Una scrittura ecologica è una bio-grafia?

Ho superato la prima fase di selezione di un contest letterario. Niente di che, non è mica il Campiello. E nemmeno il Premio Seminale Miglior Poesia Onanistica di Vergate sul Membro.

Comunque, mi hanno chiesto di riscrivere la mia biografia, perché quella che ho inviato per la precedente selezione è troppo breve. E che cavolo ci dovrei mettere dentro?

Se dovessi essere totalmente sincero (un po’ come per il curriculum verità), scriverei una cosa come quella che segue. È tutto vero (purtroppo).

Gintoki, vita e opere

Gintoki nasce il giorno dopo il Carnevale di vari anni fa. Tutti pensavano fosse uno scherzo, ma poi dovettero arrendersi alla dura realtà.

Fin da bambino mostra spiccate doti artistiche e creative. Il suo primo interesse è stata la radiofonia, passione trasmessagli dal padre, noto acquirente compulsivo di radio, stereo e impianti hi-fi. Dopo aver rotto vari apparecchi, smontando manopole, staccando antenne, svitando altoparlanti, è stato indirizzato – con efficaci e dolorosi metodi educativi – verso interessi meno distruttivi.

Il secondo amore del giovane Gintoki è stata l’arte, in particolare la pittura. Purtroppo non esistono in circolazione opere del Giovane Maestro: i graffiti a carbonella per il fuoco dipinti sugli intonaci esterni della casa, ispirati alle pitture rupestri di Altamira, sono stati cancellati poco dopo la loro creazione dallo stesso autore, sempre dietro dolorose indicazioni familiari.

È in prima media che viene a contatto con la penna e conosce anche il primo rifiuto editoriale: le sue rime sparse indirizzate alla ragazzina dell’ultimo banco sulla destra, vengono smistate nel cestino della carta straccia. Scioccato dall’evento, riversa il proprio estro creativo ancora sulla pittura. Anche in questo caso, i graffiti a penna bic blu sul banco scolastico non hanno ricevuto il plauso della critica (costituita da insegnante e bidello).

I primi anni del liceo segnano l’ultimo prorompente tentativo verso la pittura: ma i graffiti apotropaici richiamanti divinità falliche pompeiane sui muri dei bagni scolastici sono rimasti ignorati e incompresi.

Dopo aver fatto breccia nel mondo della carta stampata sulle prestigiose pagine dei giornalini di classe, cimentandosi in grandi inchieste come l’inaugurazione di una piazza dopo i lavori di riqualificazione e l’avvio della raccolta differenziata cittadina, ha fatto il grande salto verso le testate giornalistiche, seguendo le imprese sportive delle più importanti compagini calcistiche locali del campionato di settima categoria, una tacca più di Scapoli vs Ammogliati.

Da alcuni anni si dedica con assiduità alla scrittura di racconti, partecipando a concorsi inutili come quello per il quale ha scritto questa biografia.

51 Pensieri su &Idquo;Una scrittura ecologica è una bio-grafia?

  1. Un giorno spero di poter scrivere la tua biografia. “Gintoki: una vita al confine tra genio e sregolatezza o un’imponente trovata commerciale?” dove, tra interviste e scoop, mi chiedo se tu sia mai esistito realmente (il finale su un improbabile tuo ritorno su Marte con Elvis non mancherà).

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  2. non esistono concorsi inutili. basta crederci, tanto i raccomandati ci sono sempre, anche nella scrittura, come nei concorsi di bellezza, i quelli di lavoro, all’università e ovunque. ma basta crederci, hanno detto! suvvia. se fossi stato mio compagno di classe avresti partecipato al mio giornaletto, una cosa un pò stramba ideata con 4 fanatiche del Cioè. tipo che dopo anni di lavoro avevamo inventato , sulla base dei racconti erotici dei giornaletti, la 36 posizione del kamasutra. non sto a spiegartela…. guarda il circo e troverai l’ispirazione!!!!!

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  3. Pingback: “Scrivo lettere d’amore” | Shock Anafilattico

Si accettano miagolii

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