva più per gradi. Almeno parlo per me.

Non ho avuto una vita molto movimentata, in effetti. D’altro canto, non ho dovuto sforzarmi molto per riempire la classifica.

Roba pesa

Mancano due giorni alla partenza e sto a fare i conti con la bilancia. In cerca del peso per essere in forma per la prova costume (a settembre, tra l’altro!?)? No, in cerca del peso per il bagaglio. Per ora sto a 13 kg, escluse pantofole, sapone, rasoio, tutta roba da mettere all’ultimo momento. Considerando che non mi fido dell’accuratezza della bilancia di casa (è di quelle vecchie a lancetta, non quelle digitali che pesano pure gli atomi) che, ci scommetto, tenderà a difettare e non ad aggiungere, credo siamo proprio lì lì. La Trawel Fly (quelli con cui viaggio) hanno il limite a 15 Kg.

Suggerimento dalla platea: metti qualcosa in uno zaino da portare come bagaglio a mano.
Risposta: già fatto, stiamo a 3 Kg. E non credo di poter avvicinarmi di più al limite di 5 Kg, perché questi 2 Kg di bonus mi serviranno al ritorno per spostare roba dalla valigia allo zaino, per far posto a qualcosina che sicuramente mi porterò dietro. Finirò sicuramente per mettermi vestiti in più addosso per portarli dietro.

Non sono poi tanto buono/3

Venerdì mi arriva un pacco da Hong Kong con delle cose che avevo comprato dall’estero, da Yesstyle. Avevo già pagato la merce, ovviamente; il corriere mi consegna il pacco, mi fa firmare e va via. Non mi chiede i soldi della dogana.

Allegata alla busta del pacco c’è questa che a me sembra a tutti gli effetti una bolla doganale

Io da quello che vedo ci sarebbero 13,92 euro di dogana da pagare. Già ha sbagliato il corriere allora a non chiedermi i soldi e darmi la merce, non avrebbe potuto farlo. Il meglio viene oggi: mi chiama la filiale locale di TNT dicendomi che ci sarebbero 32 euro e spiccioli da pagare per oneri doganali e sarebbe passato il corriere a ritirarli. Io cerco di informarmi, provo a richiamare la filiale e o suona a vuoto o suona staccato. Compilo il modulo online sul sito TNT per descrivere i miei dubbi e dopo un po’ mi richiama la TNT ed una tizia mi dice che la differenza tra 32 e 13 sono soldi dovuti alla TNT.

Non contento io chiamo anche al numero telefonico (che si paga, tra l’altro), mi tocca farlo 3 volte: prima cade la linea mentre sto parlando, poi un operatore mi dice di chiamare la filiale (ma suona staccato) alla terza volta riesco a descrivere il problema ma l’operatrice è una vera STRONZA. Fa la saccente “ma lei lo sa che c’è la dogana, lei acquista dall’estero, non so come spiegarglielo – gne gne gne – si suppone che uno che acquista all’estero sappia che si devono pagare le tasse doganali” poi le dico del foglio che ho in mano ma non mi crede e, soprattutto, le dico che la differenza tra i 13 euro e i 32 sono soldi della TNT e la stronza dice “no, sono soldi della dogana, si lamenti con la dogana”.

Qui qualcuno dice stronzate, cara stronzetta, visto che la tua collega mi aveva detto altro. E cercando su internet ho scoperto che sulle spedizioni extra UE TNT si prende fissi 18,59 euro di commissione.

TNT DA EVITARE

Comunque morale della favola se non pago ce li mette il fattorino, perché non avrebbe dovuto darmi il pacco senza i soldi. E la stronzetta tutta indisponente “e se non paga ce li mette il fattorino, allora”. Ma vaffanculo, perché dovrebbe rimetterci lui? Io non credo sia stato il fattorino a fare il furbo o scordarsi di chiedere i soldi, visto che poi corre il rischio di rimetterci.

