Non è che ti serva un ornitologo per un composto volatile

C’è un volatile tropicale, il bucero, che ha sviluppato una strategia di vita vincente. La chiamerei La scelta del bucero. Sarebbe un buon titolo per un libro. Se fossi in grado di scriverne uno.

Il saper scrivere non si limita all’infilare una serie di parole, come perline in una collana, in una lingua corretta e con la dovuta attenzione verso la sintassi. È come dire di saper giocare a basket perché si conoscono le regole. È importante ma non sufficiente.

Inoltre, per me conta anche e soprattutto lo scopo dello scrivere. Una scrittura senza scopo fallisce in partenza.

L’unica volta che ho scritto con un serio scopo è stato in prima media, quando scrissi una lettera, lunga, a una mia compagna di classe di cui ero invaghito.

La lettera finì nel cestino, accartocciata a formare tante circonvoluzioni quante quelle del mio cervello che aveva cercato di mettere insieme qualcosa di pregno e prolisso come un trattato sulla Cacopedia.

Lei poi mi disse che non c’aveva manco capito niente e dopo le prime righe l’aveva gettata.

Posso quindi difendermi dicendo di non essere stato capito dal pubblico e puntare il dito contro la sua ottusità.

Mi sto dilungando.

La strategia del bucero, dicevo.

Questi volatili si piazzano nelle zone dove le manguste scavano le tane e portano allo scoperto cavallette, locuste e altri insetti, di cui sia le manguste che i buceri si cibano. Potrebbero sembrare in competizione per la caccia, ma il bucero svolge una funzione utile per la mangusta: la avvisa dell’arrivo di rapaci suoi predatori. La fiducia della mangusta è tale che non teme di lasciare che le cucciolate si aggirino sotto lo sguardo attento del bucero.

Il bucero agisce per convenienza, chiariamo, non certo per amore della mangusta e spirito fraterno interspecie.

Quantomeno, comunque, evitano di farsi una guerra tra poveri.


Poveri nei confronti dell’aquila, s’intende. Perché nessuno ha chiesto il parere delle locuste!

 


Vedo in giro tante guerre tra poveri.

Ieri, cercando delle informazioni in rete, sono finito su un forum di concorsi. Uno dei più grandi e frequentati. Ho chiuso dopo averne letto un paio di pagine. C’era solo gente che si aggrediva a vicenda. E pure a Vicenza. È vero che in un concorso sono tutti tuoi avversari, ma, alla fine, credo che pur con storie diverse si trovino tutti nella stessa medesima condizione. Un popolo di concorrenti che vivono di speranze, attese e sudore su testi e test. E, alla fine, energie che vengono spese solo per odiare qualcun altro che non sta facendo nulla di male. Proprio come te.

Il forum di concorsi è solo un esempio, che mi era venuto in mente. Se spengo il computer e scendo per strada vedo persone che si gridano disprezzo, accusandosi di rubarsi spazio a vicenda. Ma loro sono solo manguste o buceri che condividono la stessa nicchia e non si accorgono di ciò che qualcun altro, qualche aquila, gli sta portando via.

Sì, qualcuno dovrebbe scrivere La scelta del bucero.

11 Pensieri su &Idquo;Non è che ti serva un ornitologo per un composto volatile

  1. Il mio vicino si è comprato la laurea in ing e ha un posto fisso come prestanom….ronf ronf dura la vita del gatto intelligente, la tua compagna di classe è una stronza, io scrissi una letterina piena di complimenti in anonimo e il giorno dopo il destinatario andava in scooter con una maglia con su un enorme cuore glitterato efluorescent rosso, è buon segno ? No
    Ho visto tanti documentari tranne di questi due compari….
    Secondo te è fatica persa scrivere un ottimo libro incompreso che non salverà il mondo ma ha la sottile sagacia di ardimentarsi per farlo ?

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