Ho fatto un giro su per visionare un po’ di stanze a Milano. Una di quelle che ho visto ha anche vicino un grande centro fitness di una nota catena (il cui nome è in una vecchia e nota canzone di Madonna), dotato anche di piscina. Dato che mi piacerebbe proseguire l’attività natatoria anche dopo essermi trasferito, nel tempo libero tra due visite di case sono andato a darci un’occhiata.
Più che parlare con un’istruttrice mi sembrava di avere di fronte il commerciale di una società di consulenza. Mi ha mostrato il ventaglio di opzioni e possibilità e tipologie di abbonamenti che il loro mega-centro offre.
– Ma io voglio solo nuotare
– Sì certo ma poi magari ti piace anche la palestra tu con l’abbonamento puoi utilizzare tutta la struttura come e quando vuoi vedi con l’opzione abbonamento 3 mesi in realtà io posso darti un mese al 50% che dividendo il costo per 4 mesi sarebbe come se pagassi di meno di quanto…
– Sì ma penso verrò solo a fare piscina
– Non è detto tanta gente ad esempio si iscrive da noi in palestra e poi utilizza anche la vasca dato che c’è tu frequentando il centro magari vedi qualcosa che ti piace e cominci anche a fare altro…
Devo dire che offrono molta libertà di scelta. La struttura dove attualmente nuoto invece non ha scelte: un unico prezzo, pochi orari e anche fissi. E scaduti i 45′ in acqua ti spengono le luci per farti capire di sloggiare.
Ma le cose staranno veramente come sembrano?
Io credo che la libertà di scelta data dalle mille opzioni sia in realtà una non-scelta, e la non-scelta data dall’assenza di alternative sia invece una libera scelta.
Non avere alternative ti permette di fare le tue valutazioni e pensare che, se le cose non ti stanno bene, non le accetti e ti rivolgi altrove. Questa è la libertà della non-scelta.
Il grande ventaglio di possibilità che ti offre il mega-centro invece ti porta a farti attrarre dalla presunta libertà di fare quel che vuoi, incentivato dall’aver a disposizione anche possibilità che non avevi contemplato: andare a fare i pesi dopo una nuotata e poi magari un bagno turco, per dire. Cose che non avevi contemplato perché in realtà non te ne frega una beneamata dei bagni turchi, altrimenti saresti già andato a cercarteli. Ma ingolosito dall’avere tante cose perché “tanto è tutto compreso” tu stai dedicando il tuo tempo libero al mega-centro e stai in realtà facendo esattamente ciò che loro si aspettano che tu faccia e che hanno deciso che è il meglio per te. Da qui la non-scelta della libera scelta.
L’esempio sportivo rispecchia l’andamento della nostra vita attuale, apparentemente piena di opzioni e possibilità ma nel concreto sempre più paralizzata da vincoli.
Ad esempio è molto comodo avere tanti strumenti utili sul telefono. Ti rompi un po’ il cazzo quando invece per fare qualsiasi cosa orami ti serve avere l’app. Ora anche le mie banche mi obbligano ad avere l’app – che non funziona neanche bene – per utilizzare le procedure di sicurezza perché le chiavette coi codici saranno abolite da settembre.
Si può replicare che se non avevo scelta prima, non ce l’ho adesso. È cambiato solo lo strumento. Vero. Ma io mi sento sempre più connesso giocoforza alla tecnologia, incatenato, costretto, nonostante la libertà di cose che mi offre.
Una libertà che io non ho chiesto!
Visione consigliata:
Per chi non ha modo o tempo di vedere il video, qui c’è la trascrizione tradotta dell’intervento.
A proposito della libertà che sa di catena al collo: per chiedere informazioni il grande centro ti chiede il numero di telefono. Oggi mi hanno chiamato per chiedermi cosa intendessi fare, perché mercoledì scade la favolosa promozione e “sarebbe un vero peccato perdere questa libera opzione”.