Secondo me fanno i furbi, perché all’atto della consegna del pacco io, informato dell’entità dei costi aggiuntivi, potrei anche rifiutare il pacco  (e se lo pigliano in saccoccia perché non pago).

E comunque nei call center, in generale, ci sono delle vere stronze (e questo giudizio non mi rende tanto buono, da qui il titolo). Un giorno debbo raccontare di quella del 187 che, mentre aspettavo risposte, parlava con le altre del fatto che il marito non vuole il pollo perché dice che fa crescere le tette. Troppi ormoni, si diventa femminielli (parole sue).

Ciao im-mondo

Sembra che windows live abbia deciso di migrare verso altre piattaforme. La possibilità di esportare il proprio blog ad essere sincero era una cosa che da sempre auspicavo, perché mi ero rotto da tempo di WL. Ciò che mi frenava dal ripartire altrove era la prospettiva di cominciare da 0, abbandonando tutto ciò che avevo messo nel mio blog.

Sono comunque soddisfatto a metà, perché se anche la migrazione è andata a buon fine (anche se oggi temevo non fosse così, dopo aver ricevuto la mail che confermava il successo dell’operazione, giunto sul blog non ho trovato nulla, a parte il post di benvenuto di WP “Ciao mondo“), sono andati persi album di foto ed elenchi. Adesso debbo cercare di capire come ricreare come qualcosa di simile qui dentro.

In tema di disservizi, è doveroso parlare della situazione nella mia facoltà. Per motivi assolutamente condivisibili i ricercatori sono in agitazione, e l’inizio dei corsi è stato posticipato all’11 ottobre, per tutte le facoltà della Federico II.

Il problema è che siamo arrivati al 29 settembre e ancora non sono stati pubblicati gli orari. Né sono stati pubblicati gli appelli d’esame della sessione di ottobre. E pensare che gli appelli della sessione straordinaria di settembre erano stati pubblicati il 3 agosto, invece. Da notare che un paio di giorni prima avevo chiesto in segreteria se ci fossero appelli a settembre, e l’impiegata allo sportello smentì categoricamente, al grido di No, assolutamente non è possibile che ci siano esami a settembre). Ma la mia segreteria è particolare, in genere ci sono 3 persone che si alternano allo sportello e se domandi la stessa cosa in 3 momenti diversi alle 3 persone, otterrai 3 risposte diverse (e potrebbe anche capitare che nessuna delle 3 risposte sia quella giusta). Comunque oggi c’era il consiglio di facoltà, si spera arrivino buone nuove domani.

In questi giorni, a proposito di esami, ho raggiunto il mio obiettivo stagionale: il conseguimento della patente ECDL. Una roba assolutamente inutile (trattandosi di nozioni basilari) ma indispensabile. Mi ero sempre scocciato di conseguirla, finché tramite l’Ateneo mi sono iscritto agli esami. In 3 sessioni (una a maggio, una a giugno e l’ultima ieri) mi son tolto dalle scatole i 7 moduli.

Prossimo obiettivo stagionale: trovare la voglia di preparare l’esame di Storia costituzionale dell’Europa moderna. Domattina debbo giusto recarmi a ricevimento dalla docente per istruzioni riguardo la tesina da presentare.

Varie ed eventuali

Quelli di msn sembra che vogliano nascondere il più possibile gli space, una volta vi si poteva accedere direttamente dalla finestra di messenger, poi hanno tolto il pulsante. Poi da hotmail vi si poteva accedere, ma prima hanno nascosto sotto un menù l’accesso ed ora l’hanno direttamente tolto. Mah.
Oggi sono andato dall’ortopedico, sono due settimane che cammino come House a causa di dolori al piede che vanno e vengono. Pare sia un’infiammazione ai legamenti, in origine causata da vecchi traumi alla caviglia ricevuti giocando a calcetto non curati bene.
In realtà sospetto sia anche colpa della Wii Balance Board che sto usando da un paio di mesi: alcuni esercizi richiedono di fare sforzo sulle gambe e sul piede d’appoggio, senza contare la corsa sul posto che credo sia una cosa più inutile e dannosa che benefica.

