Avete presente quella puntata natalizia dei Simpson in cui Marge si lamenta che ogni anno la famiglia non riesce ad avere una foto di Natale decente? Per anni ho sofferto di questa sindrome della foto sbagliata, in cui in ogni scatto di gruppo ero impresentabile.
Non c’è una foto di classe delle elementari in cui io abbia gli occhi aperti o un’espressione seria, per esempio.
Anzi, no: una in cui magari ero serio c’è. Però ero voltato.
Accadde perché poco prima dello scatto tirai fuori dalla tasca del grembiule una figurina raffigurante Brenda di Beverly Hills 90210 (a proposito: l’attrice Shannon Doherty ha annunciato ieri di avere un tumore al seno. Le faccio i miei migliori auguri e incoraggiamenti di guarigione) perché volevo che nella nella foto comparisse anche lei.
Mi piaceva. E dire che non avevo mai visto una puntata di BH, perché non mi era permesso. Però ne parlavano tutti e si finisce che anche se non hai visto una serie alla fine la conosci. Un po’ come è successo con Gomorra: mi son ritrovato intorno gente che senza aver mai visto un episodio ripeteva le battute a memoria.
DIDASCALIA SOCIALE
Io ve lo dico: avete rotto le palle. Se avete intenzione di fare lo stesso per la prossima stagione di Gomorra, non avvicinatevi a me.
Un giorno notai una figurina di Brenda accartocciata nel cestino della carta. La raccolsi e la stirai per bene con le mani, poi la misi in mezzo ai libri nello zaino. Divenne una reliquia che per qualche tempo portai sempre con me.
Nella foto di classe tentai la mia sortita estraendola dalla tasca: la maestra alle mie spalle mi notò e mi disse “Gintoki posa quella mano”, io mi girai e -clic- in quel momento partì la foto.
Non essendo in epoca digitale, era buona la prima (che era anche l’ultima).
Questo a sinistra invece è uno scatto risalente alla prima elementare: potrebbe sembrare che mi stia tenendo la pancia per un attacco di colite che mi ha mandato in catalessi, in realtà era voluto. Il mio intento era imitare la posa da capo di stato, un po’ Napoleone (la mano), un po’ Churchill (l’espressione seria e imbronciata), un po’ Andreotti (lo stato catatonico).
Il capello a tetto spiovente era utile in caso di pioggia.
In quest’altra foto (4a elementare), invece, avevo inarcato il busto e irrigidito le spalle schiacciando il mento nel collo. Non ho idea di cosa volessi fare, forse anche qui c’è un qualcosa di andreottiano (che ci si vuol fare, erano gli inizi degli anni ’90), ma la smorfia non so cosa volesse significare. Forse la posa era un tentativo di simboleggiare il mio ergermi dalla massa, difatti dei due tapini di fianco a me si può intuire dall’altezza delle spalle che si trovavano più in basso.
Da notare che dal capello spiovente eravamo passati poi al caschetto da Alberto Ascari, che assicurava ottima tenuta anche in caso di vento forte e strada bagnata.
Non sono invece riuscito a trovare né la foto con Brenda né la figurina in questione che pur ero certo di aver conservato.
come sarebbe a dire che non hai mai visto una puntata di Beverly Hills???
Se ti consola, nelle foto di classe, soprattutto delle elementari, venivo sempre o col sorriso tiratissimo oppure con la fronte corrugata causa sole in faccia.
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All’epoca da bambino non mi era permesso, poi da adulto avrò visto qualche episodio ma nulla più…
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Foto di classe :che orrore.
La odiavo (sisi parlo della mia classe…però anche del doverci fare una foto insieme)
Ricordo i fotografi che venivano ed erano sempre di fretta, ci impartivano ordini e facevano scatti multipli…Poi non si sa come mai io finivo sempre immortalata con l’espressione di quella che pare stesse per starnutire nel momento prima del click!! 😅
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Beata te che facevano scatti multipli!…I miei non so perché facevano un solo scatto e poi scappavano via!…Capisco il dover fotografare altre classi, ma tutta questa fretta era eccessiva. Forse dopo aver visto certe facce il desiderio era scappare!
