Una delle cose più sgradevoli che una persona possa fare agli altri dopo il non lavarsi l’ascella è trascinarli in situazioni imbarazzanti. In particolare quando tu e questa persona vi siete dati appuntamento in un posto e poi lei cambia i piani all’ultimo momento portandoti a casa di sconosciuti.
In certi casi ciò può dar luogo a situazioni e conoscenze interessanti.
A me questo non succede mai.
Dovevo incontrarmi con questa amica e il fidanzato che si sono trasferiti a Strasburgo e loro mi hanno portato a casa di quattro persone, così connotate:
– Una pittrice di quadri orribili, la cui ultima opera in corso di completamento era una maschera carnevalesca che io avevo scambiato per un lepidottero;
– Uno che ha esordito specificando che è originario del Vomevo;
Spiego per gli italiani oltre la Linea Gotica: i vomeresi, pardon, vomevesi, sono come i vegani, devono dire che sono del Vomero anche se a nessuno frega.
– Una che non parlava;
– Uno che ha parlato per due ore di pesca subacquea.
L’aver portato un amico con me non mi risollevava dalla situazione, anzi: mi sentivo terribilmente in colpa per aver coinvolto.
Questo è ciò che ho pensato mentre il tizio parlava:
Dopo 5 minuti: Ah un’altra cosa interessante che apprendo!
Successivi 10 minuti: Ah un’altra cosa di cui non me ne frega niente!
Tutto il resto del tempo fino a che non ce ne siamo andati: Corrado Guzzanti che dice “Subbaqqueria!”.
Verso mezzanotte, mentre il tizio parlava ancora di pesi e contrappesi, azoto ed embolie, cernie e cernite, per aver modo di scappare mi rivolgo al mio amico, a voce alta in modo che mi sentissero tutti:
– Senti forse è il caso di andare, fuori fa parecchio freddo, ho paura di trovare la statale ghiacciata
– No non credo che ghiacci
Sfruttando le conoscenze di pesca apprese proprio in quella serata, ho fatto partire un colpo di fiocina dallo sguardo che l’ha trafitto all’istante senza via di scampo. Al che lui si è convinto:
– Però pensandoci è meglio andare.
E io che pensavo non fosse una serata istruttiva!