Non è che in palestra ti serva un professore di geometria per allenare il trapezio

Durante il primo periodo di lockdown – ormai mi sembra chiaro si possa parlare di primo lockdown alludendo alla presenza di un secondo – facevo molto esercizio fisico a casa. Durante un allenamento con gli obliqui mi sono beccato – forse muovendomi in fretta o a freddo – una contrattura al trapezio molto dolorosa.

Da allora ho iniziato ad avere dolori alla base del collo, che comparivano sporadicamente e se ne andavano dopo qualche giorno.

L’altro giorno sono deciso ad andare da un osteopata, dopo mesi.

È stato come quando chiami un tecnico per un problema in casa o quando porti l’auto dal meccanico e quello comincia ad alzare sempre più la posta: «No ma questo è un danno almeno di 200, 300, 400 euro, se non 5-600».

Mi ha trovato un difetto di qua, uno di là, poi un quadricipite ha un diametro inferiore all’altro, poi l’appoggio dell’alluce ha questo, d’altronde la posizione della lingua dall’altro lato, ecc.

Gli ho detto «Ok, sono da buttare, quindi?».


Se uno ti fa un quadro della situazione in cui ogni parte di te o è storta o fuoriposto o ipotonica qualche dubbio ti viene. Io poi soffro della cosiddetta sindrome dell’impostore, che si declina anche per quel che riguarda il mio corpo: praticamente sto in piedi solo perché la natura non si è accorta che sono darwinisticamente sacrificabile.


«No no, il 95% delle persone che ho visto nella mia carriera hanno problemi posturali».

E io più che pensare al fatto di rientrare in una maggioranza bulgara e sentirmi un caso molto comune, mi sono chiesto quel 5% che non ha problemi perché mai è andato da un osteopata? Non ha altro da fare?

Non è che cerchi attenzione dal succo di pomodoro perché è concentrato

Leggevo su Il Post questo articolo: Perché le videochiamate sono sfinenti. Non potevo fare a meno di andare col pensiero, quando viene citato lo “stress emotivo”, a Infinite Jest e il suo racconto del fallimento dell’esperienza del videofono:

Venne fuori che c’era qualcosa di tremendamente stressante nelle interfacce telefoniche visuali, che in quelle solo audio stressante non era stato affatto. Gli utenti videofonici sembrarono rendersi improvvisamente conto di essere caduti in un’insidiosa ma stupenda illusione riguardo alla telefonia solo vocale. Non l’avevano mai notata prima, l’illusione – è come se fosse stata così complessa sul piano emozionale da poter essere capita solo nel contesto della sua perdita. La buona vecchia conversazione telefonica tradizionale solo audio consentiva di presumere che la persona dall’altro lato stesse prestando un’attenzione completa alla telefonata, e al tempo stesso faceva sì che tu potessi distrarti quanto ti pareva. Una conversazione tradizionale solo vocale – nella parte che si appoggiava all’orecchio la cornetta aveva solo 6 piccoli fori ma la parte in cui si parlava (piuttosto significativamente, parve in seguito) ne aveva 6^2 , cioè 36 – permetteva di immergersi in una specie di fuga semiattenta, ipnotica quanto il viaggiare in autostrada; mentre si parlava si poteva guardarsi intorno, scarabocchiare, darsi una sistematina, levarsi pezzettini di pelle morta dal bordo delle unghie, comporre haiku sulla rubrica telefonica, mescolare qualcosa sui fornelli; si poteva perfino condurre una conversazione parallela interamente separata con un’altra persona nella stanza usando il linguaggio gestuale ed espressioni facciali esagerate, e tutto questo dando sempre l’impressione di essere attentissimo a ciò che diceva la voce all’altro capo del telefono. Eppure – ecco la parte retrospettivamente meravigliosa anche mentre si divideva l’attenzione fra la telefonata e ogni altro genere di piccola cosa, in qualche modo non veniva mai in mente che l’attenzione della persona con cui si era al telefono potesse essere scarsa come la nostra. Durante una telefonata tradizionale, per esempio, mentre si stava eseguendo, diciamo, un attento esame tattile del mento in cerca di brufoli non si era in alcun modo oppressi dal pensiero che l’altra persona al telefono potesse magari a sua volta dedicare una buona percentuale della sua attenzione all’esame tattile del suo mento. Era un’illusione, e l’illusione era auricolare e auricolarmente supportata: la voce all’altro capo della linea telefonica era densa, fortemente compressa e incanalata proprio nel tuo orecchio, e ti faceva pensare che l’attenzione del proprietario della voce fosse compressa e focalizzata… anche se la tua stessa attenzione non lo era, ecco il punto. Questa illusione bilaterale di attenzione unilaterale era gratificante in maniera quasi infantile, su un piano emozionale: si giungeva a credere di poter ricevere la completa attenzione di qualcuno senza doverla ricambiare.

