Non è che il tempo abbia uno stipendio solo perché è impiegato

Salve, sono Gintoki. Forse vi ricorderete di me per post come Non è che il plantigrado devastatore venga accusato di pandalismo, in cui davo consigli su siti internet interessanti per impiegare il tempo in questo periodo.

Oggi voglio scendere più nello specifico e andare incontro a quelli che possono essere gli interessi del pubblico. Ad esempio, siete patiti di calcio e state soffrendo senza campionato? Ho dei consigli da dare. Ma non parlerò solo di calcio, non preoccupatevi. Cercherò di essere il più ecumenico possibile.

FILM
Con tanto tempo libero, guardare film è la prima cosa che viene in mente. Ma quali film? Perché, per una volta, non lasciar perdere il mainstream e dedicarsi a opere ingiustamente sottovalutate dalla critica, che, a volte, in un eccesso di protagonismo da professoroni intellettualoni, non ha esitato a definire queste pellicole “brutte”?

  • Batwoman l’invincibile superdonna. Batwoman che probabilmente aveva lasciato la tuta in lavanderia e quindi gira in bikini. Pistole che sembrano uscite dalle sorpresine delle patatine. Un mostro con un tutone di plastica gommosa. Cos’altro devo aggiungere per farvi guardare questo capolavoro del 1968? Film completo nel link.
  • La croce dalle 7 pietre. Conosciuto anche come Il lupo mannaro contro la camorra, narra la storia di un povero impiegato di banca di Napoli cui rubano una croce che porta al collo. Trattasi in realtà di un talismano che gli impedisce di trasformarsi in lupo mannaro. Nella sua ricerca della croce si troverà a che fare con la camorra. Ah e poi c’è una misteriosa setta sadomaso. Film completo nel link.
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La famosa “maschera di merda che te la fa solo Shpalman”

  • Sharknado. Squali che piovono dal cielo? Squali che te li ritrovi nel salotto allagato? Ma è una idea geniale! Tal da meritarsi ben 5 sequel.
  • Sempre a proposito di squali, non perdetevi Mega Shark vs Giant Octopus. Cosa succede quando si risvegliano due creature giganti degli abissi? Eh, son volatili per diabetici.
  • Box Office 3D. Può vantare di aver addirittura aperto la 68a Mostra del Cinema di Venezia – forse ricattando il direttore artistico con foto compromettenti – quest’opera scritta, diretta e interpretata nientepopodimeno che da Ezio Greggio! Da citare anche un cameo di Bruno Pizzul, che da quando gli avevano tolto la Nazionale non si era mai adattato alla vita da pensionato.
  • Parentesi tonde. La critica ignorante, nel senso che ignora, ha ignorato questo film rifiutandosi addirittura di recensirlo. Un cast stellare: Raffaella Lecciso, Karim Capuano (chi?), Éva Henger, Antonio Zequila, Giucas Casella, Flavia Vento (nella parte di sé stessa e ha avuto problemi a imparare il copione), tutti insieme per un’opera il cui sequel è stato ingiustamente bloccato, solo perché il film ha incassato meno di un chiosco di zucchero filato. Film completo nel link.
  • Troppo belli. Forse avete dimenticato, ma a inizio 2000 gli uomini più desiderati dalle giovani italiane erano Costantino&Daniele, due esperimenti fuggiti (o liberati dolosamente come piaga) dai laboratori di Maria de Filippi.
  • Alex l’ariete. Capolavoro assoluto, non c’è bisogno di dire altro.

LETTURA
Avete divorato tutti i libri che avete a casa e non sapete cos’altro leggere? Vi segnalo delle interessantissime e stravaganti opere che desteranno la curiosità dei vostri amici quando gliene parlerete.

SPORT
Se non potete fare a meno di guardar in tv tirare calci a un pallone, come si può ovviare ora che tutti i principali campionati fermi?

Beh, in realtà non tutti si sono fermati. È appena iniziata infatti la Vysheyshaya Liga, il campionato Bielorusso. I campioni in carica della Dinamo Brest devono difendere il primo titolo che hanno conquistato lo scorso anno, ponendo fine a 13 anni di dominio ininterrotto del Bate Borisov!