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Siii:Facevamo uno scatto normale. Uno con smorfia per la foto a fumetto (in cui una volta stampata non riconoscevi nessuno!!) e la foto con il prof del momento. Ma ricordo che andavano talmente di fretta che ci dava iatruzioni per la posa mentre scattava. Mi sono sempre chiesta il motivo di questa loro celerità. Probabilmente hai ragione tu: viste certe facce ti vien voglia di fuggire viaaaa.
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Oppure, a dispetto del titolo, il fotografo voleva esibirsi nello…scatto! 😛
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Quoto tutto il commento!
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Io credo di essere stata presente solo alla foto di classe in terza superiore. Le altre le ho abdicate tutte, dall’asilo in poi. Le odiavooo!
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Posso comprendere l’odio. Si tratta di sevizie cui un giovane non dovrebbe essere sottoposto.
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Io avevo sul disco duro una foto dell’attrice che faceva Brenda, ma nuda, quei 320×240 pixel mi hanno fatto fare pensieri molto intensi
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Possibile capirti. Infatti ti capisco.
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Anche posso capire e infatti capisco.
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Le foto di classe, che orrore… consolati che anche io non son mai venuta bene nelle foto di classe… e dire che ci sono state volte in cui mi sono esercitata allo specchio, mi sono messa a sorridere, ma niente, sempre male… 😉
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Allo specchio riesce sempre tutto più facile anche perché hai il tempo di prepararti. La foto è sempre un inganno, tu credi di star bene, poi magari proprio in quel momento ti distrai e zac ti colgono nel momento per te sbagliato
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Infatti, è sempre così 😉
Un saluto! 🙂
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Io facevo parte del gruppo pro Brenda-Dylan.
Non credo di avere foto scolastiche. In compenso ho il pannello dei “18 anni”. Sembra il ricordo delle vittime di una strage.
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uahahahahaha sì il rischio è sempre quello, o foto segnaletiche da operazione antiterrorismo o “in memoria delle povere anime…” 😀
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Hai esattamente centrato il problema. ^^
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Che tenerezza le foto di classe! Quelle delle elementari da noi le facevano rigorosamente col sole in fronte, quindi faccette da paresi con gli occhi strizzati.
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In pratica una classe di cinesi!
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Fotoritratti del gatto da giovane! Ci fosse una scuola per farsi fare le foto bene…
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Vedremo, vedremo!…Credo i tempi siano maturi per varare un piano per “la buona scuola”, che non è un mero ricalco di riforme oggi discusse, ma un progetto per una vera scuola che insegni cose utili per la vita di tutti i giorni e anche per i giorni alterni uno sì e uno no: questa è la mia idea di buona scuola, una scuola di marzapane, questa sì che sarebbe buona!
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La scuola di marzapane è la vera scuola buona!
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Credo i tempi siano maturi per una scuola che insegni a fare scuole buone!
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I tempi sono piú che maturi! Apri questa scuola, presto!
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Mi servirà un nuovo portachiavi! Con tutte queste scuole da aprire ormai vado in giro con un mazzo di chiavi pesante!
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Insegna alle chiavi a portarsi da sole!
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Ne sai una più del diavolo!…Ma se in effetti esistono le lenti da sole, perché mai non potrebbero esserci le chiavi da sole?
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Ohh! Finalmente qualcuno che dice le cose come stanno! Vogliamo le chiavi da sole!
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E tu ti lamenti? Io ancora oggi vengo indecente su ogni singola foto che mi viene scattata!
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Potresti farne un tuo marchio di fabbrica! “ehi sei venuta male in foto” “No, lo faccio apposta!” 😀
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La cosa peggiore delle foto di classe sono i parenti che le incorniciano, le espongono o comunque te le ripresentano a tradimento in tutti gli anni a venire. Oltre al danno la beffa!
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Il parente ha un gusto per l’umiliazione della propria discendenza, forse è una sorta di transfert, avendo il parente stesso subìto la stessa umiliazione!
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