Il tempo guarisce ogni consolazione

Si dice spesso che i gesti valgano più delle parole. Il che è sicuramente vero, a una persona che vive un momento di difficoltà può bastare un abbraccio, un braccio intorno la spalla, il tocco della mano. Un gesto che esprime vicinanza.

Ci sono però situazioni in cui non è possibile usare i gesti. Vuoi perché la conversazione si svolge al telefono, vuoi perché tra le due persone non c’è molta confidenza col contatto e così via. A quel punto si ricorre alle parole.

Già, ma quali parole?
Frasi introdotte da “andrà meglio” o “col tempo…” mi sembrano retoriche, vuote e banali. E se è vero che il tempo può in effetti lenire certi dispiaceri, non è comunque di sollievo sentirselo dire. E anche pensare che le cose cambieranno non è affatto meglio. Chi lo dice che ci saranno miglioramenti e la situazione non peggiorerà? C’è un indovino presente?

Cos’è allora giusto dire o fare per aiutare qualcuno?