Segnalo anche questi altri campionati in corso:

  • Liga Primera (Nicaragua), che è alla 12a giornata con un interessante testa a testa tra il Managua FC e il Real Estelí campione in carica. Prossimo turno, 1 aprile.
  • Girabola League (Angola), che riprende il 18 aprile.

Se il calcio invece non vi entusiasma, sappiate allora che è in corso il campionato di Tennis da tavolo della Repubblica Ceca. Prossimo turno 31/03. Mentre il 15 aprile prende il via la India Premier Leagueil campionato indiano di cricket, con il big match tra Mumbai Indians e Chennai Super Kings, le due squadre finaliste dello scorso anno, con i Mumbai poi vincitori.

Insomma, con tutte queste idee non avrete modo di annoiarvi, spero.

Non è che serva un genetista per controllare gli incroci

Mi hanno chiesto se fosse vero che a Napoli la circolazione stradale fosse un po’ borderline.

Ho risposto con una battuta arcinota, cioè che da noi il semaforo rosso non è un divieto ma un consiglio.

Qualche giorno fa guardavo uno spettacolo di Trevor Noah – comico sudafricano e conduttore del Daily Show -, e l’ho visto utilizzare la medesima battuta. Parlando delle differenze tra Stati Uniti e Africa ha detto “I semafori africani sono più un consiglio che un obbligo. Non dicono Stop!. È più uno Stop?“.


Lo spettacolo da cui è tratto è Afraid of the Dark, disponibile su Netflix.


È stato divertente trovare questa corrispondenza. Mi incuriosiscono sempre certi schemi comuni tra posti e realtà lontane.

In Giappone ad esempio smontano i templi e li rimontano da capo per le operazioni di manutenzione. Tu sei lì il giorno prima che saluti come sempre la volpe sacra fuori al tempio e il giorno dopo è sparita e cerchi invano il grappolo d’uva.

Anche in Italia facciamo così. Siamo però più furbi: lasciamo che terremoti e incuria facciano il lavoro sporco di buttar giù le cose per poterle poi ricostruire meglio.

È probabile che questa cosa che ho scritto non faccia ridere. In verità non deve: è un dato di fatto. Magari un dato estremizzato, perché come diceva l’agente della forestale “Fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce” e quindi una cosa negativa silenzia le altre positive che sono in circolazione.

Resta comunque la realtà.

La cosa dei semafori napoletani mi fa ridere perché non è la realtà.
Non ho mai visto qualcuno passare col rosso, perché saremo anche ladri truffatori bugiardi e sozzi e poco avvezzi alle regole ma non siamo delle pornostar.

Senza contare che attraversare col rosso può esporre a casi di morte e non tutti sono avvezzi ad assumere morte.

Quel che è vero invece è che il giallo invece di un invito a rallentare è un incitamento: Fai presto che sennò scatta il rosso!.

Dovrebbero far più battute sul giallo.

Sul tema di cose che fanno/non fanno/dovrebbero/non dovrebbero far ridere sento spesso molta confusione intorno la satira, anche in virtù di avvenimenti di stretta attualità.

Credo che per definir un qualcosa come satira si debba tener presente una regola fondamentale: deve essere contra potentes. La satira agisce dal basso verso l’alto, non viceversa. Altrimenti è bullismo, è soverchierìa. È quello che fanno decine di pagine facebook ai danni di categorie più deboli credendosi spiritosi.

L’altra connotazione della satira è che non deve necessariamente far ridere. Per farsi due risate spontanee basta l’uomo che entra in un caffè e fa Splash!. La satira dovrebbe invece far dire “Cavolo, è vero” prima che “Ah ah ah” (o “Oh oh oh” se siete Babbo Natale).

Purtroppo trovo che sia un discorso per pochi.

Se da una parte tutti ormai si sentono in diritto di offendersi e indignarsi – ho visto gente alterarsi per delle battute su Trump e Clinton. In Italia. Le persone si offendono, in Italia, per due politici (quindi potentes) d’oltreoceano – dall’altra lato tutti si sentono in diritto di offendere gli altri perché sennò si è accusati di esser tristi e buonisti.

A volte ho degli incubi riguardanti un futuro distopico, tra 20-30 anni, pensando a una generazione che studierà sui libri di Diego Fusaro, avrà fatto tornare in circolazione il tifo e il vaiolo, sceglierà il Presidente del Consiglio con un contest televisivo gestito da Favij e l’ologramma di Maria de Filippi e avrà come obbligo possedere la tessera di Sesso Droga e Pastorizia, pena il pubblico ludibrio.

