Non è che abbondi col risotto perché il riso fa buon sangue

Sono andato a farmi un prelievo di sangue. Il medico, mentre eseguiva l’operazione, mi raccontava che a San Valentino ha effettuato un sacco di prelievi a coppie (di persone unite in una relazione, quindi no parenti) che quel giorno sono venute a farsi le analisi.

Proprio così: prelievi di coppia a San Valentino.

C’è un significato dietro tutto questo? Tipo “Legati per il sangue”? Io e Te tre ml sopra le cellule? “Amore, per te butterei il sangue”? “Sei un mito-condrio per me”?

Per carità, magari ci sta che se due persone devono farsi le analisi magari preferiscano andare assieme. Oppure, che si possa trattare di analisi preventive per escludere malattie veneree (non ci vedrei nulla di strano). Ma proprio a San Valentino? Sto immaginando il laboratorio diagnostico che effettua delle promozioni: Valentine’s day; sconto di coppia Paghi 1 e Prelevi 2, e via dicendo.

Poi parlo io che sono andato lì il giorno dopo il mio compleanno: sia all’accettazione, sia nella sala prelievi, mi hanno riso in faccia per il bel modo secondo loro di festeggiare. Il dottore, ridendo, voleva anche regalarmi la campana (o si chiama camicia?) per il prelievo incrostata internamente di sangue, come ricordo.

Direi nel loro caso quindi che il sangue fa buon riso.

Un brutto carattere non si cambia in tipografia

Sottotitolo: il medico falso fece il giuramento d’ipocrita.

Ipprocrate riteneva che nel corpo umano risiedessero quattro umori basilari, bile nera, bile gialla, flegma e sangue, a cui corrispondevano quattro temperamenti diversi: malinconico, collerico, flemmatico e sanguigno. La presenza in quantità maggiore rispetto agli altri di uno dei quattro umori determinava la predominanza di un carattere rispetto all’altro.

La bile gialla, quella prodotta dalla cistifellea, forma un individuo magro, irascibile e permaloso. La parola stessa irascibile fa venire in mente la bile.

Questa sera mentre con uno spiedino infilzavo una patata per verificarne la cottura* ho pensato per un attimo di colpirmi l’addome con il summenzionato per controllare se ne uscisse la famosa bile gialla.
* Non è vero, avevo fame e ho pensato di mangiarne una mentre aspettavo si cuocessero le altre.

Chi non mi conosce mi ritiene una persona seria e tranquilla, qual effetti io posso considerarmi in qualità di individuo semi-addomesticato per vivere in società. Le persone che non condividono con me tempi e spazi a lungo ignorano quanto io sia incline allo sbalzo umorale e al nervosismo.

Viceversa, chi passa lungo tempo con me se ne rende conto. Una collega una volta mi definì fumantino e io la ringraziai per il termine specifico utilizzato perché il resto dell’ufficio ne ignorava il significato. Qualcuno capì che mi avesse dato del fumatore.

In genere mantengo sotto controllo le mie produzioni di bile, tuttavia essa tende a liberarsi in maniera improvvida e inopportuna. In alcuni periodi, come in queste ultime due settimane, mi sento più irascibile più del solito. Me ne accorgo dal fastidio eccessivo che mi arrecano anche eventi minori.

Ho pertanto ripreso a fare esercizi di rilassamento e respirazione e credo di trarne giovamento. Quantomeno ho ripreso a ridere, perché uno degli effetti collaterali della bile è quello di ritrovarsi musoni come un cammello e, con franchezza, non è simpatico.

Il riso, pur facendo buon sangue e abbondando nei possessori di Iphone che credono serva a ripararlo dopo esser caduto in acqua, però neanche va bene se non è controllato. Nell’autobus ho rischiato una brutta figura quando mi son messo a sogghignare da solo, dopo aver notato il tatuaggio che aveva sulla spalla una signora.

Il tatuaggio raffigurava Jim Morrison. Ho capito che si trattasse di lui perché sotto c’era scritto “Jim Morrison”. A me il disegno ricordava Branduardi. E poi ho pensato che se J.M. fosse stato vivo magari avrebbe potuto assomigliare a Branduardi da anziano. E ho riso. Poi me ne sono vergognato. E poi ho riso di nuovo.

Il che vuol dire che puoi lavorare sul tuo brutto carattere ma comunque non sarai una bella persona. Quindi smettila di usare font con le grazie** su Word.
** Le grazie sarebbero le codine o le appendici delle lettere che visivamente le rendono più gradevoli e meno squadrate. Probabilmente lo sanno tutti ma sto attraversando un periodo didascalico. È interessante poi l’origine del termine “didascalico” e, a esso connesso, “didascalia”. Nell’Antica Grecia il didascalo era colui che impartiva istruzioni e insegnamenti al coro nelle tragedie teatrali, da qui il significato di maestro e…zZzZzZz

Invenzioni impossibili che sarebbe bello se ma anche no

Stamattina pensavo a quanti campi di studio non sfruttati dalla scienza esistano e quante scoperte e invenzioni che potrebbero cambiare le nostre vite non sono state scoperte e inventate! Al che ho deciso di votarmi a questa missione e, nel quarto d’ora di tragitto da casa alla banca (come sempre, purtroppo, per prelevare e non per versare), la mia mente ha pensato ad alcune idee che porterebbero grandi vantaggi all’umanità se realizzate.

