Conoscevo questa donna che, in situazioni di reciproche nudità orizzontali, le mutande dopo essersele sfilate le teneva strette nella mano. A volte le avvicinava al petto e le teneva lì.
Io pensavo fosse una qualche forma di feticismo. Non dicevo niente: in fondo ognuno ha le proprie piccole preferenze. Ad esempio a me piacciono tutte le luci accese come se fosse un set cinematografico.
Altre volte pensavo che il suo fosse invece un qualche atto new age, una forma di recupero energetico attraverso il contatto con la soggettivizzazione del capo intimo…insomma, un giorno ero curioso e glielo chiesi:
– Ma scusa, perché tieni le mutande in mano?
– E dove devo metterle? Non c’è spazio sul divano e non le butto mica per terra, che poi le devo rimettere e mi fa schifo.
Non c’è niente da fare: come dice il proverbio, la risposta più semplice è sempre quella più semplice.
Viviamo in una società che a mio modo di vedere sta perdendo di vista la semplicità.
Ricordo la mia ex coinquilina di Budapest, non la cinese ma la studentessa dell’Ecuador, che mi diede da riflettere su ciò.
Lei ha 10 anni meno di me ma ha già visto mezzo mondo, dato che la madre lavora all’ambasciata. Dopo aver tanto viaggiato – mi diceva – ancora si stupiva del modo di vivere occidentale.
Non capiva perché noi buttiamo via tutto. Facendoci caso, è vero: ormai non ripariamo più quasi nulla, quando qualcosa si rompe lo sostituiamo perché è più conveniente.
“Obsolescenza programmata” e si dice tutto.
L’altra cosa che secondo lei non aveva senso è che per acquistare 3 cose bisogna andare in 3 negozi diversi perché il commercio al dettaglio è iperspecializzato.
In Ecuador, mi diceva, in ogni via, isolato o quartiere c’è un negozio, chiamiamolo un emporio, che vende un po’ di tutto e ripara un po’ di tutto.
Volendo anche io conosco qui gente che con un cacciavite in mano fa miracoli.
Secondo lei così è molto più semplice.
Il mio primo pensiero – anche un po’ supponente devo ammettere – è stato che, in contesti di benessere economico poco diffuso, l’attività da lei descritta sia quella più immediata e congeniale per quel tipo di contesto. È difficile che un Apple Store apra nella periferia di Ibarra. È più facile che qualcuno lì per arrotondare si metta anche a riparar telefoni anche perché forse non possono permettersi di cambiarne uno a ogni minchiata idea di Tim Cook.
Ma io alla fine che diavolo ne so? Non ci sono stato lì e, in fondo, basta che funzioni come diceva il film.
Siamo sicuri che da noi il “sistema” funzioni sempre? Che renda davvero sempre e comunque le cose più semplici?
Se è così, perché allora non esiste un reggimutande da divano?
Ora, so di essere ripetitivo, ma un vero artista non porta le mutande. E a che serve l’arte? A niente, ma dovrebbe ispirare. Cavolo, ho già perso il filo, scusate.
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Tu hai ragione, ma tieni presente che non tutti sono artisti. Io mi faccio già trovare senza mutande ma una fanciulla non artistica potrebbe non essere avvezza alla pratica. Dici è compito dell’artista (tra l’altro non so se posso ascrivermi alla corrente) ispirare ciò nella prossima?
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Guarda, come artista sono assolutamente inaffidabile. Non mi prendo alcuna responsabilità sul commento precedente.
Proprio perché evito l’argomento mutande, volevo solo aggiungere che portarle non è solo segno di ostilità verso l’arte, è anche una perdita di tempo (mettere, togliere, lavare = angoscia) e una fonte di terribili preoccupazioni. Come non sapere dove appoggiare le mutande mentre ci si relaziona nell’intimo (nel senso di copulare, che è un modo per non dire scopare).
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L’artista inaffidabile è quello più artistico di tutti. Immagini una performance, tu inviti l’artista e quello evita di presentarsi. Che performance!
