Non è che un’amministrazione pubblica non possa essere fuori dal Comune

Per la seconda estate consecutiva, il mio Comune è invaso dalle blatte.
L’amministrazione ha però rassicurato la cittadinanza: quelle si vedono aggirarsi tra i marciapiedi, non sono blatte. Sono Pokémon.

Sono visibili anche senza smartphone: effetto della nuova tecnologia a realtà aumentatissima.
La stessa che fa apparire lauree a Renzo Bossi o attici a Bertone.

Nonostante le rassicurazioni, non mi sento molto tranquillo nel mangiare fuori. Ogni volta che sotto i denti scatta un crunch temo di aver masticato qualcosa di vivo finito nel piatto.

Vero è che dicono sia il cibo del futuro. Io però ho sempre preferito altri tempi verbali.

Al limite suggerirei di affrontare l’argomento a Vice News Italia. Vedo già il titolo: Abbiamo provato a mangiare blatte per una settimana. Vi raccontiamo come è andata.


Per chi non è avvezzo: gli articoli di Vice sono quasi tutti così. Leggere per credere.


Oppure potrei contattare quei simpaticoni de Il Post: Abbiamo assaggiato le blatte (No, non è andata benissimo).
Più pragmatici quelli di Libernazione: Le blatte hanno rotto il cazzo, mentre Il Giornale titolerebbe semplicemente INVASIONE.

Ho un gatto a casa che invece cattura scarafaggi e poi ce li lascia trovare, osservandoci con occhi fiduciosi aspettando chissà che.
Una volta ho dovuto fingere di mangiare “la preda”: Mmmh che buono! Chomp Chomp e lui è sembrato contento, prima di vomitare una palla di pelo. Ho dovuto mangiare anche quella.

Il Comune potrebbe quindi addestrare una squadra di gatti acchiappa-insetti (If there’s something strange in your neighborhood: who you gonna call? Nessuno, perché i gatti se li chiami ti guardano e non vengono) e fare economia sulle spese. Del resto non ci sono fondi neanche per sistemare i condizionatori nell’asilo nido comunale.

E dire che una neomamma ha chiesto se in tale asilo adottino il Metodo Montessori e se venga praticato il bilinguismo, perché test clinici dimostrano che se un bambino impara una lingua straniera già da piccolo, da adolescente potrà mandarvi a quel paese in due lingue diverse.

Quando l’ho sentito mi son fatto una risata. È come dormire in tenda e chiedere se ci sono gli annessi e connessi di una suite d’hotel.

Da quel che so, lì dentro praticano il metodo Montenegro (c’è una inserviente che adora i cicchetti) e parlano due lingue. Italiano e napoletano.

12 Pensieri su &Idquo;Non è che un’amministrazione pubblica non possa essere fuori dal Comune

  1. #labuonascuola, direbbe qualcuno.
    Una volta uno dei miei gatti mi ha messo un serpente sui piedi: ho fatto un salto che neanche Bubka ma poi mi sono congratulata con il felino, pregandolo di non farlo mai più. L’alternativa sarebbe stata un provino per la squadra olimpica ma ammaestrare un gatto è un’impresa tale che neanche de saint exupéry proverebbe a romanzare…

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  2. mi son messa a ridere a
    “Vero è che dicono sia il cibo del futuro. Io però ho sempre preferito altri tempi verbali.”

    ma poi a fine post ero triste… ma non è colpa tua, ho problemi di insofferenza verso determinate dinamiche del mondo

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  3. Ho scoperto da poco Vice e ancora non so bene che pensare… 😀
    Ma io sono l’unico il cui gatto non regala mai delle prede? Non so se essere felice che in casa non ci siano inquilini indesiderati o essere triste perché il gatto non mi fa mai dei regali [che poi magari è solamente uno sfaticato, poverino….]

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  4. i miei gatti portano grilli, talpe, ranocchie e anche scoiattoli… e poi altri insetti che non so come si chiamino. Però io vivo “in campagna”. E non faccio finta di mangiare nulla, ma i miei gatti non sono permalosi…

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Si accettano miagolii

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