Non ci penso io a realizzarle perché lo sforzo mentale di concepirle è stato eccessivo e ho deciso di ritirarmi a vita privata a coltivare scie chimiche. Metto però in condivisione le mie intuizioni sperando che qualcuno le raccolga e le metta in pratica.

Il filo intermentale
Un pratico filo per la pulizia delle meningi, che rimuove i pensieri là dove la volontà non riesce ad arrivare: rimuginatori di professione, afflitti da tormenti del passato incastrati nelle circonvoluzioni cerebrali che fermentano e causano dolore, il filo intermentale è la soluzione per voi!
È un prodotto medico. Si raccomanda l’utilizzo abbinato a una sana e corretta igiene mentale.

La giacca a vento
E che invenzione è? Esiste già!
Sbagliato.
La giacca a vento è un pratico capo per pigri da utilizzare nelle giornate ventose: la si indossa e ci si lascia trasportare. Si vende fornita di un pratico timone direzionale. È disponibile anche la versione speed nelle zone del triestino.

I jeans LEVALI’S
Un paio di comodi jeans che scivolano via in un niente, anche quando sono strettissimi. Per quando si ha fretta di svestirsi. Basta con comiche scene di pantaloni incastrati nei piedi e gambe che scalciano furiose per liberarsi: coi jeans LEVALI’S basta uno schiocco di dita e sono già belli che sfilati. Molto utili per incontri amorosi improvvisi quando si ha poco tempo a disposizione.

banana_PNG826La barana
Frutto (è il caso di dirlo) degli ultimi ritrovati dell’ingegneria genetica, una banana che si sbuccia da sola e ti salta direttamente in bocca. Indicata per gli atleti, al primo accenno di calo di potassio la barana zompetta in soccorso direttamente nelle fauci dell’agonista stanco.

Il labbra d’or
Un cane incrocio (il manto è tipicamente a strisce pedonali) per single: per alleviare la solitudine del padrone l’animale gli salta addosso e lo limona alla francese.

La shampoo anticaduta
Per distratti, goffi e impacciati vari che non sono in grado di fare due passi senza inciampare, mettere un piede in fallo, scivolare come nelle comiche, uno shampoo che contrasta, ferisce e umilia verbalmente la forza di gravità ponendo fine una volte per tutte ai problemi di caduta. Newton: hai chiuso!

La lavattrice
Elettrodomestico che quando è in funzione, per ingannare il tempo e intrattenere, recita battute e monologhi. Ovviamente dato che il suo compito primario è lavare, è specializzata in soap opera.

Il cassonetto dei rifiuti
“La sua candidatura per il posto di vice aiuto schiavo fattorino è stata scartata. Cerchiamo candidati con esperienza decennale”
“Mi piaci molto ma non possiamo uscire insieme. Ho un pesce rosso con l’alzheimer e devo fornirgli assistenza 24 h su 24”
Un pratico bidone dove gettare tutti i rifiuti che ci vengono opposti e liberarsene senza che ammorbino i nostri pensieri. Disponibile anche la versione a più scomparti per la raccolta differenziata: rifiuti amorosi, rifiuti sessuali, rifiuti professionali, rifiuti finanziari e così via.

nigiri_salmone2Il sushiettibile
Altro esempio di connubio tra genetica e mondo alimentare. Per quelli che a tavola non sanno mangiare senza far storie e trovare difetti ovunque, quelli convinti di essere dei giudici di Masterchef in grado di sindacare ogni atomo di condimento, per tutti loro c’è un preparato di pesce e riso tipico della tradizione orientale che al minimo commento superfluo abbandona il piatto e se ne va sdegnato e offeso, lasciando il pedante e puntiglioso commensale con un palmo di naso.

Lo scalppellotto
Sembra un comune attrezzo da falegname, ma non è così! È un sano strumento educativo che tutti i padri dovrebbero avere: un utensile d’acciaio atto a rimproverare in modo bonario e scherzoso il pargolo irriverente. Grazie alla semplice pressione della lama dietro la nuca e al contemporaneo colpo inferto sul codolo a mo’ di simpatico schiaffetto, l’attrezzo è in grado di scolpire, nel vero senso della parola, il carattere dei propri figli nel modo che più aggrada.

Il pane Asimov
Pane non fermentato e privo di lievito per gli amanti della fantascienza, in grado di soddisfare le tre leggi della panificazione:
I – Il pane non può recar danno a un essere umano.
II – Il pane deve farsi mangiare dagli esseri umani, purché la tal cosa non comporti una successiva violazione della Prima Legge.
III – Il pane deve proteggere la propria fragranza e consistenza, purché questa autodifesa non contrasti con la Prima o con la Seconda Legge.

Se avete idee, proponete! Facciamo di WP una fucina di innovazione e chissà che qualche ricercatore del CERN di Ginevra di passaggio su questi lidi non trovi spunto per qualche scoperta!