Ho incontrato oggi un conoscente, vecchio compagno del liceo:
– Allora Gintoki, cosa racconti? Niente fiori d’arancio ancora per te?
– Ma quali fiori d’arancio, un altro po’ mi serviranno i crisantemi.
Dopo questo scambio di battute di esordio abbiamo conversato un po’.
Tale conoscente è un tipo che all’apparenza sembra un gentiluomo, bisogna dire a buon diritto in effetti in quanto dotato di un certo garbo, buoni modi – con i quali ammansiva le professoresse per giustificarsi di non aver studiato – e una discreta capacità di ragionamento anche arguto. Però in sé serba un che di tamarro che se opportunamente stimolato può venir fuori.
Quando si dice tamarro in genere si pensa a un’individuo rozzo, volgare, sgradevole e primitivo.
Credo questo sia l’esempio estremo, come se poi l’individuo comune fosse invece immune dalla tamarraggine, cosa che, invero, è presente in ognuno di noi e si esplicita in forme diverse.
C’era un tale che stava con una ragazza la quale, invece di sussurrargli all’orecchio parole dolci, lo deliziava talvolta con un rutto dritto verso il timpano.
Al mio tale non dispiaceva e non perché fosse un feticista dell’eruttazione né perché si compiacesse dei processi digestivi della sua bella. Era più che altro perché il gesto, per quanto si possa definir tamarro, aveva un che di personale e leggero. Il mio tale ritiene che nella seriosità a volte opprimente della vita i momenti di leggerezza in una coppia siano come nicchie di comfort in cui rifugiarsi. Il rutto della ragazza era come lo slacciarsi la cravatta a fine giornata, per quanto il mio tale non sappia farsi il nodo e l’unica volta che provò con un tutorial ne uscì un perfetto cappio da forca.
Da qualche tempo a questa parte mi son dato come progetto – perché mi capita sempre più spesso di non aver niente cui pensare – quello di creare una sorta di contatore Geiger di tamarraggine e, per farlo, come parametri di riferimento dei valori vorrei utilizzare un film degli anni ’90. Accanto a degli elementi chiave di questa pellicola ho inserito il corrispettivo valore in termini di tamarraggine per aiutare a costruire la scala di rilevamento.
Il film è Double Team – Gioco di squadra (1997). Attenzione, da qui in poi ci saranno spoiler sul finale di questo capolavoro.
Nel film il protagonista è Jean-Claude Van Damme (tamarraggine medio-alta), l’antagonista è Mickey Rourke (tamarraggine media), con la partecipazione di Dennis Rodman (tamarraggine alta) che cambia colore di capelli a ogni inquadratura.
Sorvoliamo sullo svolgimento del film (trascurabile) citando alcuni elementi a caso: JCD che si allena con l’architrave di una porta (tamarraggine debole), valigie-mitra (tamarraggine medio-bassa) e camion che sfondano edifici (tamarraggine media). Concentriamoci sui momenti clou della seconda parte, che si svolgono a Roma. Roma vista dai film americani e nello specifico in questo film: tamarraggine bassa. Ovviamente non può mancare una vecchia 500, che sarà anche l’auto di Rodman (tamarraggine medio-bassa).
Lo scontro risolutivo del film avviene nel Colosseo (tamarraggine media), tra JCD e MR e con la partecipazione speciale di mine a caso e una tigre (tamarraggine medio-alta).
Il film si conclude con una grande esplosione: succede, quando usi delle mine a caso. JCV e il Rodman che gli fa da aiutante, fuggendo nei cunicoli dell’arena, trovano provvidenziale riparo dall’ondata di fiamme dietro un distributore di Coca-Cola che passava di lì per caso, evidentemente (tamarraggine alta). I nostri eroi riescono poi a scappar via e il film si conclude con Rodman che osserva il Colosseo in fiamme (tamarraggine estrema).
Tabella riepilogativa:
Qualcuno potrebbe dire: ma di che utilità mi è questa tabella se non ha riferimenti reali? Mica tutti i giorni si incontrano dei Mickey Rourke che ti sfidano a duello? Certo che no, ma il tutto va preso come riferimento astratto. Ad esempio un tizio con una Golf con i led blu sotto, cose a caso appese allo specchietto e l’ultimo mix di Provenzano DJ a palla nello stereo è quantomeno a livello di una tigre nel Colosseo minato.
Provate a fare questo esercizio: trovatevi degli abbinamenti reali con la mia scala.
Adesso mi impegno a pensare…. almeno una doppia coppia dovrei trovarla!
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Dai dai dai!
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Mumble mumble…..
