Alcune cose curiose accadute tutte nella giornata di ieri.
È da settembre che vado in piscina. Il clima nello spogliatoio è sempre molto disteso e cordiale. Qualche chiacchiera informale, qualche commento generico. È una piacevole zona comfort.
Nessuno si era mai azzardato a dire quel che ho udito ieri sera.
Eravamo rimasti in tre nello spogliatoio, due in una stanza, uno in un’altra. Distanziati come i vertici di un triangolo perché, in uno spogliatoio vuoto, la convenzione sociale vuole che sia alquanto imbarazzante che tre uomini nudi si mettano troppo vicini.
Il tizio nello stanzino con me dice a voce alta che fa bene fare attività fisica. L’altro nella seconda stanza risponde che fa bene anche per rilassarsi. Io allora vedo le carte sul tavolo e rilancio: Io lo faccio soprattutto per scaricarmi, sentenzio.
Al che il secondo tizio, quello del rilassamento, entrando nella nostra stanza, con uno sguardo solenne, sollevando il braccio e tenendo pollice e indice uniti come se volesse far il segno di “ok” ma senza le dita sollevate, esclama, serissimo:
…Comunque, bisogna dire una cosa: il nuoto è proprio uno sport completo.
Silenzio.
L’ha veramente detto.
L’ho guardato penso con uno sguardo fessoscopico. Credevo volesse esser ironico, eppure il suo volto era serio. Se stava recitando, i miei complimenti.
Devo diventargli più amico. La prossima volta proverò a istigarlo facendogli notare il tempo instabile di questi giorni. Potrebbe uscirsene con le mezze stagioni, ma se è abile mi parlerà invece di come non si ci sa vestire di questi periodi.
Nel pomeriggio, attendevo un’amica in piazza seduto sui gradoni di un monumento. Mi si è avvicinato un tizio nerboruto, vestito di nero dalla testa ai piedi e con dei guanti di pelle alle mani:
– Scusa hai chiamato qualcuno?
– Eh?
– Hai chiamato qualcuno?
– No…
E se ne è andato.
Secondo me era un sicario o comunque un raddrizzatore di torti della mala.
In mattinata, invece, è accaduto un episodio al lavoro che mi ha lasciato perplesso alquanto.
Ho preso una multa per sosta oltre la scadenza del tagliando, con l’auto aziendale. Ho chiesto cosa dovessi fare, se pagarla a nome mio o pagarla ma inserendo la Ragione Sociale.
Che io pensavo fosse qualcosa tipo “la Ragion di Stato”, invece pare di no.
Da su (dove per su intendo quelli che stanno sia geograficamente che dirigenzialmente su), mi dicono di inviare loro la scansione del verbale e del bollettino perché avrebbero provveduto a pagare la multa.
Passa un’ora e mi comunicano che la multa è stata pagata e che l’ammontare verrà detratto dalla mia busta paga.
E non avrei fatto prima io ad andare all’ufficio postale direttamente?