Non è che al tipo prolisso tu possa far dono della sintesi

Per la rubrica Cose originali che accadono nella vita quando ci si circonda di persone originali, racconto di quella volta che un regalo che mi fecero deluse quelli che me lo avevano fatto.

C’è un autore di fumetti molto quotato che aveva scritto un romanzo, molto atteso e sul quale si creò molta aspettativa nell’ambiente, che non saprei definire bene quale tipo di ambiente ma in questi casi basta dire “ambiente” e hai risolto.

Degli amici, pensando di farmi cosa gradita, dopo averlo visto in vetrina in una libreria comprarono il volume per farmene dono.

Quella in vetrina credo fosse l’unica copia, oppure forse al piano di sopra ce ne erano altre, fatto sta che io la scena me la immagino così – e non credo di andare molto lontano dalla realtà visto il colpo di scena finale:

– Vogliamo quello (indicando col dito)
– Ve lo prendo subito
– È un regalo
– Ok, allora tolgo il prezzo e ve lo incarto?
– Sì, grazie.

Salto temporale di un tot di ore dopo:

– Sorpresa!
– No dai ragazzi m’avete fatto il regalo? (mannaggia la miseria vorrei sotterrarmi dalla vergogna mi sento sempre a disagio e ho paura di fare espressioni deludenti)

Scarto il regalo

– Vediamo…Oh! Ma è lui!

Mentre lo sfoglio, un amico fa:

– Non ha alcun disegno…?!

Un’altra fa:

– Non è un fumetto?!

Vediamo, cos’è che ha le dimensioni di un libro, sembra un libro ed è completamente scritto?

Un romanzo!

D’un tratto quindi realizzai che a essere delusi erano coloro che avevano fatto il regalo. Un caso più unico che raro di vita vissuta. Come diceva il mio docente di Analisi della semiotica istituzionale, il Prof. Durbans dell’Università di Scarborough (North Yorkshire), È la vita vissuta a dare il senso della vita, vissuta.


Si dilettava in aforismi. E qualcuno dei suoi l’ho anche usato in questo blog.


La storia di come da Scarborough si sia umilmente prestato a insegnare in Italia dopo una messa al bando permanente dagli ambienti accademici britannici è molto interessante ma non nel contesto di questo post.


E in secondo tempo provai un incredibile senso di sollievo: sono sempre terrorizzato dal ricevere regali perché ho paura di deludere chi me li fa; anche se il regalo è la cosa più bella che possano farmi, temo che le mie espressioni non siano in grado di soddisfare abbastanza i presenti e non compensino il pensiero che hanno avuto per me.

Cosicché da alcuni anni metto in scena questa rappresentazione

Ma in quel frangente erano tutti così delusi da non essere interessati alla mia interpretazione. Che delusione!


Qualcuno si può chiedere come sia possibile, seppur è vero che non era stato sfogliato, pensare che un libro sia una graphic novel; la risposta è che non lo so. Va detto che essendo il nostro autore noto soprattutto come fumettista, una sua opera in circolazione può facilmente essere indicata come fumetto, per chi non la conosce. Esteticamente ci sono poi graphic novel che possono sembrare libri, anche se ora così su due piedi non me ne vengono esempi.


 

27 Pensieri su &Idquo;Non è che al tipo prolisso tu possa far dono della sintesi

  1. C’è veramente tanto in questo articolo. Io ho capito di cosa parli ed ho capito tante altre cose ma non le dirò qui perché non mi sembra il caso.
    Certo me lo potevi dire che hai seguito i corsi di semiotica del Durbans!

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  2. Sei evidentemente uno di quei rari talentuosi che riesce a dosare il patos senza farsi sgamare. Io ho dovuto collaudare un altro metodo dopo che ad un compleanno mi regalarono una tazza con disegnato sopra un fenicottero stilizzato che sembrava il frutto di un artista con il parkinson. Per fortuna il mio compleanno viene d’estate: ho ringraziato molto rapidamente e sono fuggita via con la scusa che la torta si stava vistosamente decomponendo (ho notato che il ricorso al macabro non genera mai tentativi altrui di impedirti di fare quello che ti prefiggi). Da quel momento, commissiono solo torte gelato. Per natale non so ancora come fare, però.

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  3. Conosco il prof. Durbans, mi ricordo il suo omonimo sorriso. Mi chiedo, ma l’Università di Scarborough non mi è sembrata molto Fair nel trattarlo così. Io mi ribellerei.

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  4. Punto uno: vorrei tanto vedere la TUA interpretazione, altro che oscar o goldenglob, leone di plastica, palma di stagno…
    Punto tre: ma il libro ? non puoi far tutta ‘sta cosa e poi non dire il titolo! uff

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Si accettano miagolii

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