Non è che Dante a una donna middle class avrebbe detto “Tanto gentry e tanto onesta pare”

L’altro giorno Kit Harington, che di mestiere interpreta L’uomo che non sa niente, era a Napoli per girare uno spot per una nota coppia di stilisti dallo stile coppole e machismo.

Credo che anziane & babà non facessero parte della coreografia dello spot.

Confesso che a volte mal tollero l’esagerato macchiettismo di noi napoletani nel modo di vivere la città e la sua cultura. Qualsiasi cosa qui è “come da nessun’altra parte”, perché tutto è

– bello
– caloroso
– festoso
– gioioso
(continua ad libitum)

Neanche vivessimo in un sambodromo perenne, cosa che non è affatto vera.

D’altro canto guardando immagini come quella testé postata ci si rende conto che certe cose realmente siano possibili soltanto qui.

Io me lo immagino KH se fosse andato invece a Milano.
Ce lo vedo nell’aperibar aperto a orari casuali – solo su invito nel gruppo segreto su facebook – a mangiare sushi finger style, con gli XX in sottofondo e il dj resident (ma con domicilium sul divano di un suo amico) che muove una levetta che aziona una poetessa iconoclasta che fa performance artistiche facendosi il segno della croce con la mano storta, mentre su un divano un tizio che vive di caffeina e onanismo lavora al nuovo logo di una ditta di spurghi&clisteri sul suo MacBook, cosa che potrebbe anche fare a casa propria ma lì non si farebbe notare. Il tutto al modico prezzo di 20 euro (solo l’entrata per dare una sbirciata all’interno per vedere com’è la tizia abbordata su Tinder che ama i gatti asiatici, le fotografie scolorite e il sesso con la frutta ma solo con la buccia perché fa bene) + consumazione (di un atto sessuale nei bagni perché oggi con l’indietronica si rimorchia).

Una coppia con stile che condivide ansia tramite cloud

La gentryfication non è comunque un fenomeno di cui Napoli è esente.

Ho visto apparire anche qui bar che servono frullati e centrifughe vegane/km0/bio/no additivi, su sgabelli di pallet che d’estate con le gambe scoperte ti lasciano schegge di legno nella pelle. Ma puoi star tranquillo perché è legno bio friendly.

Dovrebbero spiegarmi cosa sia un frullato vegano: non ho mai visto servire frullati di carne. Magari esistono. Madre mi propinava dei beveroni strani quand’ero piccolo, perché ero un bambino piuttosto gracilino: quando disegnavo uno stickman lo scambiavano per un autoritratto fedele.


Lo so che “vegano” in senso esteso riguarda tutto ciò che è compatibile con questa visione, un frutto vegano è un prodotto coltivato senza arrecar danno all’ambiente e ad altri esseri viventi, quindi per transizione un frullato vegano non ha arrecato danno a nessuno, a parte il tuo portafogli.


 

30 Pensieri su &Idquo;Non è che Dante a una donna middle class avrebbe detto “Tanto gentry e tanto onesta pare”

  1. No,no,fidati era proprio anziane & babbà che volevano…A Bari m’han fatto cercare anziane & orecchiette… Solo che a Napoli c’è andato Kit,a Bari son venute 4 squinzie “figlie di”… Dalla serie mai ‘na gioia alla vita!
    Ps. La mia canzone preferita degli xx!!! ❤

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  2. nel frullato ci deve essere il latte, quello vegano non ha il latte e se mi dici “c’è il latte di soia” di parte un ceffone che mannaggialamiserialasoianonsimungequindinonèlatte… finiamola di dare nomi uguali alle cose diverse! perdio!

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  3. La descrizione del milanese mi ha steso. eheh. La fighetteria che ne esce è quasi palpabile.
    Se non fosse un film tragico (nel senso che è proprio tragico mettersi a vederlo), la tua descrizione sarebbe perfetta per il film “Giovani si diventa” – con Ben Stiller.
    Il sesso con la frutta, ma con la buccia, è un top dell’hipsterismo. E dell’isterismo.

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  4. Può darsi che il frullato vegano sia stato coltivato senza concimi provenienti dagli animali, tipo sterco ed urina. Magari il compost deriva da altra frutta marcia, ed allora si che è vegano!

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  5. Ma se guardi bene la foto, l’anziana che imbabisce Kit (nel senso che gli propina un babà), con l’altra mano gli sta palpando le chiappe. E sì, sono terribilmente, disgustosamente invidiosa di quell’anziana! Sgrunt. Ecco.

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    • “imbabisce” andrebbe proposto alla Crusca: chissà se dopo petaloso potrebbero ammettere l’utilizzo di questo neologismo!

      Hai capito la vecchietta, e poi può sempre spacciare il gesto come un affettuoso contatto, uno mica va a pensare che a quell’età la signora sia morbosamente attratta dal giovane corvo!

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