Non è che l’ingrosso di alimentari indiano sia un cash&curry

Una volta una fanciulla mi scaricò per via telematica e poi si risentì che io in seguito non avessi domandato per un incontro chiarificatore a quattr’occhi. Io risposi che sinceramente non mi andava di interpretare l’Enrico IV che si umilia a Canossa.

Il buon Imperatore infatti rimase tre giorni e tre notti fuori il Castello della località emiliana attendendo di avere udienza, puzzandosi dal freddo in mezzo la neve.

Puzzarsi di freddo è una espressione tipica napoletana: non so perché si dica così e non so che puzzo abbia il freddo. La prossima volta che avete freddo ditemi che odori sentite e facciamo un sondaggio.


Secondo una interpretazione forse un po’ fantasiosa si dice così perché in tempi passati quando la povera gente non aveva di come scaldarsi si urinava addosso per provare un po’ di calore.


Quindi quelle ragazze svestite che si fanno la pipì addosso a vicenda in certi video didattici hanno semplicemente freddo? In effetti è comprensibile, non avendo niente addosso.


Ho ripensato agli afrori accendendo la radio questa mattina e trovandovi una canzone che dice C’è il bar dell’indiano che profuma di te. Io immaginavo un tizio che sa di curry, poi dopo ho capito che la cantante si riferiva al (bevanda) e ci sono rimasto male.

Avere l’odore di curry addosso non è una cosa lontana dalla realtà: quando io e il mio amico andammo a Berlino cenammo una sera in un ristorante indiano. Nei giorni seguenti continuavamo a sentire odore di curry dappertutto. Poi quando i cani cominciarono a cambiare strada se ci incrociavano realizzammo che eravamo noi a portare a spasso odor di cucina speziata. Resta il fatto che è Berlino che per me sa di curry perché l’ho associata a quell’odore e se mai vi ritornerò mi aspetterò di trovare quello stesso aroma.

Associo spesso eventi e situazioni agli odori.

Se dovessi dare una profumazione alla mia vita sarebbe quella di auto nuova. Con quel po’ di ftalati tossici che un dì ti uccideranno ma che per ora ti danno l’idea della novità.

La mia vita è sempre un nuovo. Ci sono e ci saranno sempre da affrontare nuovi lavori, nuove situazioni, nuovi inizi. È come un perenne gioco dell’oca in cui mi sembra di dover ripartire sempre dal via. Dallo zero. Mio malgrado.

Delle volte sbotto e mi scappa un porca l’oca. Chissà un’oca porca come sarebbe al curry.

John Curry, noto politico americano in passato candidato alla Presidenza e Segretario di Stato

29 Pensieri su &Idquo;Non è che l’ingrosso di alimentari indiano sia un cash&curry

  1. Beh urinarsi addosso in inverno congeli il doppio, visto che essendo liquida rischi di trasformarla in ghiaccio.
    A parte questo io sapevo che gli antichi utilizzassero l’urina per lavare i denti, giusto perché i maschi la fanno sempre fuori e, detto in cinese, diventa “fluoli”. Quindi la pipì contiene fluoli o fluoro per quel che sembra, ma va beh, sto sclerando.

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  2. Anche io mi ricordo il curry, quello inglese, e penso se lo ricordi ancora la cameriera dell’albergo dove eravamo alloggiati. La tenebrosa aura di morte e distruzione che usciva da un bagno utilizzato senza sosta da due personaggi che avevano mangiato curry teneva a distanza anche i White Walkers.
    Per cercare di trovar ristoro dall’enorme sforzo curry-ano (omen nomen), ci siamo mangiato sandwich al bacon e coca cola per colazione.
    Risultato? Sazietà e nuovi pellegrinaggi al cesso.

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  3. occhio Gintoky, ftalati et similia agevolano il diffondersi dei gay, relazione scientifica documentata: “ftalati, sostanza chimica presente in moltissime confezioni alimentari, in particolare in quelle per bambini, la suddetta sostanza attiva processi femminilizzazione nei maschietti”.

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