Io a essere sincero lo stress di restare concentrato non lo avverto: mi deconcentro prima che arrivi. Una volta mi stavo pure addormentando.

Ho provato a immaginare dei rimedi per aiutare chi come si trova in difficoltà di fronte a una video-conversazione e deve mantenere l’attenzione.


AVVERTENZA: L’autore del post declina ogni responsabilità per eventuali danni derivanti da un uso poco accorto dei suggerimenti proposti.


  1. Il fachiro. Difficoltà: Doloroso. Prendere un cuscino, spingervi dei chiodi dentro e poi sedervicisi sopra. Sconsigliato per lunghe conversazioni. Dal riquadrino sullo schermo che mostra la vostra faccia monitorate il vostro stato: se state sbiancando troppo vuol dire che vi state dissanguando.
  2. Il guardone. Difficoltà: Coinvolgente. Aprite una finestra sul desktop con un video porno, così almeno restate con lo sguardo fisso sul monitor. Il problema sorge se vi fate coinvolgere troppo dalle scene.
  3. Il genio. Difficoltà: Recitazione. Muovetevi a scatti e pronunciate parole frammentate a caso, dando l’illusione che la connessione sia disturbata. I più bravi riescono anche a depixelarsi il viso. Se sarete abbastanza convincenti potrete far cadere la comunicazione con la giustificazione dei problemi di rete per prendervi 5 minuti di pausa. Alternativa: bloccarvi in una posa casuale fingendo un freeze.
  4. Il fisionomista. Difficoltà: Non ridere. Osservate bene le facce delle persone in video e cominciate a immaginarle con delle caratteristiche diverse. Mettete a uno i baffi. Un naso da troll a un altro. Le corna a un altro ancora. No, forse gliel’hanno già messe (ah ah ah…).
  5. Lo sparring partner. Difficoltà: Resistenza. Ingaggiate un pugile che vi tiri un gancio al minimo segno di cedimento o di distrazione da parte vostra.
  6. L’imitatore. Difficoltà: Costanza. La tecnica richiede allenamento. Ogni mattina contemplate una foto di Toninelli ed esercitatevi a mantenere il suo sguardo concentrato: PALAZZO CHIGI - CONSIGLIO DEI MINISTRI

Ma l’idea migliore viene sempre da Infinite Jest:

il Tableau trasmissibile (Tt) […] era in pratica la fotografia di un essere umano incredibilmente in forma e attraente e ben fatto le cui reali somiglianze con il chiamante si limitavano alla razza e al numero di arti, e il cui volto rivolgeva uno sguardo concentrato in direzione della telecamera videofonica. Sullo sfondo c’era l’arredamento sontuoso ma non ostentato del genere di stanza che rifletteva al meglio l’immagine di sé che si desiderava trasmettere, e così via.
I Tableaux erano semplicemente fotografie d’alta qualità a pronta trasmissione, ridotte a formato diorama e fissate con una staffetta di plastica alla telecamera videofonica, non molto diverse da un coprilente.

