Non è che il deejay parcheggi solo in zona disco

Divido le persone in due categorie: quelli per i quali il giorno solare si conclude solo quando vanno a dormire, pur essendo trascorsa la mezzanotte, e quelli per cui a mezzanotte scatta inesorabilmente il nuovo giorno.

Io non appartengo a nessuna delle due scuole di pensiero: se sono sveglio dopo mezzanotte e dovrò rivedere una persona nella giornata appena cominciata, continuerò a dire “Ci vediamo domani”. Ciò però vale fino alle 3 del mattino: passata quest’ora, dirò “Ci vediamo più tardi”.

In tema di attività notturne, ultimamente ho ripreso a fare sogni strani, articolati, lisergici. Alcuni poi svaniscono al risveglio e non riesco ad afferrarli più, altri mi restano impressi.

Ho sognato ad esempio di desiderare un giradischi nell’auto.

In questo sogno, infatti. ero al volante della mia auto e mi rammaricavo del fatto che essa non avesse un impianto stereo. In effetti, è una cosa di cui mi lamento anche nella realtà. A volte cerco di ovviare con la musica dal cellulare, ma l’altoparlante non è tanto potente e la connessione in viaggio è instabile. Altre volte canticchio.

Nel sogno mi viene un’idea: piazzare un giradischi in auto.
Così sistemo l’impianto – un Pioneer anni ottanta – sul sedile posteriore e lo collego alla presa accendisigari. Il giradischi è intelligente: basta porre una scorta di vinili in una busta ai piedi del sedile e, acceso l’impianto, il braccino prenderà un disco a caso e se lo piazzerà sul piatto.

In una dormita pomeridiana, che doveva essere costituita da 10 minuti di riposo tramutatisi in una sonora ronfata di un’ora, ho invece sognato di aspettare un infermiere a casa per un prelievo di sangue. Per risparmiare tempo, nell’attesa sono quindi andato in bagno e mi sono ficcato un ago nel braccio per farmi trovare già pronto.
Mi sono svegliato con l’incavo del gomito che mi prudeva.

Non è un sogno ma un incubo, invece, il mio rapporto con le Poste.

Devo chiudere un Bancopostaclick che non uso da anni e sul quale è depositata la considerevole somma di euro trentotto e settanta. Il fatto di aver ricordato di disporre di questi soldi mi ha fatto pensare a quale sarebbe il modo migliore per sprecarli.


Laddove migliore equivale a massimizzare la soddisfazione che può dare ciò che verrebbe acquistato con tale denaro.


Chiedo sulla pagina facebook di Poste Italiane se debbo necessariamente recarmi all’ufficio postale dove il conto è stato aperto oppure posso andare ovunque. Avendo un ufficio a 50 metri da casa, preferirei l’ultima ipotesi. Loro mi confermano di sì:

Ciao, per la chiusura del conto corrente Bancoposta Click puoi recarti in un qualsiasi ufficio postale

All’ufficio postale non c’è fila ma l’impiegato allo sportello mi respinge sostenendo che per questa operazione debbo recarmi lì quando c’è il direttore o il consulente. Mi dà appuntamento al lunedì successivo (ieri).

Chiedo di nuovo delucidazioni alla pagina della Poste e mi rispondono:

Per la chiusura del Conto Corrente puoi recarti in qualsiasi Ufficio postale, previo appuntamento con la sala Consulenza

Ah. Non mi era stato specificato.

Lunedì (sempre ieri), torno all’ufficio postale. Un’altra impiegata questa volta mi respinge sostenendo che o invio una raccomandata alle Poste (a Torino) o mi reco all’ufficio dove ho aperto il conto. Io dico che non è così che funziona, ma l’addetta si giustifica al suon di Eh sa qua le normative cambiano da un giorno all’altro.

Sto per sbattergli il cellulare sul vetro mostrandole cosa dice l’informativa ma mi accorgo che non c’è campo e che dietro di me è comparsa come per magia una fila di anziani nervosi e impazienti in attesa del proprio turno.

Non capisco l’impazienza. Io pensavo gli anziani facessero la fila solo per trovare un posto in cui sedersi e passare il tempo lamentandosi.

Tornato a casa ho segnalato con un reclamo la cosa alle Poste, che mi hanno telefonato un’ora dopo invitandomi a tornare all’ufficio postale in questione, da loro sollecitato ad esaudire la mia richiesta.

Non ci sono ancora andato, un po’ perché a questo punto desidero prenderla comoda, un po’ perché ho paura di ritrovare gli anziani.

59 Pensieri su &Idquo;Non è che il deejay parcheggi solo in zona disco

  1. Per me ê notte fino alle 3.
    Dalle 4 in poi é mattino del giorno dopo(dalle 3 alle 4 non so..una specie di limbo o terra di Mordor).
    Io le Poste le odio. Due anni fa mi era arrivata a casa la PostePay nuova da attivare.non sono mai riuscita a farlo dopo ore e ore ti attese in libea col numero verde(grazie al cielo non pagavo). “deve aggiornare i dati della carta d’identitá in Posta”- “i suoi dati non sono ancora aggiornati. Richiami domani”.
    Il giorno dopo richiamai e “il servizio é twmporaneamente sospeso”.
    E vafffanculo va!
    Ho fatto la prepagata con la mia banca.

    P.s che vuol dire “sogni lisergici”?

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  2. L’ho chiuso pochi giorni fa, su appuntamento, l’inutile conto Bancoclick. Il tizio che mi ha ricevuto era identico a Lillo o Greg (quello più basso comunque). Ci è voluta un’ora piena ché ogni tanto il tizio cercava di convincermi che stavo facendo uno sbaglio a chiuderlo. Forza e coraggio Gintoki, vai!

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    • Il mio terrore infatti è perdere un’altra ora di tempo: all’epoca dell’apertura, infatti, il famoso consulente voleva per forza convincermi che dovevo farmi intestare una sim postemobile per velocizzare la pratica. Io ripetevo che non mi serviva e lui, dopo aver chinato la testa sulle carte, ricominciava da capo al suon di “Perché vedi, se attivi la sim, io posso inoltrare la pratica telematicamente bla bla bla”. Per un’ora.

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  3. Vanno in fila per potersi lamentare e divorare i giovani irrispettosi.
    Per il giorno sono come te, preciso. Forse è questione anagrafica, devi fare un censimento. Per il sogno, il giradischi Pioneer anni ’80 è davvero molto coatto!

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  4. Gli anziani sono una categoria a parte e si riproducono in fila per partenogenesi.
    Nota di colore….sono al bar di fronte al mio ameno posto di lavoro, un attimo fa davanti all’ingresso non c’era nessuno e ora ho quattro anziani che mi fissano….paura!!!!

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  5. Che bello il braccione che sceglie un disco a caso da solo! Lo voglio anch’io!
    Quando inizia il giorno dopo per me in effetti non lo so, non mi ero posta il problema ma ora che mi ci fai pensare, credo di appartenere alla prima categoria. Al risveglio mi attende comunque un nuovo giorno. Anche se sono andata a dormire alle cinque. 😀

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  6. Strano! I vecchietti di solito adorano fare la fila alle poste al sabato mattina, quando più possono dar fastidio a chi lavora. La sala consulenza ti darà sicuramente consigli preziosi sul come investire il tuo capitale, fanne tesoro!

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