Non è che Darwin facesse colloqui di selezione naturale

Avevo raccontato che per poter stabilizzare la mia situazione contrattuale da Procrastinatore Seriale dovevo passare attraverso un iter di selezione, finto. Cioè, la selezione era vera, ma io non ero realmente in lizza per la posizione di Snocciolatore di Fuffa.

Pur essendo una formalità – almeno così me l’avevan descritta – dovevo comunque mostrarmi all’altezza. Se non altro per rispetto di chi dall’altro lato, impegnato nella valutazione dei candidati, sta svolgendo il proprio lavoro.

Il mio obiettivo era non dimostrarmi né un imbecille inaffidabile né il perfetto candidato, ma risultare mediamente medianico.

Ho fallito. In modo vergognoso. Non sono riuscito a mostrarmi manco un tipo medio nella media.

Sembra che dagli esiti sia dei test e dei giochini aperitivi di gruppo che del colloquio individuale io sia risultato il primo.

Ci posso fare la birra con questo risultato (per quanto soddisfacente a livello personale), dato che, come dicevo sopra, non concorrevo realmente come Snocciolatore ecc ecc.

La cosa ironica è che io sono anni che provo a lavorare come Snocciolatore ecc ecc. Ma, alla fine, non ci ero mai riuscito.

Adesso invece io sono idoneo, peccato che ora sono un Procrastinatore Seriale e mi vogliono come tale.

Potrei forzare la mano e insistere per avere il nuovo posto, giacché comunque vincitore della selezione e gradito agli eventuali futuri colleghi dell’altro reparto. Però il lavoro sarebbe nella sede a Genova. E sinceramente non trovo questo il periodo storico migliore per pensare di spostarsi e trasferirsi iniziando una nuova vita altrove. Altri eventi poi mi portano a restare dove sto ora.

La morale di questa storia è che più ti impegni per essere medio, meno riuscirai.