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Oltretutto un vero artista lo si nota di più se non c’è!
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Le luci accese tipo set fotografico per me è un incubo! Non è meglio la penombra? 😅
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Beh sì anche quella dai!…ma diciamo a volte magari ci son le luci accese e capita che non è che stai lì poi a spegnere
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Ahahhah io sì, altrimenti proprio mi mette ansia 😂 finché è la luce del sole mi può star bene ma luci elettriche NOPE! Sono più strana della ragazza che si tiene le mutande in mano credo 🤔
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E se fosse una di quelle luci elettriche effetto luce solare?!
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Ummh…..dovrei provare 🤔
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Dio santo😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂però una domanda… Come fa un paio di mutande a non trovare spazio su un divano???? 😂😂😂😂
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È stretto, a meno di non buttare giù i cuscini dello schienale, quindi o te le butti sotto o boh…oh alla fine per me non ci stanno problemi, io le butto pure dalla finestra se mi dan fastidio!
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In testa? Tipo cuffietta??
Dici che ammoscia?
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Oddio XD…sai, dalle mie parti, “avere la mutanda in testa” riferito però a un maschio vuol dire essere sotto l’influsso del fascino di una donna. Zerbinato, insomma.
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Interessante! MutaNdis mutaNDibus
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Uahahah
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Hanno inventato il reggiborsetta da tavolo, in compenso, e non so dirti cosa sia peggio in termini evolutivi.
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Però è pratico, dai. In questi casi mi chiedo sempre se l’inventore ne abbia tratto frutti.
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Non so. Per me è un po’ come i cappottini per i cani o il selfie stick, cioè quegli oggetti per cui mi chiedo se siano un segno dell’evoluzione oppure del declino dell’homo sapiens.
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Cappottini per cani? Ferma, che esiste di peggio: passeggini per cani.
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Li ho visti. Ho pianto
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Perché la lobbies dell’intimo non vuole.
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Mi fanno una rabbia ma una rabbia!
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Empfth!
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Potrebbe portarsene un paio nella borsetta e cambiarle successivamente. In fondo basta metterle in una bustina oppure in un cantuccio sul divano ed il gioco è fatto!
Cose semplici? Beh, a me non arriva la posta da più di un mese. Sono andata a recuperarla al centro smistamento e mi hanno rimandata indietro perché la pratica burocratica è un po’ complessa. Ti sembra poco?
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Sai che “la pratica burocratica è un po’ complessa” è un modo per dire “ci rompiamo le palle”? A me dissero così quando volevo chiudere un bancoposta, allora mandai una lettera di protesta all’ufficio reclami e il giorno dopo mi chiamò il direttore dell’ufficio postale mio di riferimento per concordare la chiusura.
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Beh, in compenso il direttore ti ha dato una mano! Il magnifico direttore!
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Mi sono anche sentito in colpa perché magari ciò voleva dire che aveva avuto un richiamo dall’alto. D’altro canto, se allo sportello mi sento dire “non si può fare” perché così gli hai detto di dire per evitare gravame burocratico aggiuntivo, beh…te lo meriti!
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Io chiedo, ma dirle di venire direttamente senza mutande?
Risparmiava l’imbarazzo di perderle, sporcarle sul pavimento, tenersele in mano etc etc.
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Eh va be’ sai com’è queste convenzioni sociali poi la lobby delle mutande si lamenta dicendo che si discrimina…
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Prima o poi McGyver tornerà e ci farà un culo quadro!
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Che qualcuno ci salvi! Anzi, che qualcuno ci saldi come faceva McGyver con un accendino!
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e nascondiamo gli stuzzicadenti, presto!
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Subito! puff!
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Potevi usare il reggi telecomando da divano..😆
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ne scopro ora l’esistenza…
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Maddddddaiiii?!?!?
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Lo giuro. Si vede che non sono pratico di IKEA & similari per idee-casa (lo vedo un oggetto IKEA)
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lo è!
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