Tra i torti che si possono fare al prossimo c’è il “Ti presento qualcuno”, per robe di accoppiamenti come rimedio alla singoltanza.
Parlo di torto nella fattispecie di un incontro combinato senza una richiesta esplicita da parte del soggetto coinvolto.
Ricordo una uscita a quattro a mia insaputa del lontano 2005 o 2006.
Il mio amico mi propose di uscire un sabato sera, lui, la fidanzata con cui da poco stava insieme e “amici di lei”. Ricordo benissimo che parlò al plurale.
E invece eravamo in quattro. I novelli amanti, io e Renata (nome di fantasia che indica però un nome maschile poco comune declinato al femminile).
È evidente che la fidanzata del mio amico, sentendosi in colpa per aver rotto il ciclo di zitellanza nel gruppo – composto da tre ragazze -, si fosse caricata del compito di ripulirsi il karma sistemando anche le amiche. Cosa che non mi sarebbe dispiaciuta se avessero coinvolto non Renata ma l’altra del gruppo, cioè Giorgiona (nome di fantasia che cela nome di pittore affine declinato al femminile), che aveva un che di intrigante e robe di piercing e tatuaggio. Purtroppo Giorgiona provvedeva da sé ai propri bisogni fisici e non gradiva interferenze, senza contare una lunga storia di prendimenti e lasciamenti e robe di ungulati cornuti con un ex ragazzo storico.
Andammo in un locale con musica chill e jazz e luci spente. Un posto così oscuro che per leggere il menù usai l’accendino, accorgendomi di star sfogliando il catalogo delle canzoni del karaoke. Mi fermai prima di ordinare un Balla al gusto Umberto Balsamo.
Durante quella sera mi comportai da perfetto cafone. Quando mi accorsi che si trattava di un’uscita combinata decisi di boicottare l’intera serata. Non ordinai da bere, non rivolsi mai la parola alla povera Renata né alla fidanzata del mio amico. Con quest’ultimo mi intrattenni a parlare di calcio.
Usciti dal locale, dopo essersi consultata con Renata, la fidanzata propose di far due passi. Lei e il mio amico procedevano davanti, lasciando noialtri indietro, forse sperando di stimolare una qualche conversazione. Io persistetti nel mio silenzioso dissenso.
Fu un comportamento orribile. Non è per discolparmi, ma io un tempo non ero affatto civilizzato e adatto a stare in società. Col tempo giuro di essere migliorato. Oggi so anche stare a tavola senza grufolare nel piatto.
Non fui più invitato a uscite di questo tipo da parte loro. Renata non si vide più nel gruppo. Venni a sapere che aveva trovato un ragazzo e non frequentava più le amiche. Per egocentrismo mi sento responsabile, perché immagino che sarà rimasta così scottata dalla sgradevole esperienza da aver ripudiato la sorellanza.
Ogni volta che leggo di donne che lamentano uscite orribili con individui improponibili mi sento chiamato in causa, perché io stesso sono stato un improponibile.
Quindi chiedo scusa al mondo femminile e anche a quello maschile per la pessima figura. Ma qualcuno doveva pur sobbarcarsi il peso della croce del dissenso in risposta agli incontri combinati.
A qualcuno potrebbe saltar l’uzzolo di domandare come si presentasse esteticamente Renata. Non lo ricordo. Nella mia immagine aveva questa massa di capelli che le pioveva davanti il viso lasciando scoperti solo naso e bocca. È probabile fosse meno capellona di così ma nel corso degli anni i ricordi si riscrivono e ora è affetta da iperespansione tricotica.
Giotta? DaVincia? Vangogha? Non riesco a capire come poteva chiamarsi!!
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Ahahahah Giotta sarebbe stato fantastico!…Comunque dai, un pittore affine a Giorgione 😀
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L’ho capitooooooo! Non dico nulla per mantenere la privacy
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😀
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Allá parola Giorgiona sono scoppiata a ridere e non ho più smesso.
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Giorgiona era una grande!
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Ti sei fermato appena in tempo!
La verità è che hai reagito bruscamente ad una “violenza” subita. Naturale poi che uno grufoli nel piatto.
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Più che naturale! Empft!
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Empfth.
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pensa se lei aveva subito la stessa cosa e magari nemmeno le interessavi e aveva solo voglia di scassarsi di alcol e far passare il tempo…
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Può darsi ma mi dava più l’idea di una cosa complottata tra fidanzata e Renata…
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maledette!
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Però l’idea che anch’essa stessa boicottando per esprimere dissenso è suggestiva…
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vero?… immagina se parlandosi veniva fuori in scioltezza che nessuno era interessato a nessuno…
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A quel punto avremmo sì posto le basi per una sana e serena conversazione…ahpperò, quanti fraintendimenti solo perché non si comunica!
