Il Vocaboletano – #3 – Intalliarsi

Terzo appuntamento del corso di napoletano facile tenuto da me e crisalide. Da oggi sarà presente anche in edicola: e se il vostro edicolante non ce l’ha, rimproveratelo in modo aspro denunciando un complotto dei poteri forti.


La parola di oggi è: intalliarsi. Detto anche intallearsi o ‘ntalliare, non ha niente a che fare con la tecnica artistica dell’intaglio. Con questo termine si indica invece l’indugiare, il perder tempo, il ciondolare in modo pretestuoso senza far ciò che si deve.

Non si tratta di un mero ozio né è equiparabile con l’abbandonarsi su un divano a poltrire. Questo ultimo, infatti, è un semplice atto passivo.

Intalliarsi richiede invece un’azione concreta e attiva da parte dell’individuo, tal dal distoglierlo dalle attività da compiere.

Immaginate di avere un appuntamento a un orario preciso. Voi arrivate di corsa in anticipo, mentre c’è sempre quello che si presenta con comodo, perché ci mette un’ora per essere pronto:

  • mette i vestiti sul letto
  • accende la radio
  • si fa la doccia
  • dopo la doccia resta a guardarsi allo specchio grattandosi come una scimmia
  • va in cucina a farsi uno spuntino
  • torna in bagno: se è maschio decide di cagare, se è femmina si mette con la pinzetta a togliersi dei peletti invisibili e isolati sparsi sul corpo che nota soltanto lei
  • mette i pantaloni
  • cambia musica
  • cambia pantaloni
  • si mette a ballare
  • torna in bagno per cagare di nuovo o per strappare altri peli
  • termina di vestirsi
  • prima di uscire telefona a qualcuno e resta mezz’ora al telefono

Questa è una tipica sequenza di intalliamiento. E se vi capita spesso di fare cose del genere, siete degli intalliatori. Compiacetevene, perché in fondo è una vera filosofia di vita.

I gatti sono capaci di intalliarsi per ore

I gatti sono capaci di intalliarsi per ore

Intalliarsi è un atto di ribellione verso l’ordine costituito: spesso eludere un’attività può comportare un dispendio di tempo ed energie superiore a quello richiesto dal compito da svolgere. Ma a chi si intallea non importa, fondamentale è scansare momentaneamente qualcosa perché “Lo faccio quando decido io, non quando mi viene imposto”.

Intalliarsi non ha solo l’accezione negativa di scansare le fatiche.
Vuol dire anche prendere la vita in modo rilassato. Probabilmente è una cosa tipicamente meridionale, anzi, mediterranea: significa non vivere lo stress delle scadenze e non considerare il tempo solo ed esclusivamente come denaro.

A me non è mai capitato di intalliarmi quando ho un appuntamento, anzi, ho la malattia dell’anticipo. Purtroppo.


“La vita di un puntuale è un inferno di solitudini immeritate” (Stefano Benni).


In compenso, mi intalleo quando ho delle scadenze per le cose da fare. Mi riduco sempre all’ultimo, perché nel mentre intraprendo altre attività e non sento alcuna pressione per il tempo che scorre.

Avere a che fare con chi si intallea può avere risvolti positivi: penso alla scena classica di una ragazza che giocherella con le chiavi prima di scendere dall’auto. Si sta intalliando perché magari ha piacere a restare con voi. Buon segno!

Se invece ha le chiavi in mano prima di salire sull’auto e si getta dal finestrino a motore ancora acceso…beh, di sicuro non si intallea e dovreste chiedervi il perché.

Etimologia
Le origini sono sconosciute. Qualcuno lo fa risalire al greco antico, al verbo θάλλω (tallo), ipotesi non assurda in quanto nel dialetto non è raro trovare influenze del greco. θάλλω vuol dire fiorire, il che farebbe riferimento in modo figurato all’atto di chi si si pianta in un posto e non si smuove, anzi, mette radici e frutti.

Un salto logico forse azzardato.

