Devo uscire dal parco di un condominio. Il cancello è chiuso. È sempre difficile riuscire a trovare il pulsante di apertura: c’è chi lo mette sul lato destro, chi lo mette sul cancello, chi lo mette a 50 metri di distanza.
È più facile trovare un Punto G.
Non trovando il pulsante chiedo a una signora nei paraggi:
– Scusi sa…
– No mi dispiace
(pausa)
– …dove si apre il cancello?
– Lì.
Chissà perché ancora prima di lasciarmi terminare la frase avesse il No pronto all’uso. Mi avrà preso per un postulante? Un seccatore? La signora a prescindere è una che non sa? È la madre di Jon Snow? Che cosa starà facendo Jon Snow ora?
Per quanto il non sapere sia diventato di moda, a me hanno sempre insegnato che rispondere Non lo so non è una buona cosa. Io invece l’ho sempre considerato un gesto di una grandissima umiltà oltre che grande un favore fatto all’umanità: meglio ammettere di non sapere piuttosto che gettarsi avanti senza alcuna competenza.
Ci sono due ambiti però dove a una franca ammissione di ignoranza è preferibile lanciare supercazzole: scuola e lavoro.
Ovviamente chi supercazzola lo fa con tutti i rischi del caso: ricordo una volta alle medie il Professore di Musica, a tradimento mentre stavo cercando di scavare un buco nel banco con una penna Bic, mi rivolse questa domanda:
– Allora Gintoki, cos’erano i Carmina Burana?
E io, senza mostrare alcuna esitazione
– Erano dei balordi
– Dei balordi?
– Sì. Una comunità di volgari – pfui – gaudenti, balordi.
– Bene Gintoki. D.
All’epoca si usavano ancora le lettere dell’alfabeto come voto. La D stava per Deficiente, immagino.
Non so come mi venne fuori. Forse confusi “goliardi” con “balordi” e “corpus di testi” con “teste di c…orpus”. In ogni caso, bisogna stare molto attenti a non degenerare dalla supercazzola alla supercazzata.
Al lavoro ieri invece nel corso di una riunione un tale mi stava facendo spazientire. Diciamo che io e lui ci occupiamo di due ambiti totalmente diversi ma lui si stava comportando un po’ da maestrino cercando di impartirmi – senza cognizione di causa – rudimenti sul come avrei dovuto fare il mio lavoro.
Ho iniziato, un po’ per tedio un po’ per ripicca, a supercazzolarlo: Ma guarda tu quando mi proponi un progetto devi presentarmi un business plan, una swot analysis, mi devi fare un dettaglio costi benefici individuando i partner e gli sponsor…
Lui ha ignorato le mie provocazioni chiudendo il discorso con No va be’ comunque poi non lo so.
Con il suo non lo so quest’uomo si è dimostrato molto più umile di me.
Ho mostrato il mio apprezzamento e la mia stima portandogli un caffè. Quello con la miscela low cost torcibudella che è da 4 mesi che non riusciamo a smaltire perché ci fa troppo schifo (oltre a causarci la dissenteria). Le cialde buone le teniamo invece nascoste in un armadio: anche perché siamo solo in 3 a versare i soldini nel salvadanaio per la tariffa delle cialde: l’uomo umile e tutti gli altri del suo staff ogni volta che vengono prendono il caffè ma non hanno mai versato un solo centesimo.
– Ma quand’è che vi arrivano le cialde nuove?
– Ah, non lo so.
L’uomo savio impara subito la lezione.
Genio e supercazzola, va detto, sono entità fraterne
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Supercazzola e cialda cattiva! Hai sistemato a dovere l’uomo umile 😅
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Quando ci vuole ci vuole! Ma sempre con massima umiltà.
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Con questo ti sei superato 😂 Oh, ed ecco chi faceva i misteriosi buchi nel banco! 😠
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Erano dei comodi passafili: ci hanno sempre detto che un giorno ci sarebbe stato un computer su ogni banco e quindi io facevo spazio per i fili…Oh.
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Le supercazzole a volte funzionano 😁
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E traggono d’impaccio.
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Ma quando sei spazientito hai lo sguardo con palpebre aperte a metà e la coda che picchietta ritmica sulla gamba della sedia?
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Come lo sai?! Mi hai visto? 👀
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ho una vaga idea di come funzionano i gatti 😉
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XD
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Sono un po’ innamorata di te come gatto, mia cugina ha un gatto giallo texano antipatico ma parla con voce profonda Miao come me lo diceva lui nessuno mai.
Vorrei un gattino bianco finto che mi legga quello che scrivi interpretandolo e che non si meravigli quando rido con il gargarismo.
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È l’accento texano secondo me che ti ha colpita, io non so imitarlo, non so che miagolìo ho io mi dicono sempre che non sembro appartenere a un territorio. La risata col gargarismo fa bene alla tonsille e mantiene i denti sani.
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Non mi sembra il caso di mettere la coda tra le gambe e fuggire mesto mesto, sto allenando Siri a leggerti
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E Siri che ne pensa?
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VoiceOver con voce maschile la preferirei ma bisogna avere polso per digitare ma nessuno dei due ti legge tecnologia retrograda
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Ah aspetto raccontini su Snow la signora ti ha preso per un agente segreto alle prese con indagini molto dettagliate
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Io al lavoro ammetto candidamente di non sapere. Un po’ perché comunque anche così so molto di più della maggior parte dei miei colleghi, un po’ perché essendo i miei colleghi più ignoranti di me una mia supercazzola non verrebbe smascherata ma creduta, con conseguenze potenzialmente disastrose.
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No no allora fai bene: la supercazzola deve servire a distogliere, sviare, confondere. Metterla in pratica potrebbe avere effetti indesiderati e ritorcerci contro l’autore.
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