Non è che l’atleta olimpico pensi al rovescio della medaglia

Come si sa o come non si sa, sono in corso i Giochi Olimpici di Tokyo 2020.

Purtroppo con mia delusione – anche se non son del tutto sorpreso – non sono stati inserite nel programma alcune discipline sportive che meriterebbero invece la ribalta olimpica. È una dittatura sportiva? Io ne son proprio convinto.

Per fare un po’ di giustizia in questo grande scandalo, ho pensato di illustrare qui gli sport che meriterebbero ben altra considerazione:

Salto del pasto
Sport di antica tradizione, il salto del pasto è attività aperta a tutte le età (con le dovute precauzioni). Il primatista mondiale è attualmente il Sig. Rocco Mancuso da Ficarazzi, che una domenica di maggio 2017 ha saltato un pranzo dalla nonna, nonostante l’appetibile menù e i ripetuti inviti da parte dei familiari. L’impresa gli è costata il disconoscimento da parte della famiglia. «Avevo fatto un incidente ed ero al pronto soccorso, non volevo», si è schermito l’atleta, dimostrandosi anche campione di modestia.

Esibizione alla sbarra
Disciplina destinata agli imputati impegnati in un processo, si attua a corpo libero o ammanettato a seconda dei casi. L’esibizione termina quando il giudice decide di farti portare via.

Inseguimento all’autobus
Sport emozionante, praticato ogni mattina da migliaia di persone che corrono incontro il mezzo pubblico esibendosi in ampi gesti per manifestare la propria presenza – una giuria giudicherà anche le segnalazioni più spettacolari – implorando di non chiudere le porte, mentre l’autista, con fiero sadismo, mette in moto per partire.

Giramento della frittata
Nulla a che vedere con la cucina – difatti la UEFA (Uova E Frittate Artigianali) vorrebbe un cambio di denominazione per evitare confusione -, questa disciplina richiede grandi doti di manipolazione e dialettica, per rivoltare un discorso a proprio favore. L’attuale campione, che preferisce restare anonimo per umiltà, è l’inventore della frase «Non sono razzista sono loro che sono razzisti».

Calcio alla fortuna
La primatista del mondo è una donna californiana che nel Novembre 2020 ha acquistato il biglietto – rivelatosi vincente – della lotteria di Stato (primo premio 26 milioni di dollari), perso poi perché lavato insieme ai pantaloni in una lavanderia a gettoni. Difficile eguagliare il record, però sono certo che ogni giorno ci siano grandi atleti che con dedizione e applicazione sprecano occasioni fortunate.

Lancio del giovanotto
Ragazzini impertinenti, giovinastri molesti? Quante volte avremmo voluto scaraventarli lontano via dai piedi? Il lancio del giovanotto permette tutto ciò! In perfette condizioni di sicurezza – per il lanciatore – scagliate l’imberbe giovinetto il più lontano possibile tra il plauso della folla!

Tiro a Pioltello
Specialità che consiste nello sparare ai cartelli stradali che indicano la località milanese di Pioltello.

Non è che il barbiere che ti rade male faccia una figura barbina

Tra gli accorgimenti e le attenzioni che metto in atto per contrastare la gastrite c’è quello di dire no al caffè. Non è un gran problema perché non ne sono mai stato un gran bevitore, inoltre non ne sento il bisogno per svegliarmi. Come surrogato sono passato all’orzo. E devo dire che il caffè d’orzo fa proprio schifo. A parte in qualche bar dove invece è più che accettabile. Così sto facendo un censimento mentale dei posti dove posso berlo senza disgusto: potrei magari sviluppare un’app alla fine, un Orzoadvisor.

Ieri ero al bancone di un bar, attendendo la mia tazzina. Prendo una bustina di zucchero, la agito con aria altera e…questa mi vola via dalle dita. Con circospezione mi guardo intorno fischiettando sperando che nessuno mi abbia visto e ne pesco un’altra.

Purtroppo non riesco ad avere la nonchalance di chi compie ogni gesto in maniera precisa, efficace, deciso e senza sbavature. Ad esempio come l’uomo d’affari in questo video


Il video è tratto da Playtime – Tempo di divertimento di Jacques Tati. Un film che caldamente consiglio di vedere.


Io inciampo, urto, faccio cadere, divelgo, perdo.

Questo però mi ha permesso di sviluppare quella che chiamerei “disinvoltura di ritorno”. Constatato che mi è impossibile fare le cose senza compiere qualche atto goffo, ho consolidato in me la noncuranza del lasciar scorrere via.

Esempio. Una volta passeggiavo, di sera, con un gruppo di persone. Il marciapiede era delimitato da una linea di paletti di ghisa, sormontati da una graziosa sfera del medesimo materiale dalle dimensioni di una palla da baseball, posizionata giusto ad altezza ginocchio umano.

Caso ha voluto che il mio di ginocchio incontrasse la suddetta sfera in maniera alquanto violenta.

Invece però di contorcermi a terra in preda al dolore, con le mani in faccia come un calciatore cui hanno tirato la maglia – non fatelo mai a casa, tirare la maglia può causare danni gravissimi al corpo umano, loro sono atleti e per questo riescono a reggere il trauma – al momento dell’impatto ho finto di fermarmi, con l’aria concentrata e lo sguardo rivolto in alto, come se mi fossi all’improvviso ricordato di un mio commilitone in Cappadocia.

Dentro di me stavo morendo e desideravo una fiala di morfina, ma all’esterno ho ostentato tutta la disinvoltura di questo mondo.

