Che ce frega de Elena Ferrante noi c’avemo Lira Trap!
Con questo coro sono stato accolto da un gruppo di esagitati che mi hanno fermato per strada; il fenomeno Lira Trap sta diventando virale e prendendo piede, a testimonianza del fatto che la Trap con la sua transizionalità seminale sta facendo breccia nei cuori della gente. E sappiate che non è facile, perché la gente attualmente si indigna o si commuove sull’internetto ma difficilmente si lascia brecciare.
Alcuni muscoli cardiaci son stati trafitti dalle opere che hanno letto su queste pagine e i loro proprietari mi hanno lasciato bigliettini d’amore che non so a chi recapitare, visto che la scrittrice è più schiva di Thomas Pynchon. E se non sapete chi è Thomas Pynchon è perché si è sempre nascosto molto bene.
Ma Lira Trap si nasconde ancor meglio!
E a tal proposito vorrei invitare tutti a non scrivermi, a non chiedermi informazioni, a non accusarmi di volerla tenere solo per me, perché io DI LIRA TRAP NON SO UN BEL NIENTE.
A parte poche informazioni sparse, di lei ho solo questa Polaroid rivenuta in un rotolo di carta igienica in un bagno pubblico di Oderzo (provincia di TeleVisione).
Quest’oggi ho per voi un altro scritto da proporre. Il come l’ho rinvenuto è davvero incredibile.
L’altro giorno sono andato al supermercato a comprare un pacco di carta igienica e il cassiere mentre passava il prodotto sul lettore ha detto che quello lì non andava bene, il codice era errato. Così mi ha dato un altro pacco.
Quale è stata la mia sorpresa, nello spacchettarlo, nel notare che uno dei rotoli all’interno era vergato a mano. E a mano c’era anche disegnata una verga. Una doppia vergatura.
Era un altro componimento di Lira Trap! Non so come abbia convinto il cassiere a questo scambio e come faccia a sapere quali supermercati frequento, ma comunque è arrivata a me.
Il frammento che propongo stavolta non è un racconto ma una poesia, prova della versatilità della nostra scrittrice che non teme di mettersi alla prova anche con i versi e che vuole realmente porsi come nuova colonna fecale della letteratura italiana.
Ancora una volta faccio presente che riporto in modo fedele il testo così come è scritto sulla carta.
Tu ti muovi dentro di me
Mi ai presa
sorpresa
ora giacio qui
tesa
spasmi ke provochi
mi piegano in avanti
gemo sul letto
fuggo e mi riagguanti
ti sento lungo il retto
il mio culo ha tanta fretta
grido
fin chè non finirà
a grandi spruzzate
oh maledetta
colite.
Lira Trap
Un componimento commovente. Non c’è altro da dire.