Non è che contro le notizie improvvise ti compri uno scaldabagno per evitare docce fredde

Non ho avuto acqua calda per sette giorni.

Mercoledì della settimana scorsa, una volta rientrato, ho constatato il problema. L’ho segnalato al padrone di casa che mi ha detto

– Domani non posso passare, verrò venerdì mattina

Venerdì si è presentato a casa e ha dovuto ammettere che, beh, sì, in effetti non funziona il boiler. Ha promesso che avrebbe chiamato un tecnico.

Il tecnico è venuto il sabato pomeriggio e ha detto che, beh, sì, in effetti non funziona il boiler e va sostituito.

Se tre indizi fanno una prova, voleva dire che il boiler non funzionava più.

Martedì pomeriggio finalmente sono venuti a installarne uno nuovo. Gli addetti hanno rimosso il vecchio boiler, sottolineando che, beh, sì, in effetti non funziona.

Dato che il boiler si ricarica di notte, soltanto questo mercoledì mattina ho riavuto l’acqua calda. A forza di docce fredde avevo ormai la libido di un Adinolfi.

Le parti intime sono delicate. E inoltre io credo che il benessere mentale di una persona passi per il benessere di quelle zone.

Purtroppo per noi uomini è difficile parlarne. Al limite i discorsi sul pene riguardano battute da caserma e nient’altro, in cui ci si schernisce a vicenda. Un grande gioco delle parti (le parti intime per l’appunto) dove però si sta molto attenti a non sforare il limite dell’area personale.

Le donne invece sono molto più libere su certi argomenti. Anche troppo. Ricordo un aneddoto di una mia amica, cui una volta un’altra amica mise sotto il naso la mano dopo essersela infilata tra le cosce, al grido di “Ma dimmi la verità, secondo te mi puzza?”.

La mia amica stessa è molto aperta nel condividere informazioni sulla sua salute intima, quali infiammazioni o afrori mensili.


Qualcuno potrebbe inorridire e chiedersi se ormai grazia e femminilità siano morte. Io dico che sono vive e vegete, soltanto più attente alla propria bagiana.


Puzze a parte, quel che mi è successo con il boiler è soltanto l’ultimo di una lunga serie di sfortunati eventi che mi coinvolgono da quando sono tornato qui a Budapest. Nulla di grave, intendiamoci. Ci sono sciagure peggiori, come l’uscita del nuovo disco di Vasco Brondi.


E se non avete idea di chi sia, potreste sempre informarvi affinché io poi possa dire Beh, sì, in effetti ve l’avevo detto.


Se non mi sono ancora rotto completamente le scatole nonostante il lavoro stia diventando sempre più logorante è per due motivi.

Il primo è perché sono pagato per stare qui. E non è poco. E la cosa più importante è che non vengo pagato in visibilità: anzi, delle volte riesco anche a ritagliarmi delle parentesi di invisibilità.

La seconda è il beneficio di viver solo, con i vantaggi del caso. Come per esempio quello di scaldarsi col phon, comodamente riversi sul divano e in mutande, dopo una doccia fredda. Senza dover rendere conto a nessuno.


E ora Vasco Brondi:


47 Pensieri su &Idquo;Non è che contro le notizie improvvise ti compri uno scaldabagno per evitare docce fredde

  1. Una settimana di docce fredde in inverno. Dicci, tu sei una specie di supereroe?! Un altro al tuo posto, con la scusa che l’uomo ha da puzzà, avrebbe fatto a meno della doccia finché l’acqua calda non fosse tornata😅

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  2. Una settimana senza acqua calda è dura … anche per un gatto!
    Benedetto sia il phon che con il suo calore ha scaldato il tuo corpo e con il suo rumore ha attutito la sciagura del Brondi.
    Le parentesi d’invisibilità sul lavoro sono i momenti migliori!
    Buona domenica Gintoki 🙂

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  3. Sulla femminilità, mi lascia perplessa solo il fatto che le donne eseguano certe manovre con te presente. Perché quando siamo sole, fra noi donne soltanto intendo, da sempre ci sbizzarriamo nelle manovre e nei dialoghi più inconcepibili…

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Si accettano miagolii

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