Reality, sciò!

Secondo me il mondo della televisione avrebbe bisogno di una rinfrescata. Fulminato da questa intuizione mentre scendevo dall’auto (o forse stavo prendevo la scossa toccando la portiera), ho deciso che da grande sarò un autore televisivo e ho quindi buttato giù (dal balcone) alcune idee che sarebbero redditizie perché tanto la gente vuole solo vedere altra gente che si rende ridicola dietro una telecamera. Pertanto, queste che seguono sono delle proposte per dei Reality, sciò! che le grandi e pure le piccole emittenti, dimostrando scarsa lungimiranza, hanno invece purtroppo scartato. Spero in un prossimo futuro di veder invece realizzati questi programmi.

Uomini e Gomme
Il trono di preferito dalle automobiliste è conteso da degli abili gommisti, cui si rivolgeranno delle casalinghe disperate e appiedate da forature improvvise. Tra i belli della prima stagione troviamo Ciro o’ malament e Masto (trad. padrone, capo) Michele, che all’età di 70anni fuma ancora il sigaro come quando aveva 10 anni.

La palpa
Un gruppo di concorrenti viaggerà tutti i giorni sugli autobus urbani nelle ore di punta. Tra di loro si nasconde un doppiogiochista: un maniaco che fingendosi normale passeggero sale invece sui mezzi per toccare sederi femminili di nascosto. Scopo del gioco è individuare la talpa, cioè il palpeggiatore, menarlo di botte ed esporlo seminudo al pubblico ludibrio e alle deiezioni dei piccioni in piazza.

Il Grande Fardello
Chiusi in una cava di marmo (la famosa cava del Grande Fardello), 10 concorrenti sposteranno dei lastroni di marmo unicamente con la forza delle proprie braccia, 10 ore al giorno sabato e domeniche comprese. I partecipanti potranno nominare altri concorrenti da eliminare e sarà il pubblico a decidere quali: chi riceve i voti negativi, dovrà portare anche le lastre di marmo dei concorrenti dai quali è stato nominato, finché non stramazza al suolo. Vince chi resta vivo.

Ah! Mici!
I più bei micioni e gattini d’Italia si sfidano in gare di miagolii, giochi col gomitolo e tanto altro ancora, sotto l’occhio vigile e attento di Maria de Filippi.
Purtroppo il talent sciò non è mai partito perché è impossibile far fare a un gatto qualcosa a comando.

I partecipanti della prima edizione di Ah! Mici! che appena dopo la presentazione del programma si sono acciambellati e hanno dormito una 50ina di ore.

Italia’s Goat Talent
Tre pastori fungono da giudici per esaminare le performance delle migliori caprette nostrane. La trasmissione non andrà mai in onda perché il pubblico in studio si lamenta della puzza. Dei pastori.

L’isola dei fallosi
Chi sono i vip più gettonati? I calciatori! Quindi perché non un reality su giocatori ormai sul viale del tramonto o dimenticati, ma diventati famosi per la loro capacità nel centrare le gambe avversarie invece del pallone? Sull’isola dei fallosi i più abili (?) macellai dei campi da gioco si cimenteranno in varie prove, sempre a tema calcistico. Vince chi prende meno cartellini dall’arbitro. Il gioco è stato bocciato perché giudicato di scarsa longevità: dopo un quarto d’ora sarebbero già tutti quanti espulsi.

L’olandese De Jong, uno dei possibili candidati all’Isola dei Fallosi

La pula e il secchione
Un gruppo di nerd deve riuscire a conquistare la simpatia dei poliziotti durante un G8, convincendoli a posare i manganelli per prendere in mano dei libri ed erudirsi. Dal canto loro, i secchioni dovranno evitare di peggiorare le loro già scarse condizioni fisiche sfuggendo a cariche, manganellate e pestaggi.

X Tractor
Ambientato nelle campagne della bassa-alta Val Pusterlenga di Vergate sul Membro, dei nullafacenti che si credono artisti verranno inseriti in un progetto di recupero intitolato “Braccia riportate all’agricoltura”. Il tutto si è arenato a causa di un incidente con Morgan, che, fatto di crack, si è voluto mettere alla guida di un trattore.