Negli anni ho imparato un po’ a liberarmi della cosiddetta sindrome dell’impostore (il pensare che i propri successi personali siano dovuti al caso e al fatto che gli altri non si siano accorti di chi realmente siamo) e dell’effetto riflettore (il pensare che l’attenzione degli altri sia sempre focalizzata su di noi a guardare cosa facciamo); detto ciò, a tutt’oggi ci sono ancora situazioni in cui realmente mi sento un’incapace su cui sono puntati gli occhi di tutti.
Quando devo aprire le buste al supermercato.
Il problema sorge sia con quelle alla cassa sia con quelle del banco ortofrutta, che sono anche peggio. Sono praticamente di carta velina.
Le scuoto. Le strofino tra le dita. Le tiro strappandole ma senza riuscire a separare i due lati. Le pinzo tra le unghie scorticandomi i polpastrelli. Provo a sussurrar loro parole dolci.
Trascorrono secondi lunghissimi. Il tempo si dilata e rallenta e sento le persone intorno girarsi verso di me e guardarmi con un misto di sdegno e derisione. La cassiera, intanto, continua a lanciare i prodotti lungo lo scivolo d’acciaio. Più io rallento, più lei è veloce. Le cose si accumulano, ho sempre meno tempo a disposizione mentre il cliente successivo sta già posando le sue cose sul nastro.
Amo le cassiere che, quando chiedi una busta, con gesto fluido e delicato la prendono di lato, la aprono con un gioco di prestigio e te la lanciano già pronta all’uso. Nella mia testa sento la musica della Sinfonia n. 6 di Beethoven mentre compiono quel gesto.
Ovviamente è molto più pratico portarsi dietro una sporta riutilizzabile, come faccio di solito. Resta però il problema delle buste dell’ortofrutta quando vanno messe dentro e pesate frutta e verdura.
Alcune idee per provare ad aprire le buste, un po’ macchinose all’interno di un supermercato ma efficaci:
- Metterle a soffriggerle in un tegame con l’aglio come con le vongole e aspettare che si aprano
- Salire su un motorino e sgommare a tutta velocità per farle aprire col vento (ovviamente vanno rivolte nel verso giusto!)
- Provare ad aprirle con Winrar
- Spalmarle di lubrificante
- Chiedere ad Aranzulla
- Chiedere a una manifestazione per alcuni di matrice ignota di passaggio di irrompere a sfondare le buste
E quando la cassiera ha finito di passare i tuoi prodotti e aspetta a passare quelli del cliente successivo a causa della tua lentezza? L’imbarazzo assoluto
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Lei aspetta con aria seccata che ti fa provar ancor più vergogna, si volta dall’altra parte come se non guardandoti tu potessi sparire, poi si gira e tu sei ancora lì e il ciclo imbarazzo-seccatura si rialimenta
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Precisamente. Poi finisco di imbustare e me ne vado coperto di infamia
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Consiglio pratico micione…
Prova,prendendo la busta da uno dei manici tra pollice e medio e strofinando un paio di secondi dovrebbe staccarsi velocemente togliendoti dall’imbarazzo.
Fammi sapere se funziona.
😁
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Proverò…tanto le ho provate tutte 🤣
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🤣🤣🤣🤣🤣
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Per le buste dell’ortofrutta effettivamente il problema c’è: teoricamente inumidendo le dita con cui le apri dovrebbe essere facile. Il problema pratico è sputarsi sulle dita davanti alla signora anziana che stava capando le arance. Per quelle alla cassa, una cassiera (avendo fatto una figura evidentemente barbina) si mosse a compassione e mi mostrò che tirando verso l’estremità esterna uno dei due manici, spunta una specie di triangolino di plastica, tramite il quale è possibile aprire rapidamente la busta. Spero possa esserti utile.
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Grazie del consiglio, proverò…a sputare sulle buste 🤣
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Io questo problema ce l’ho con le busta della mondezza, soprattutto quelle dell’indifferenziato. Per fortuna però quelle le apri a casa!
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No quelle fortunatamente no…però i sacchettini dell’umido, pure quelli di carta velina, pure creano degli imbarazzi…
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