Sono tornato dal Festival a Utrecht con alcune indicazioni e riflessioni e un alito importante.
Confermo innanzitutto che nei Paesi Bassi siano dediti ad attività alquanto libere, al limite talvolta della licenziosità.
Una statua dedicata a Satana in centro a Utrecht ne è la prova.
Come forse inoltre è noto, da quelle parti praticano il gender, come ben dimostra questo cartello appeso all’entrata di una toilette.
Un po’ confuso sono entrato, dovendo rispondere a un impellente richiamo fisiologico.
Avevo delle vaghe idee sul funzionamento del gender, apprese in Italia assistendo a un comizio pubblico – o forse ero tra una folla scostumata al banco ortofrutta del mercato, non ricordo bene -, e cioè che ci si sveglia la mattina e si cambia sesso o addirittura si debba dimenticare di avere un sesso e comportarsi come fossimo tutti uguali (di sesso).
Potete quindi immaginare la mia difficoltà: ho creduto di dover lasciare il mio sesso all’entrata del bagno per essere gender neutral ma non avevo idea di dove poggiarlo. Ho chiesto a una ragazza dello staff del festival se potesse tenermelo per un po’ – in cambio potevo offrirmi di tenere il suo sesso se avesse avuto bisogno – ma un po’ spiazzata ha convocato un energumeno. Pensavo fosse l’addetto guardarobiere dei sessi e notando i suoi muscoli ho detto No guardi il mio non è così pesante da portare, sono onorato mi sovrastimiate ma sono molto umile e modesto. Mi ha spintonato.
Comunque alla fine sono entrato in bagno col mio sesso e forse ho fatto brutta figura col gender.
Sessi a parte, altra peculiarità di quelle zone è che è tutto composto con la cipolla. Gli unici cibi che non contengono cipolla sono quelli cui la cipolla è stata tolta prima di essere serviti, in modo da lasciarne solo l’aroma.
Anche le persone sono fatte di cipolla, visto gli effluvi che fuoriescono quando aprono bocca.
È per questo che quando ho provato a capire come si chiamassero gli abitanti di Utrecht – vero scopo del mio viaggio – mi è stato detto che le persone lì non si chiamano. Si cercano a fiuto.
Il clima presenta due modalità: pioggia e non pioggia, che si alternano più volte nel corso di un minuto. Tale rapida alternanza agevola la vita in quanto i passaggi da uno stato climatico all’altro sono così impercettibili che alla gente non gliene frega niente di che tempo ci sia fuori e continua a vivere come se niente fosse. In questo modo liberi da pensieri possono dedicarsi ad altre attività, come l’andare in bici sfrecciando da un capo all’altro della città accelerando quando davanti a loro appare un passante.
Capitano comunque a volte quelle che loro definiscono “belle giornate” e che noi definiamo “che tempo di merda ora mi giro dall’altro lato del letto”.
Questa foto l’ho scattata ad esempio in una tipica bella giornata. Poi lì sono morto per aver fumato troppa cipolla in un Onion Shop e il mio viaggio è terminato.
Un gatto del II sec. a.C a caso