Il disinvolto di ritorno ha un potere che il disinvolto generico non ha: questi come reagirebbe a un evento tanto imprevisto da mettere in crisi la sua nonchalance? Non saprebbe cosa fare! Il disinvolto di ritorno sa sempre come rimediare a una figuraccia, invece. Anche a costo di fingere che stava di proposito affondando con l’intera scarpa in una pozzanghera: voleva testare l’idrorepellenza della calzatura.

Rivelo comunque un segreto. Nell’intimo di quattro mura mi lascio anche io andare e metto da parte la mia disinvoltura di ritorno.

Ad esempio, l’altro giorno ero a casa. Ho estratto dalla tasca un fazzoletto di carta, senza neanche tirare fuori il pacchetto. Un gesto ampio, secco, la mano che sale in alto e, poi, con un colpo di polso si abbassa per spiegare il fazzoletto in un gesto continuo, morbido ma deciso. Il fazzoletto si spiega e mi finisce con un angolo in un occhio.

Mi sono messo le mani in faccia rotolandomi per terra chiedendo un calcio di rigore.

Invenzioni impossibili che sarebbe bello se ma anche no #2

Per chi si fosse perso la prima parte, nella fucina di idee che ho messo in piedi sono al lavoro le migliori de-menti disponibili sulla piazza e anche sulla statale per studiare possibili innovazioni che potrebbero migliorare le nostre vite oppure no ma tanto peggio di così non potremmo stare.

Quelle che vado a presentare sono altre cazzate idee che sono uscite fuori non si sa come e non sappiamo come far rientrare.

I libri da reggere
Stanchi di essere considerati atleti tutto muscoli e niente cervello? Stufi di essere additati come secchioni col fisico da lanciatori di coriandoli? Questi libri sono la soluzione per entrambi! Grazie alle pratiche (?) copertine in ghisa dal peso variabile dai 10 kg in su, finalmente potrete acculturarvi mentre fate esercizio fisico, oppure leggere l’ultimo volume di George R. R. Martin mettendo su un po’ di bicipiti! E per i body builder, la collana Grandi Classici: i Fratelli Karamazov, il Signore degli Anelli, Arcipelago Gulag, Alla ricerca del tempo perduto e altri grandi tomi della letteratura dall’enorme numero di pagine, tutti da reggere!

La gonna da masticare
Se esiste la biancheria intima commestibile, perché non pensare ad altri capi d’abbigliamento? Disponibile nelle colorazioni verde menta, rosa fragola, nero liquirizia, la gonna da masticare è la soluzione ideale quando si vuol avere freschezza e alito fresco sempre e dovunque! Immaginate l’emozione quando il vostro lui vi dirà “Tesoro…ti masticherei tutta!”!

L’autobusso
Servizio di trasporto urbano che vi aiuta nel caso viaggiate carichi di borse e valige e, quindi, con le mani impegnate: giunti sotto casa, l’autista si offrirà di bussare alla porta al posto vostro!…Ovviamente funziona quando c’è qualcuno in casa.

Il bar beer
Un bar specializzato in birre dove tra un boccale e l’altro è possibile anche farsi spuntare i capelli.

Loki antinfiammatorio
Dolori reumatici, articolari, cefalee? Chi meglio di una divinità norrena potrebbe risolvere i vostri problemi? E perché mai dovrebbe risolverli, direte voi? Ah non lo so, ma se non vi sta bene tenetevi il mal di testa, per Giove.

Il detersivo per i patti
Siete venuti meno alla parola data? Avete disatteso degli accordi? No problem. Con questo detersivo formula speciale, i patti da voi stipulati potranno tornare limpidi e immacolati e potrete rifarvi una reputazione. Disponibile anche profumato al limone.

Il pollo allo spiego
Se siete stanchi di spiegare ogni volta alla vostra fidanzata la regola del fuorigioco, se vi tedia il vostro amico che si addormenta durante il film e poi vi chiede delucidazioni sulla trama, questo snack al pollo arrosto fa al caso vostro: ingozzate il/la seccatore/trice fino a che non potrà più proferir verbo, perché il polletto si incaricherà per voi di trasmettergli tutti gli spiegoni possibili!

La metropuritana
Nei vagoni della metropuritana non c’è spazio per disturbatori, cafoni e maleducati e per un abbigliamento volgare: immersi nell’atmosfera da Inghilterra del ‘600 viaggerete con tutte le buone maniere, la rigidità di costumi e l’afrore di letame e ascella tipica di quei tempi andati. Si raccomanda un vestiario consono. È gradito il cilicio purché eventuali rivoli di sangue da ferite aperte siano celati alla vista altrui.

Le strisce perdonali
Soluzione pensata per gli uomini che non sanno come chiedere scusa alle proprie compagne: questi attraversamenti stradali speciali in tutto e per tutto uguali a delle normali strisce dipinte sull’asfalto, sono la più efficace invocazione di perdono esistente. Basterà aspettare che la propria amata giunga in prossimità delle strisce per attraversare la strada in un verso e nell’altro di continuo, impedendo il transito all’auto della fanciulla che, per quieto vivere, concederà il perdono purché l’idiota il ragazzo si decida a togliersi dalle palle dal pericolo. Eventuali investimenti non sono di responsabilità dell’inventore. Per un effetto più drammatico è possibile percorrerle a piedi nudi. Si possono anche organizzare attraversamenti in comitiva, ma ricordatevi che il terzo della fila è uno che è morto ed è stato sostituito da un sosia.

Alla  prossima (forse) puntata per nuove e strabilianti idee cui nessuno aveva pensato (per decenza e dignità)!