Per me la tamarraggine peggiore in una donna sono il fondotinta color mummia di Ramsete e lo stacco di collo bianco (medio-alta), le unghie trapuntate con i brillantini (alta), la matita scura con il rossetto chiaro che fa tanto tronista (altissima!)
Per l’uomo il pantalone alla caviglia con il risvoltino (arghhh!), la camicia a maniche corte sbottonata con vello di muflone a vista (aiuto!) e infine un evergreen, il catenone d’oro con medaglietta della comunione.
Mi sembra di avere buone carte in mano.
Vedo!
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Lascio la mano.
Comunque volevo dirti che io ho camicie a maniche corte. Ma le porto abbottonate!
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Ottima scelta! Le tue leggendarie camicie sono fuori concorso sempre e a prescindere
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Ah mi ero dimenticato di commentare sul fondotinta: bellissimo l’effetto tipo maschera di terracotta sul viso!
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Lo spessore è quello in effetti! Chissà se alla sera appoggiano il calco sul comodino 🤔
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Ma chissà poi sotto quale volto c’è! Secondo te la maschera è fedele all’originale o siamo in presenza di un’altra identità?
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Secondo te qualcuno può essere davvero così pazzo o sicuro di sé da portare una maschera uguale all’originale?
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Hai ragione. Mi ricorda quando in Infinite Jest parlava delle videochiamate: la gente, restìa a farsi vedere in casa male in arnese, aveva preso a utilizzare delle maschere ad alta definizione da utilizzare davanti la videocamera. Col tempo queste maschere venivano migliorate sempre più sino a diventare meglio degli originali. Ecco, il principio penso sia quello!
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Esattamente! Ho appena acquistato un libro che credo sia attinente a questo argomento.
Se ti fa piacere ti saprò dire le mie riflessioni 😉
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Ma certo! Attendo, allora 😀
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beh…gli equilibri di coppia sono inviolabili 😉 quali che essi siano.
la tamarragine per qualcuno è uno status symbol irrinunciabile, quando è naturale è pure comica
Marta
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Se naturale certo, fa sorridere, quando diventa una sorta di culto da ostentare con orgoglio trascende secondo me nel degrado totale.
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Un lavoro imponente il tuo, mastodontico!
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La mia grande umiltà mi impone di fare questo grande lavoro, solo io mi sento umilmente in grado.
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Nessuno al posto tuo saprebbe essere cosí efficiente ed umile al tempo stesso.
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Spero di fare un lavoro molto deludente.
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Io non ho piú speranze.
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Incredibile. Ti sei emendato.
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Baberk!
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EMPFTH.
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Del resto, a me, di sapere o non sapere non importa.
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Mi piace che la tamarraggine estrema sia indicata con il colore rosso, quello del pericolo del “aiuto! aiuto!!!”.
Per quanto riguarda la prima parte mi hai fatto tornare in mente il film Will Hunting, quando il prof – Robin W. parla della moglie…
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Ah che “sollevava” le lenzuola 😀
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Sìììììì! 😀
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La tamarraggine estrema è infatti pericolosa, se la avvisti fuggi!
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Mmh… ricordo di aver pensato di un tipo “ma quanto *@##0 è tamarro?
Allora
– pezzo di marcantonio con abbronzatura innaturale persino in Sardegna, a inizio primavera (medio-alta)
– canotta bianca, pulita e integra (media)
– piedi alle dieci e dieci, braccia orientate per mostrare il dorso delle mani a causa dei supermuscoli (effetto finale: gorilla da palestra che imita Tony Manero. Alta)
– occhiali da vista con lenti trasparenti (pressoché nulla, ma dovrei ricontrollare la tabella)
Non posso fare la media matematica, perché la camminata da gorilla coi piedi di papera stara tutto tamarrometro, per me. Direi che potrebbe migliorare col tatuaggio di un troione sul braccio (alta) gioielli/orologio pseudo-aurei (alta) o una spada infuocata che spara fulmini (estrema).
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Me l’aveva buttato in spam, perdonami.
Ottimo lavoro, mi permetto solo di fare una valutazione e che secondo me anche la canotta bianca sia medio-alta; l’ha chiaramente messa per far risaltare l’innaturale abbronzatura. La camminata da gorilla fa sballare tutto.
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Non è colpa tua, in questi giorni ho avuto problemi con WordPress… spero che non vada in moderazione pure questo 😛
A ogni modo, interessante perizia 😉
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hhahahahha ma stamm chin e tamarriiiiiii!!!!
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Abbiamo un buon campionario, nevvero? Possiamo competere per il Tamarro’s Award
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Assolutamente! !!! Ne abbiamo sicuro due per ogni categoria !!😱
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