Dopo due mesi posso comunque trarne un bilancio:
  • la sensazione di sentirsi “più in forma” (un concetto comunque soggettivo), c’è
  • a perdere peso non ho perso peso, io da novembre 2009 (ultima volta che mi son pesato) che pesavo 68 chili mi son ritrovato a maggio (prima volta che mi pesavo dopo mesi) a 76 chili. Non ho perso peso con il Wii Fit, ho perso un chilo dopo le prime due settimane ma poi ne ho ripresi due e non sono più calato di un grammo
  • esercizi come la corsa sul posto causano troppo stress alle articolazioni, anche usando un tappetino di gomma sotto i piedi

Il tutto utilizzandola tre volte a settimana per mezz’ora-quaranta minuti con esercizi vari. Per ottenere risultati più apprezzabili è chiaro che bisogna incrementare i minuti riducendo il numero degli esercizi per volta, focalizzandosi su alcuni di essi e ripetendoli più volte nel corso di una sessione. Se poi si vuole perdere peso è sempre meglio iniziare da un controllo del cibo, io negli ultimi mesi mi ero un po’ sregolato.

Comunque nonostante l’infortunio martedì ho scarpinato per i sentieri dei boschi di Ischia, una esperienza molto divertente; peccato solo ad un certo punto il sentiero fosse interrotto e siamo dovuti tornare indietro. La cosa strana poi che nonostante il percorso fosse un po’ impervio il piede non mi faceva male, ho sofferto di più sui marciapiedi di Ischia. Questione di suolo, probabilmente, nel bosco anche se sei camminava in salita il terreno era soffice e non mi arrecava fastidi particolari.

Eccomi qui (il bastone era per spararmi la posa, non mi serviva realmente per camminare)

C’ho l’arte

 
La mia collocazione in questo mondo ancora non ce l’ho ben chiara (sto vagliando alcune offerte, tra cui quella di futuro proprietario di un luna park che è in realtà una copertura per una casa d’appuntamenti per festini con escort per politici che è in realtà una copertura per una residenza privata molto sobria in una grossa isola italiana che comincia per S e non è la Sicilia), ma di una cosa sono certo: io c’ho l’arte.
 
Ci vuole arte ad esempio per farsi venire l’influenza ad agosto. Nulla di particolare, è cominciata con una fastidiosa tosse una settimana fa, prima secca e poi divenuta più grassa, poi il 14 son venuti i dolori di stomaco e il giorno dopo qualche decimo di febbre e anche la sensazione di ossa rotte.
 
Ora è andato via quasi tutto, a parte qualche strascico di tosse e i dolori che invece mi si son affezionati. Adesso non sto scrivendo seduto sulla sedia, perchè stando seduto mi sento come se tanti piccoli leghisti dentro le mie ossa stessero cantando o mia bela madunina facendo delle crepe nelle pareti ossee. (non sono molto intonati). E non è bello, sapete? 
 
No, comunque, non mi son preso l’influenza suina: non sono stato all’estero, non ho frequentato gente proveniente dall’estero, non ho incontrato maiali. E nemmeno delle maiale. Anche se mi sarebbe piaciuto. Oh oh oh come sono faceto.
 
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Ieri sistemavo alcune cose. La curiosità mi porta a sbirciare quelli che ormai sono vecchi pezzi di carta che sbiadiscono, come i ricordi. Tranne un paio, che mi ha fatto piacere vedere come siano rimasti uguali. Mi piace pensare che l’amorevole volontà della cellulosa sia più forte della volatilità di cifre e lettere stampate.
Ironia della sorte, delle lettere formano quel marchio, a sugellare qualcosa di personale.
 
Sempre grato a quei pezzi di carta. Non sbiadite. Almeno voi. 
 
 

E adesso

 
Ora che ho consegnato la documentazione in segreteria, è ufficiale: tra un mese mi laureo.
 
