E come disse il notaio “Rogito, ergo sum”

Forse ho dei problemi col mio tetto romano.

Coinquilino è fratello di Padrona di Casa (d’ora in poi indicata come PdC), che non ho mai avuto modo di incontrare dal mio ingresso tra le quattro mura.

Quando visionai l’appartamento (febbraio scorso), chiesi a Futuro Coinquilino come avremmo agito per i pagamenti (tradotto: li consegno brevi manu o avremo un contratto?) e lui disse avremmo firmato un contratto. Io all’epoca dissi che avevo bisogno della stanza per 12 mesi.

Dopo essere entrato in casa ho fatto poi presente che non avrei più potuto garantire 12 mesi di permanenza perché c’era possibilità, come mi spiegò la mia tutor (quella che manda foto la domenica sera) che entro la fine dell’anno sarei dovuto partire. Spiegai la situazione e chiesi espressamente di indicare sul contratto 9 mesi di durata (è un contratto transitorio, quindi può essere più breve di un anno).

Quando Coinquilino mi inviò la bozza di contratto vidi che erano stati inseriti 12 mesi. Feci presente la cosa, lui mi rispose che allora potevamo procedere in due modi:

– io avrei firmato ma avrei potuto sempre avvalermi del recesso anticipato (con 3 mesi di preavviso), in ogni caso;
– potevamo oppure procedere con la modifica del contratto.

Optai per la seconda opzione. Se è vero che a oggi ho meno di un mese per pensare di che morte eventuale morire (si veda il post precedente), è anche vero che sicurezze ne avrò molto più in là e il contratto per partire verrà firmato solo poche settimane prima della partenza.

Il 30 marzo mi scrisse via mail per chiedermi se fossi stato in casa il giorno dopo, perché il contratto – che nel frattempo non era stato modificato – deve ormai essere firmato (un contratto di locazione dev’essere registrato entro 30 giorni dalla sua data di decorrenza, che era stata stabilita al 1° di marzo), in quanto a detta sua “la ricerca di una soluzione che venisse incontro a entrambe le parti ha già comportato una ricerca e un impegno che deve essere ora concretizzato“.

What?

Ne parliamo di persona, gli espongo le mie perplessità e gli dico che intanto avrei pagato l’affitto di marzo. Poi chiedo la cortesia di stendere un nuovo contratto che decorresse da aprile. Lui risponde che andava bene e che mi avrebbe fatto parlare direttamente con PdC.

L’avvocato scomparso – Al telefono PdC insiste sulla possibilità da parte mia di avvalermi comunque di un recesso anticipato. Aggiunge che al momento non poteva modificare il contratto perché l’avvocato che ha provveduto a stenderlo, un loro amico di famiglia, l’ha fatto a titolo di favore e ora non era reperibile.

Io spiego che forse non potrei rispettare 3 mesi d’anticipo per comunicare  il recesso. Forse uno, uno e mezzo, non più. Per questo sarebbe più utile ridurre la durata del contratto. Concludiamo con lei che mi dice che ne avrebbe discusso con Marito e mi avrebbe fornito aggiornamenti.

Due giorni dopo, ricevo un sms in cui mi dice di non avere notizie da darmi.

Trascorrono due settimane, la contatto per
a) chiederle dei summenzionati aggiornamenti;
b) pagare il mese di marzo (che in tutto questo non mi avevano ancora dato modo di versare) e anche quello di aprile. Mi rendo conto di contribuire a frodare il fisco, ma non sono abituato a vivere in case altrui gratis.
Mi risponde comunicandomi gli estremi per il pagamento, ma ribadendo anche di non avere ancora novità.

Oggi pomeriggio ricevo una mail da parte di PdC (che non mi aveva più scritto se non per ringraziarmi del versamento), che mi dice
il protrarsi dell’attesa (ma l’attesa di cosa?) mi porta ad invitare Lei ad una verifica della fattibilita’ contrattuale rispetto alle nuove necessita’ […] La nostra esigenza e’ solo quella di procedere nel totale rispetto delle normative vigenti

Le ho scritto chiedendole di parlare di persona.

