Ho una strabordante invidia per coloro in possesso di abilità tecnico-manuali.
I meccanici, ad esempio.
Avevo un meccanico con l’udito di un pipistrello. Metteva in moto l’auto, tendeva l’orecchio e poi sentenziava riguardo il problema.
Un personaggio caratteristico. Due baffoni staliniani, un mezzo sigaro spento sempre in bocca e due occhiali a mezza altezza sul naso. Capace di diagnosi meglio di Dr. House.
Ora è in pensione, ha ceduto l’attività ha un ragazzo che ha “cresciuto” lui. È bravo, anche se mi inquieta.
È enorme. Quando ti si avvicina sembra sempre che voglia menarti. Ti osserva sempre stringendo gli occhi come un alligatore prima di attaccare.
Una volta gli portai l’auto perché faceva un rumorino. Si scoprì era un cavetto ciondolante.
Gli chiesi quanto gli dovessi. Lui alzò il braccio a mezz’aria e sembrava stesse per darmi una sberla.
Invece disse Non mi devi niente e mi stava porgendo l’avambraccio per stringerlo, visto che le mani erano sporche.
Ho dei pregiudizi.
Anche Padre è molto bravo coi lavori di manutenzione e il bricolage. Anche se delle volte parte per la tangente ed esagera.
Ieri sera si è otturato il lavello della cucina. Nel cercare di sbloccarlo ha danneggiato qualcosa sotto e si è allagata la cucina.
Tempo addietro, sempre nello stesso lavello, per sanare una perdita di cui non si riusciva a identificare l’origine lui cementò tutte le giunture del sifone e dei tubi. Tutto fiero, alla fine dell’impresa, disse Voglio vedere ora da dove uscirà l’acqua!.
Stamattina l’idraulico è venuto a sostituire il tutto:
Questi invece gli amabili resti su cui si nota ancora la pietrificazione geologica del lavoro di Padre:
Ci sono cose che vanno lasciate ai tecnici.
Io ad esempio devo rinunciare all’idea di fare il caffè. Non mi riesce.
Oggi, finito il lavoro, l’ho preparato per l’idraulico.
Ne ha bevuto un sorso e poi è scappato via. Mi sa che non mi era riuscito buonissimo.
Peccato, era un bravo idraulico.