Ovviamente mi sono ridotto all’ultimo giorno per consegnare tutto, ma non per colpa mia. Non è colpa mia se ad esempio il professore che mi deve firmare il frontespizio sparisce e si fa rivedere giusto oggi, ma perchè c’era un esame. Come non è colpa mia se l’assistente che doveva farmi vedere le correzioni agli ultimi due capitoli della tesi si becca l’influenza; vabè poveretto, non è colpa sua, ci mancherebbe, ma io intanto non so ancora se va bene la mia tesi. Ma questo è lo specchio di quello che è stato tutto il mio percorso, all’insegna delll’arrangio, dell’arronzamento, del vago. La mia tesi fa schifo. Ma non lo dico per fare la parte del modesto, che in realtà non ci crede a quel che dice ma lo dice per poi sentirsi dire dagli altri "ma no, sei stato bravo". No, la mia tesi fa schifo sul serio. E questo sempre non per colpa mia. 
 
No anzi, la colpa è mia. Io mi son scelto con chi fare la tesi, e mò me lo devo chiagnere io.
 
La cosa che mi tedia di più comunque è la seduta di laurea. Ma non la laurea in sè, ma quel che c’è tutto intorno, quest’aria da primitivo rito di passaggio, tu che vai lì a dire quattro cazzate di cui non frega niente a nessuno, gli altri che devono stare lì a sentire le quattro cazzate per celebrarti…ma che noia. Io vorrei presentarmi lì come a fare un semplice esame, per i cacchi miei, firmare ed andarmene via.
Anzi, no, non voglio fare manco l’esame: io gli esami li ho finiti, non debbo fare altro, tenetevi questo schifo di tesi e ditemi dove debbo firmare. Punto, niente celebrazioni, niente frasi di rito, niente di niente. Ma che noia.
 
 

L’angolo della saggezza

 

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Il segreto di un’ottima conversazione con alcune donne è la sincronia.
 
Occorre sincronizzarsi col loro respiro, e approfittare delle pause che fanno per prendere fiato per dire quante più cose possibili, prima della nuova ondata di parole che spazzerà inesorabilmente via le vostre.  
 

Dettagli *

 
Le donne non le capirò mai.
Si presentano da te con un paio di ciocche nei capelli appena spuntate, e ti fanno:
 
Hai visto?
 
Tu le guardi con aria interrogativa O_o, e loro, perfide, insistono:
 
Hai visto?!? (facendo anche il gesto con le mani come per dire "guardami", ma con cattiveria non ti indicano cosa avresti dovuto notare, non ti danno un aiuto).
 
Allora tu, in evidente difficoltà, provi ad andare per tentativi: orecchini nuovi? Scarpe nuove?
 
No, niente da fare, errore.
Sempre così i maschi, non si accorgono mai di niente.
 
Ah, le donne.
Queste piccolezze son quelle cose che rendono il genere femminile adorabile, sono quei dettagli che fanno la differenza.
 
 
Poi altre cose rendono quelli come me dei misogini integralisti XD
 
 
* ispirato ad un episodio vero, sul quale c’ho ricamato un pò su
 

Ancora

 
Continuando di questo passo dovrò inserire il tizio della biblioteca (vedi intervento del 4 maggio) tra i Ringraziamenti della tesi: merita di essere "citato".
 
Oggi dovevo consultare un libro che è diviso in tre volumi: faccio la ricerca online sul catalogo della biblioteca di facoltà, e segno titolo e dati di collocazione così come appaiono: Anni d’america/Egidio Ortona, collocazione ecc ecc. Così scrivo sul modulo da consegnare alla biblioteca.
 
Quando mi consegnano l’opera, noto che manca il primo volume (tra l’altro quello che più mi interessava, la solita fortuna). Lo faccio notare al tizio (che nel frattempo era impegnato in una partita a Spider sul pc) e lui mi risponde "Eh ma lei deve essere preciso quando compila il modulo…non che adesso non le creda se mi dice che manca un libro…però…"
 
Che vuol dire "non che adesso non le creda", ci mancherebbe pure che pensi che dica balle O_o
 
Io faccio notare che ho scritto sul modulo quello che mi è apparso dalla ricerca sul catalogo di facoltà.
 