Intanto mi esercito per imitare questa espressione da assumere durante l’eventuale incontro:

24 Pensieri su &Idquo;E come disse il notaio “Rogito, ergo sum”

  1. Insisti con la riduzione dei mesi di contratto.
    Il mio contratto aveva durata di 4 anni, cercai di insistere per modificarlo, ma il proprietario mi disse che la maggior parte dei contratti d’affitto avevano quella durata e anche altra gente che aveva fatto l’università in altre città me lo confermò; mi disse che i 4 anni erano semplicemente una sorta di formalità scritta e che avrei potuto andarmene quando volevo senza problemi, ma alla fine quando ho deciso di andarmene davvero, nonostante il preavviso dato in tempo, nonostante la mia disponibilità a pagare un mese in più anche se quel mese la casa non l’ho praticamente usata, sono stata comunque penalizzata e ci ho rimesso anche metà della cauzione senza motivo. Certo, io avevo delle coinquiline che erano delle vere cagne, bisogna ammetterlo.

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  2. concordo con Iomestessa: rispondi sempre (anche se fosse solo via mail) e magari riassumi quanto da te riportato nel post a mo’ di cronologia….è l’unico modo per difendersi dai furboni (ed in effetti vedi che la PdC ha scritto). In bocca al lupo!

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  3. Un contratto è un accordo. Se non sei d’accordo, manca l’accordo. 😉 non puoi firmare un vincolo che non risponda alle tue necessità. Devi insistere per ottenere l’inserimento delle clausole di tuo interesse.
    In bocca al lupo!

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  4. Il recesso anticipato, comunicato a mezzo di raccomandata A/R che poi va comunicata all’agenzia delle entrate per informarla del recesso anticipato e di eventuali restituzioni di quota su importa di registro (si paga infatti il 2% dell’intero canone annuale, se non erro), è una buona idea, se non fosse che, appunto, nella stragrande maggioranza dei casi sei penalizzato perdendone la cauzione. Infatti, la legge prevede termini esatti affinchè sia valido il recesso senza perdere alcunchè. Il contratto annuale conviene perchè, nella maggioranza dei casi, il proprietario che regolarizza le cose mettendo nero su bianco, si avvale di sgravi fiscali che si ripercuotono poi sulla dichiarazione dei redditi….

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    • È esattamente come hai descritto. Potrei sicuramente avvalermi del recesso, ma la legge prescrive che sia per gravi motivi che io non sono in grado di provare con ben 3 mesi di anticipo. Ciò mi esporrebbe a un rischio come hai ben evidenziato

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      • batti sul fatto che sei tu che stai facendo un favore a loro pagando un canone d’affitto, che immagino non sia come qui da noi, una bazzecola, ma si tratti di una soglia pari ad una minima pensione che l’inps ti passa in caso di parziale infermità….

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  5. Premettendo che i “what” del dottore sono favolosi… vorrei dirti che ti avevo avvisato di stare attento a codesto individuo con cui condividi il tetto, ma non lo dico, lo sottintendo!
    Però…seriamente, impuntati, tu lo hai avvisato, un individuo dotato di cervello, buon senso e un po’ d’umanità non ti avrebbe cacciato in un simile casino. Non c’è proprio modo di uscirne? Oltre a mimare meme?

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  6. Se vuoi posso darti il mio parere per il tuo contratto di affitto, per mestiere ne so qualcosa. Specifico una cosa a cui non hanno fatto menzione la Pdc e il fantomatico marito, che se non hai ancora firmato il contratto possono benissimo variarlo e depositarlo ora con la data corretta applicando il ravvedimento operoso. Se vuoi ti spiego tutto sul da farsi.

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Si accettano miagolii

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