(Si può sempre prendere spunto e sostituire la propria foto con quella di un Toninelli)

Non è che il professore avvocato si occupi di corsi e ricorsi storici

Non so voi, ma la mia bacheca fb è affollata da annunci sponsorizzati di enti che propongono corsi di formazione. Sarà che, avendo io fatto l’errore di cliccare su uno di questi annunci, oramai gli algoritmi del Sig. Z. mi hanno segnalato come potenziale interessato e hanno venduto i miei dati agli inserzionisti che ora mi inondano. Ma sarà anche che il momento per chi fa formazione può essere ideale, perché molta gente ora è ferma a casa senza saper che fare. Quindi qual migliore occasione per vendere corsi a distanza?

E chi sono io per non approfittarne? Ho così deciso di presentare qui in anteprima il mio catalogo di corsi che intendo proporre al pubblico. Sono tutti fruibili in somministrazione a distanza, online. A breve saranno disponibili anche in modalità omeopatica: vi arriverà a casa una pratica bottiglietta d’acqua.

CATALOGO CORSI 2020 DIVISI PER TIPOLOGIA

ARTIGIANATO & HOBBY
– Corso di creazione tappi per tappare buchi nell’acqua
Stanchi di insuccessi e attività fallimentari, imparate l’arte di fabbricare tappi per i vostri buchi nell’acqua. In omaggio ai primi 20 iscritti un prestigioso tappo di sughero estratto da una bottiglia di Brunello del ’96.

– Corso di addestramento primati per chi ha dipendenze
L’isolamento sta mettendo a dura prova i tuoi nervi? Sei in crisi d’astinenza? Ti senti smanioso, pronto a perdere il controllo? Impara ad addestrare la scimmia che ti è salita addosso e fanne un animale da compagnia!

– Lettura dei tarocchi
Ovvero come imparare l’arte dell’interpretazione delle bucce di agrumi. Attenzione: si accettano solo arance rosse di Sicilia IGP. Frutta a carico del corsista.

CRESCITA PERSONALE
– Corso per vincere l’indecisione
Affrettatevi a iscrivervi perché probabilmente partirà la settimana prossima. O forse quella dopo. Non ho ancora deciso.

– Corso per superare l’ansia da competizione
Chi non si iscrive a questo corso è un fallito. E chi non lo supererà, sarà doppiamente fallito.

– Corso contro la dipendenza da social network
+++CONDIVIDI QUESTO CORSO PRIMA CHE LO CANCELLINO+++

– Tecniche per combattere l’eiaculazione precoce
Si comunica che il corso è stato anticipato.

PROFESSIONI
– Piastrellista esperto in pavimenti pelvici
Combinando le tecniche Kegel, lo Yoga e i fondamenti di edilizia moderni, il corsista sarà un abile professionista nel campo della ristrutturazione ginecologica.

– Manovale edile di intimo/corsetteria
Corso specialistico che rilascia la qualifica professionale per produrre balconcini.

– Segreteria telefonica
Pratiche lezioni per imparare a diventare una voce registrata e memorizzare messaggi. Disponibile anche un modulo upgrade per allenarsi nel bip con un vero maestro di musica.

SPORT & GIOCHI
– Corso di fitness intellettuale
Innovativa formula 2 in 1: paghi un corso e ricevi formazione per due! Grazie alla fornitura di due pesanti tomi da 20kg l’uno (inclusi nel prezzo del corso), avrai a disposizione dei veri e propri libri da reggere. Erudirsi e allenare la muscolatura: gli obiettivi finali del Corso di fitness intellettuale.

– Crocs Fit
Video-allenamento intensivo con gli zoccoli di plastica.

– Tecniche di lancio dei dadi (da brodo)
Volete stupire i vostri amici in cucina? Con questo mini-corso apprenderete tutti i segreti del lancio dei dadi (da brodo). Fate centro nella pentola al primo colpo con un tiro perfetto! Nel kit del corso in omaggio un dado a scelta tra carne e vegetale.

Cosa aspetti? Informati e formati!