Quando lui poi ha fatto la ricerca estesa a tutte le biblioteche delle facoltà, si è accorto che da noi il libro stava classificato male: nelle altre biblioteche infatti era segnato ogni singolo volume dell’opera (completi di titolo e anche del sottotitolo di ogni volume) con la sua collocazione. Resosi conto della cosa, mi dice "Eh evidentemente è un errore del software".
Si, è evidente, un errore del software, non di chi ha compilato il catalogo.
 
Ah comunque il primo volume non l’ho avuto, perchè da noi non c’è. Non che sia in prestito, no, proprio non c’è. Un’opera in 3 volumi, che senso ha averne solo due? Mah.
 
 

Noia

 
La settimana scorsa ho cominciato ad andare alla biblioteca della facoltà per consultare libri per la tesi. Ad accogliermi trovo al bancone uno strano tipo che alla mia richiesta di consultare un libro mi fa "però devi aspettare". Va bene, dico io. Compilo il modulo, glielo consegno e di nuovo "devi aspettare". Si, va bene, sembrava volesse scoraggiarmi O_o
 
Oggi torno, e chi ritrovo? Di nuovo lo strano tipo. Non mi ha riconosciuto, credo, ma quando mi avvicino al bancone mi fa "E’ la prima volta che viene qua?"; io senza pensarci troppo dico che è la seconda, e lui "Lo sa che dopo la prima volta non bisogna consegnare il libretto ma la tessera?".
Gli faccio notare che la volta precedente non mi è stata detta questa cosa, e lui categorico "Non è possibile".
 
Qui è necessaria una piccola parentesi. Gli impiegati nelle facoltà hanno come frase tipo "Non è possibile". Mi ricordo ad esempio di quella volta che andai in segreteria perchè LORO mi avevano aggiunto 2 crediti in più di altre attività da sostenere, col risultato che avrei dovuto laurearmi con 182 cfu. Una volta esposto il problema, il tizio allo sportello mi fa "Non è possibile questo". Poi dopo aver controllato sul terminale si convinse invece che era possibile.
 
Tornando ad oggi, anche in questo caso era possibile: era possibile che il tizio l’altra volta non avesse detto niente del tesserino. Io in realtà devo ammettere che questa cosa la sapevo, ma mi son scordato di farmi le fototessere: in ogni cosa l’avevo saputa per fatti miei e non da chi sta lì per darmi queste informazioni.
 
La giornata non è stata neanche molto fruttuosa, nei libri che m’ero programmato di consultare oggi non ho trovato molto, diciamo erano cose che già avevo analizzato nei giorni precedenti.
Oltretutto sfogliare libri vecchi non fa bene al mio naso (sono delicato, lo so): e questo è solo il secondo giorno. Mi chiedo tra un mese come sarò ridotto, dovrei aggirarmi in biblioteca con la mascherina? …Potrei sempre dire che è una precauzione contro l’influenza suina, di sicuro mi crederanno perchè la tv ci sta martellando con questo, se la psicosi non c’è state tranquilli che ci pensa la tv a crearla.
Se il giornalismo si preoccupasse di fare informazione dovrebbe fornire delle statistiche e mostrarci che è più probabile beccarsi altre malattie (delle quali nessuno parla mai) che l’influenza di turno da polli, suini, fenicotteri e unicorni.
 
Ma sappiamo benissimo che in Italia non si fa informazione ma sensazionalismo.
 
Previsioni meteo: questa settimana si preannuncia all’insegna della primavera, occhio però a martedì e mercoledì, segnali di instabilità, qualche addensamento nuvoloso che potrebbe portare un pò di piogge. Dopo mercoledì temperature in aumento e sole.
 
Previsioni del mio umore: col cambio di stagione torna instabile.