Una seconda ipotesi vorrebbe che fosse un composto latino in+talos (talloni): star sui talloni, nel senso di esser statici. Oppure, potrebbe indicare l’atteggiamento di chi ciondola e gioca stando in equilibrio sui talloni e poi sulle punte e poi di nuovo sui talloni. Interpretazione più compatibile con un comportamento attivo e perditempo.

Qualunque sia l’origine, mi sto intalleando invece di congedarmi da questo post.

46 Pensieri su &Idquo;Il Vocaboletano – #3 – Intalliarsi

  1. adoro questo appuntamento! sto imparando un sacco di cosine! All’inizio pensavo indicasse l’atteggiamento di chi gira per casa come…. una mosca sul pattume invece no! è diverso! mi piace… segnata! Grazie

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    • No no non gira per casa a vuoto, o meglio, magari lo fa ma trova delle cose da fare, sposta un soprammobile, rabbocca l’acqua nei sottovasi, il tutto mentre dovrebbe in realtà far qualcosa di serio. Tipo devi uscire di corsa e proprio in quel momento la persona che è con te si mette a raddrizzare i quadri!

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    • Mmh no la sfumatura è diversa…la melina è un ostruzionismo, cioè io passo la palla per non farla prendere all’avversario e, intanto, far passare il tempo. Quando ti intallei in genere non fai ostruzionismo verso qualcuno, per lo meno non in maniera diretta. Molto spesso, anzi, è solo con te stesso che hai a che fare. Ad esempio devi inviare una mail di lavoro, già che è aperto il browser controlli una notifica su facebook, poi leggi un articolo e uh guarda di lato c’è una pubblicità di amazon con le offerte…e ti intallei!

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  2. Questo termine non l’ho mai sentito prima d’ora ma di sicuro c’è aria di gomplotto da parte del mio edicolante/intalliatore.
    Ha preso e perso tempo nel sistemare dozzine di quotidiani, almanacchi e riviste nella vetrina del suo chiosco senza curarsi di esporre immediatamente e in bella mostra “il corso di napoletano”.
    E il popolo eletto aspettava …

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      • Di carattere anch’io tenderei a rimandare tutto all’ultimo minuto, ma oltre l’ultimo minuto è troppo 🙂 il piede comincia a battere da solo e le mani a prudere… divento nervoso quasi come quando chiedo cosa c’è per cena e mi rispondono minestrina

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        • Ti capisco, almeno per quanto riguarda la puntualità, purtroppo il destino beffardo spesso ti mette di fronte il contrappasso. A quel punto non riesco manco a distrarmi impiegando il tempo per fare altro, perché tutte le mie energie mentali e fisiche sono rivolte al disappunto e al conto dei secondi di attesa inutile.

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            • A Budapest come tutti gli altri europei sono rigorosi sugli appuntamenti e di conseguenza non hanno flessibilità sugli imprevisti. Se salta il piano A (andare al pub) all’ultimo momento non cercano un piano B (una pizzeria) e quindi magari restano a casa in ciabatte.

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                • Eh, in questo ragioni da italiano!

                  Comunque devo dire che, dato che si parla sempre male delle nostre abitudini, noi dal punto di vista delle relazioni sociali siamo più flessibili e questo è un bene. Per dire, lo stare a tavola per noi non è legato solo al cibo ma anche a un discorso di convivialità. È normale quindi quando si esce trattenersi a lungo a tavola anche dopo aver finito, tanto che alcuni locali ti devono cacciare per farti andare via.
                  Altrove non è così, se lo scopo della tavola è il cibo, finito quello non ha più senso restare. Mi è capitato a Vienna che mi portassero il conto (non chiesto) mentre ancora stavo leccando il piatto (e mancava una buona oretta alla chiusura).

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    • Sì, anche. Però gingillarsi non necessariamente indica perdere tempo invece di far altre cose. Magari non hai niente da fare e ti trastulli (o gingilli appunto) con un giochino sullo smartphone. Mentre invece ti puoi intalliare solo se hai un altro compito da svolgere, non quando ti trovi senza far niente 😀

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