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porcatroiasì! ( e scappa inseguendo la coroncina…)
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Brutta cosa l’agguato.
Solo una volta mi sono trovato in una situazione di socialità varia in cui mi sono comportato da malevolo Dio del Tuono: ma posso incolpare i chilotoni di birra che avevo bevuto.
A volte mi rende peggio di un hippy, a volte un istrice incazzato.
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Eh però non è manco giusto usare la birra come capro (grande capro?) espiatorio…è sempre lì, non dice niente, non si lamenta…
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Praticamente la compagna perfetta 😛
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E gli incontri combinati con lei vengono sempre bene!
(a meno che tu non esca con la Soproni, la birra di qui. Non so se hai avuto occasione di sputarla esclamando “Che cacchio mi avete dato, sciacquatura di bicchiere di birra?”)
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Di solito sì…
(no, mai provato la Soproni, ma con un nome così, minimo minimo è una concorrente della birra BIRRA – l’unica marca che dice esattamente quello che contiene la bottiglia. Forse chi ha imbottigliato non ne era proprio certo).
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Con il nome che ha al massimo potrebbe una cedrata. Cedrata Soproni! Secondo me poi è uscita male e l’hanno riciclata in birra.
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Non si butta via niente della birra. Neanche gli scarti. Certe, se le bevi, ti sembrano solo il condensato della schiuma rimasta sui bicchieri.
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Mi devi scusare ma era finito in spam, insieme ad altri due tuoi commenti 😦
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Sigh. Sono catalogato come spam 😀
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Comunque il condensato di schiuma può essere un’idea. La servi in un bel locale bio-radical-green come bevanda super esclusiva.
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Nei bicchierini da shottino a 2,5€.
Però devi darle un nome accattivante: Schiuma di mare.
Azalea del Borneo.
Solfato di aspartame.
Cose così.
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“Soffi di luppolo”. E senza olio di palma.
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Bolle di luppolo?!
Con Antonio Banderas. E la gallina.
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Perfetto! E inzupposa.
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Inzupposa sicuro 😀
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Sei stato un innovatore, hai spezzato il cerchio magico della sorellanza, hai tenuto testa ai perfidi agguati, che dire di più se non ben fatto??!!
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Grazie, grazie. Essere un pioniere è una cosa provante ma poi anni dopo può avere il giusto riconoscimento!
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Il tempo è galantuomo!
(Lo so, lo so da me, ora vado a nascondermi, va bene…)
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Come direbbe il Puffo brontolone “io odio” … gli incontri combinati da terzi, una croce senza delizia!
Un paio di questi appuntamenti li ho dovuti subire anch’io grazie ad amici che per forza mi volevano vedere “appaiata” come se esser soli non fosse comunque normalità. E così “mezza ciliegia” una sera d’estate si è trovata, suo malgrado, ad interagire con “mezzo cocomero” … non avevamo nulla in comune se non la parvenza di una mezza forma sferica che mai avrebbe potuto combaciare!
Evvabè … gli amici vanno anche perdonati! :)))
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Che poi…la ciliegia una tira l’altra, il cocomero per ingordigia invece ti rimane sullo stomaco! Non ci siamo proprio, l’abbinamento non andava bene neanche dal punto di vista alimentare!
Spero gli amici abbiano poi capito di non lanciarsi in abbinamenti fruttariani :)))
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Per ogni Renata che ignori verrai ignorato da una Giorgiona…é il karma!
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Incredibile, il karma ti raggiunge ovunque!
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Se ci fossi stata io avrei messo becco sui discorsi di calcio e quindi alla fine mi avresti dovuto parlare per forza… hihihi (risata cattiva per vendicare la povera Renata)
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Ma magari! Avresti dato senso alla serata!
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Questo è poco ma sicuro 😉😀
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Pratica perlopiù dannosa senza il consenso dei zitelli coinvolti. Bisognerebbe invece combinare incontri per fare lasciare coppie scoppiate.
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Sono d’accordo. Li chiamerei “interventi di espianto”.
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Si salverebbe gente dalla mutua distruzione. Ma potrebbe essere utile anche per testare le coppie apparentemente funzionanti. In caso di esito favorevole abbasserebbe il livello di paranoia. Non so, magari qualcuno ha già fatto dei soldi con questa idea.
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Si potrebbero offrire stress test certificati o anche revisioni con tanto di rilascio di bollo blu.
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Supercazzole di primissima qualità. Sempre più interessante.
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Quante cose vengono fuori per combinazione!
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Quante grandi scoperte emerse dalla serendipità
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Per forza non ti piaceva, sei uscito con il cugino IT!
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