Benvenuto nella città dalle mille opzioni di scelta (altrui, come diceva una vecchia battuta di Silvia Ziche, “certo che sono single per scelta! Altrui…)
"Mi piace""Mi piace"
Sto cominciando un po’ a rendermi conto della cosa. Così come più di una persona mi ha fatto notare che – a seconda delle zone in cui si abita e che si devono attraversare per andare a lavoro – i tuoi tempi in realtà sono legati a quelli della città: tra i grandi eventi che essa ospita – con le conseguenti congestioni – , ci sono giornate a quanto pare in cui è la città che decide se tu puoi muoverti e quando.
"Mi piace"Piace a 1 persona
a mio parere “ni”, credo che questo sia né più né meno quanto accade in ogni metropoli ma che tenderei a includere più nella categoria “imprevisto” che nella categoria “milanesità”. lo dico da pendolare, consapevole del fatto che ci siano giornate in cui Trenord “decide” se posso muovermi agilmente o non. ma, anche in questo caso: né più né meno rispetto a una qualunque altra gande città mediamente organizzata. sui tempi di spostamento: la bicicletta per me è salvifica. combinata ai mezzi ferroviari puoi andare dovunque in tempi relativamente rapidi. adesso va molto di moda il luogo comune del “milanese imbruttito”, che ritengo però tale: la rispondenza alla realtà c’è ma nella misura in cui viene letta – e quindi esasperata – in forma comica; è più che altro una notevole trovata di marketing (che è comunque basata su un’idea molto valida e su altrettanto bravi attori, su questo niente da dire).
"Mi piace"Piace a 1 persona
Sto ponderando l’idea di farmi una bici per andare a lavoro
"Mi piace""Mi piace"
Spero tu li abbia liberamente mandati a fanculandia! Magari incontrano il signor Roarke e Tatoo che fanno un bagno turco.
"Mi piace""Mi piace"
Confesso che la tentazione di mandarli dal bagno turco a una turca (cioè invitarli ad andare a-) è stata forte.
"Mi piace""Mi piace"
😂😂
"Mi piace"Piace a 1 persona
La libertà è quella cosa che può fare il giro e diventare tutt’altro. Quasi costrizione.
La libertà implica scelta e responsabilità.
Fai attenzione che un centro fitness come quello può rivelarsi peggio di un girone infernale: magari inizi a fare pesi, perché tanto e tutto compreso, poi scopri che puoi solo sollevare pesi da 200 Kg!!!
"Mi piace""Mi piace"
Ma vuoi mettere il fatto che è come se fosse gratis?!
"Mi piace""Mi piace"
Ma, in quanto Gatto, vuoi le crocchette gratis o le più buone che hai la possibilità di avere? 😀
"Mi piace""Mi piace"
Le buone! Anzi, di qualità!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Io avrei provato un nuovo sport: lancio del martello. In fronte all’istruttrice
"Mi piace""Mi piace"
A pensarci provavo anche un po’ pena perché se lì dentro sono delle iene che appena vedono uno entrare è come se vedessero carne fresca da sbranare è perché avranno ricevuto istruzioni e formazione da “accalappiaclienti”, magari con fantomatici bonus e incentivi legati a quanta gente uno riesce a tener legata al centro 😀
"Mi piace"Piace a 1 persona
Allora il martello andrebbe rivolto verso i capi alti, comunque a loro discolpa posso dire che molte piscine palestre e circoli vari funzionano allo stesso modo, chiedi l’accesso a una stanza e scatta l’offerta dell’area termale a tot euro in più, idromassaggio a tot euro al mese e via dicendo
"Mi piace""Mi piace"
Che poi come dicevo uno dovrebbe porsi la domanda (e porgliela poi a loro): ma se non ci sono andato sinora ci sarà un motivo?
"Mi piace"Piace a 1 persona
Non avevi trovato l’offerta giusta 😆
"Mi piace"Piace a 1 persona