Non è che ti serva una bottiglia per conservare il denaro liquido

I liquidi hanno la proprietà di assumere la forma del recipiente che li contiene.

Anche i gatti. Se ne avete conosciuto uno, lo avrete visto entrare in scatole, interstizi, cavità di qualsiasi formato e dimensione.

I gatti hanno capito che il senso della vita non è solido ma liquido.

La solidità è un inganno. La materia, che noi percepiamo solida, è in realtà fatta al 99% di vuoto.


Il raggio di un atomo, infatti, è 10.000 volte più grande del suo nucleo. Significa che tra il nucleo centrale e l’/gli elettrone/i che vi ruota/no intorno c’è un “enorme” (a livello subatomico) spazio vuoto.


Con queste premesse, io sono per ripensare alla nostra vita in forma più liquida.

Veniamo in parte da un liquido, che poi è un embrione immerso un altro liquido, per diventare un essere umano composto per la maggior parte da liquidi.

Dovremmo riuscire a catalizzare questa impronta liquida verso una liquidità anche caratteriale e comportamentale.

Adattarci. Senza cambiare essenza. I liquidi non mutano le loro caratteristiche. Il vino è sempre vino, a prescindere dal recipiente in cui lo versi.


Certo, il vino in un bicchiere di plastica fa un po’ senso. Mi sa di sangria a una festa di ventenni preparata col Tavernello e della frutta così matura che se la premi troppo esce del sidro.


Sovente, invece, le persone tendono a volersi cambiare o cercano di apparire diverse. Col risultato di ottenere l’infelicità propria (e anche quella altrui, direi).

Fatevi accogliere, invece, con la vostra liquidità in un vaso che vi contenga.

Basta che non sia un vaso da notte.

25 Pensieri su &Idquo;Non è che ti serva una bottiglia per conservare il denaro liquido

  1. Come ha scritto Moon, il tuo articolo è in pieno stile baumiano. Che poi è la filosofia sulla base della quale decisi di aprire il mio blog: virtuosamente liquidiamo i pensieri. 😬🤓
    E il tuo articolo è una bomba 💣😱😂
    Mi è piaciuto molto. La similitudine col gatto poi è fantastica. 😂
    Comunque è proprio così, dovremmo imparare di più a scorrere (panta rei), possibilmente liberi da contenitori che ci vogliono dare forme che non ci rispecchiano. Fluidi come fiumi, come il mare. Liberi di prendere tutte le forme che vogliamo.

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  2. Fluire, come il tempo, con il tempo. Molto bello e sì, anche secondo me in piena sintonia con Bauman. Tra l’altro sono tutti concetti molto interessanti per chi scrive, dal momento che le parole cristallizzano, e dunque chi scrive deve stare attento che non gli si cristallizzino troppo i concetti 🙂 mi viene in mente l’osservazione zen su quello che cerca di afferrare l’acqua stringendo il pugno… e anche diverse domande su quanta non fluidità sia necessaria a garantire una buona fluidità. Chiaro no? 😉

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Si accettano miagolii

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