Non è che il deputato possa chiedere il servizio in Camera

Ultimamente riesco a scrivere e seguire WordPress poco. Sto lavorando tanto e questo mi lascia poco tempo per altre cose.

Tenermi aggiornato sull’attualità è una di queste. Così recupero tutto nel week end facendo un ripassone delle notizie della settimana. Se di lunedì annunciassero “Allarme invasione aliena evacuare la città entro domani” sarei quindi fregato.

Ho appreso che sono successe cose interessanti in Parlamento negli scorsi 7 giorni. Prima è scoppiata una rissa e poco mancava che diventasse un incontro di pugilato, poi un deputato ha pensato di utilizzare un intervento, durante la seduta per discutere della ricostruzione post terremoto, per una proposta di matrimonio.

Polemiche nel primo e anche nel secondo caso giudicato alquanto inopportuno, date le circostanze.

E invece io la penso diversamente.

Così come si discute da anni sul ristrutturare gli stadi di calcio italiani e renderli strutture polifunzionali, attive 7 giorni su 7 – con negozi, bar, ristoranti ecc – come succede all’estero, penso che anche il Parlamento debba essere ripensato per usi alternativi, tipo quelli che abbiamo visto in settimana. Quindi ecco qui una

Lista di idee per utilizzare diversamente il tuo Parlamento

– Affittarlo per i matrimoni (le proposte già ci sono)

– Riempirlo d’acqua e organizzare delle naumachie, battaglie navali tra i diversi schieramenti politici

– Camera e Senato sono degli emicicli: uniamoli spostando Montecitorio e Palazzo Madama e abbattendo i tramezzi divisori per creare un’arena circolare in cui ospitare un rinato Festivalbar

– Far rotolare forme di formaggio per una versione alternativa della ruzzola

– Spostare tutti gli scranni lasciando i gradoni per farci sedere i punkabbestia a fumare e bere Tennent’s

– Riempirlo di gatti e instaurare una gattocrazia con gli schieramenti divisi per colore di pelo (quelli a tre colori sarebbero nel Gruppo Misto)

– Renderlo un posto dove il parlamentare presenzia le sedute come dovrebbe, senza saltarle, intervenendo attivamente, negli interessi del Paese.

Forse quest’ultima è una proposta un po’ assurda.

Non è che l’enigmista sotto sforzo si asciughi il sudoku

Io non ce la faccio.

Non è un buon esordio per un testo. Ricomincio.

ImmagineIl motivo per cui ho iniziato a fare nuoto è perché, per quelle 2 volte a estate che andavo al mare, ero stufo di dovermi muovere col passo dello Zoidberg e quindi desideravo imparare a nuotare, smettendo di fare la figura del totano.

La cosa poi mi ha preso la mano – e anche tutto il resto del corpo – e quindi non ne ho potuto più farne a meno.

Il nuoto in vasca in sé non ha molto senso a mio avviso. Non c’è una palla da buttare in/oltre una rete (a meno che tu non ti dia alla pallanuoto, perbacco!). Non c’è neanche un traguardo fisico. È vero che ci sono le distanze ma le fai avanti e indietro in 25/50 metri.

C’è però un grande vantaggio: non ti accorgi di sudare.

Sudare è una delle cose che odio di più in qualsiasi altro sport. In particolare odio quella goccia salata che si forma sulla fronte e che ti entra improvvidamente nell’occhio accecandoti mentre ti sta venendo addosso uno che si crede CR7 e tu a occhi chiusi allunghi la gamba ciccando il pallone e prendendolo in pieno dove non batte il sole scatenando una rissa che poi però alla fine finisce a pacche sulle spalle da Amaro Montenegro che non fanno altro che sollevare sudore nebulizzato.

C’è un altro motivo per cui ho detto sì al nuoto e no a Valsoia: è che posso prendere il mondo e farcelo entrare in quei 25 metri di vasca. Tenerlo con la testa giù, fagli provare il soffocamento e metterlo a tacere per un po’.

Perché io non ce la faccio.

Sento che la mia vita se ne sta andando un po’ a puttane, sotto al mio naso.

Forse l’avrò un po’ trascurata. Avrò ignorato i suoi messaggi non verbali di insoddisfazione. Perché succede sempre così: ci aspettiamo che ci dica chiaro e tondo fin dal primo momento che qualcosa non va, mentre invece quando ciò avviene è già ormai troppo tardi. E non vediamo o sottovalutiamo tutti i segnali critici nel percorso di avvicinamento a questa rottura. “Mah sarà un periodo”, “Mah oggi la vita avrà la luna storta” e così via.

Così un bel giorno la sorprendi che va a puttane e lei ti guarda anche con quell’aria di sfida dicendoti “Beh, che ti aspettavi?”.

Avrò speso in un anno 400 euro di piscina, senza contare costumi e accessori. Penso sia comunque più economico di un anno da uno psicanalista. Sono andato a nuotare perché sono esaurito.

E perché odio sudare.

Quelli del deodorante Borotalco saranno degli esauriti?