Ci sono cose di cui non hai mai sentito parlare e poi, d’improvviso, vengono nominate intorno a te più volte in poco tempo.
Magari si tratta di cose in giro da tempo ma che, nel mio caso, non mi arrivano perché ho un firewall che tenta di respingere il più possibile ciò che so non mi interesserà mai.
Questa settimana questo fenomeno si è verificato riguardo a quel che sembra l’ultimo ritrovato nel campo delle diete fai-da-te. La dieta chetogenica.
Nel giro di due giorni tre persone diverse me ne hanno parlato. Senza che io avessi chiesto di parlarmene, o entrassi in argomento del tipo “Ehi, per caso attualmente stai mangiando in base a quel che hai letto su Novella2000?”.
Però il nome mi incuriosiva. Tentavo di ricavarne un’etimologia: chetogenico. Generatrice di cheti? Rende chete le persone? Sarebbe fantastico!
No, purtroppo a quanto ho capito non serve a chetare. Un altro nome ingannevole per ingannare i gonzi come me!
E non fatemi parlare di quando imboccai speranzoso Via Santa Passera a Roma. Una delusione.
A pensarci però potrebbe anche avere un che di inquietante: Chetogenico. Potrebbe essere un esemplare di una razza aliena malvagia.
Sono abbastanza integralista e intollerante verso chi sperimenta regimi alimentari senza supervisione di un esperto e, talvolta, senza effettiva necessità.
Per carità, ognuno col proprio corpo ci fa quel che vuole, ma a volte penso alle persone che si trovano realmente costrette per ragioni di salute o intolleranze a dover seguire un determinato regime e poi penso a quelli che, per sfizio, provano la dieta del fico secco o la dieta del salto della quaglia perché così gli gira.
O, ancora, penso a quelli che hanno deciso che bisogna mangiare senza glutine senza avere alcun problema. E la mia mente invece va a una mia amica che è celiaca sul serio e che le basta che una briciola di pane le cada sulla mano per avere una reazione allergica e vorrei prendere costoro a calci nel didietro per giorni fino a costringerli a una dieta senza glutei.
Il lato positivo di quest’ultima moda è che ora i supermercati sono più forniti di prodotti senza glutine e la mia amica ha meno difficoltà a trovare cibi adatti a lei.
Chissà, magari ci saranno risvolti positivi anche dall’invasione dei chetogenici. Magari stramazzano al suolo provati dall’alimentazione sbilanciata e non me ne parlano più.