Non è che per l’imbarazzo prendi un asciugamano per asciugare il pudore

Quando arriva il periodo estivo ritorna, prepotente, una domanda che mi viene sempre rivolta:

«Ma non hai caldo con la barba?».

La risposta è NO.

Ora, sarà un fatto di abitudine, ma io sono certo di non avere problemi di sudorazione al mento e alle guance. E non ho mai visto altri esseri umani avere caldo al mento. Quindi, la presenza o meno di barba non fa alcuna differenza.


Anche nel linguaggio comune, si sente parlare di fronte imperlata di sudore, ascelle pezzate, irritazione tra le cosce causa sfregamento e sudore, ma mai e dico mai ho letto o sentito di “mento incorniciato dal sudore”.


Certamente il sudore può gocciolare dal mento, ma sono gocce che scivolano dall’alto, zona fronte-tempie.


Certo, ho visto persone sudare il prolabio: e questo nonostante non avessero lì manco un pelo. Al limite la presenza del baffo aiuta quindi a celare delle antiestetiche gocce di sudore, svolgendo un’utile funzione.

Comunque, potrei quantomeno capire stessimo parlando di zone notoriamente interessate da surriscaldamento e sudorazione, tipo le ascelle: se uno avesse del pelo di 20 cm sotto le braccia allora sì che la domanda “Ma non hai caldo?” avrebbe un senso.

Ma, ripeto, al mento non gliene frega niente, pelo o non pelo, quindi smettetela di fare questa domanda ai barbuti.

In tema di domande, in questo periodo storico quelle più in voga sono:

«Che vaccino ti hanno fatto?», che mi ricorda la domanda classica al ristorante: «Tu che prendi?».

A quelli come me che ancora non hanno avuto accesso alla vaccinazione, la domanda invece è: «Ma se ti fanno il…te lo fai fare?»

E io rispondo sempre che mi possono dare pure la ‘nduja nella siringa, basta finisca questa storia.

Domande, sempre domande.

Io chiedo poco e il più delle volte non chiedo per una questione di imbarazzo: non il mio, ma quello che penso possa provare l’altro alla mia domanda.

Ma se poi l’altro si imbarazza perché non mi vede domandare?

Quanti problemi!