Non è che il telefonista collerico paghi lo scatto d’ira alla risposta

Ore 15.
Squilla il telefono: +39 02…

Milano?
Ho inviato dei CV lì, chissà. Tra l’altro, a livello statistico personale, la fascia oraria 14-16 è quella in cui ho sempre ricevuto chiamate per lavoro.

Rispondo senza pensarci, sapendo di rimetterci 2 euro dalla Wind.


Come è noto, di recente è entrato in vigore il Regolamento UE 2120/2015 che disciplina tariffe e costi standard all’estero: la cosiddetta Eurotariffa. Tale tariffa si applica in automatico a meno che non siano attive altre offerte: la Wind da aprile ha attivato autonomamente in alternativa l’Offerta regolamentata UE, che costa 2 euro al giorno (scalati in automatico al primo sms inviato/chiamata effettuata/ricevuta) e garantisce 15 mn di chiamate, 15 sms, 50mb di traffico. Trovo che la Wind non sia stata molto trasparente nell’informare la clientela sulle modalità di disattivazione¹.


¹ Io del resto non ero stato lesto nel disattivarla, anche perché attualmente non ho esigenze di utilizzare il cellulare per chiamate o sms: Skype/Messenger/Whatsupp sono più che sufficienti per gestire i miei rapporti umani e disumani. E inoltre avevo diffidato chiunque dal telefonarmi dietro minaccia di ritorsioni trasversali.


– Pronto?
– Buonasera, lei conosce Sky?
– No, ma conosco imprecazioni in varie lingue e dialetti. Clic.

Gli operatori call center appartengono a una delle categorie più bistrattate e odiate. A volte poi ci si dispiace anche, quando sovviene che si tratta di semplici persone rese ingranaggi di un sistema perverso.


Per fortuna negli ultimi anni hanno cominciato a delocalizzare anche i call center, così invece di odiare altri italiani potremo prendercela con albanesi, polacchi e rumeni che, diciamolo, già ci stanno sui maglioni e quindi i nostri sensi di colpa sono in salvo.


Alcuni operatori, comunque, meritano di essere bistrattati.

Per un periodo ho lavorato in un’azienda di teleselling, nel dietro le quinte.
E anche dietro qualche sesta: avevo due colleghe possenti e giunoniche.

Il primo giorno ci fecero dare un’occhiata alle catene di montaggio, ovvero le postazioni.
Mi rimarrà sempre impressa la telefonata di un operatore:

– Buongiorno signora, c’è il Sig. Pinco Pallino? Sono Tizio dalla Xyz
– No grazie, non siamo interessati
– SIGNORA! IO HO FATTO UN’ALTRA DOMANDA! Le ho chiesto se c’è suo marito, non mi importa se le interessa o meno!

La signora buttò giù il telefono, ovviamente.
Io avrei buttato lui giù dalla finestra però eravamo soltanto al primo piano.

Pensai che Tizio fosse un folle.
Poi scoprii che era tra i venditori più prolifici per numero di contratti chiusi mensili. La sua tecnica era quella del piazzista irruente di spazzole a domicilio: infilare il piede nella porta al limite della violazione di domicilio.

Di aspetto somigliava a Milhouse dei Simpson.

Con tutto il rispetto per Milhouse e per tutti i Milhouse esistenti, ma un Milhouse non ha l’aspetto di uno che incute timore. Questo Milhouse del call center era un leone da telefono.

Non ho mai lavorato in modo diretto in un call center, seppur in periodi di crisi socio-economica personale e di dubbi sul mio pene per un paio di volte ho avuto la tentazione di provare.

La prima volta mi fece un colloquio un tale che sembrava fosse più sfiduciato di me.
Mi poneva domande annoiate a caso tra quelle più comuni, del tipo Come ti vedi tra 5 anni? o Sogni nel cassetto?.
Il momento più sincero fu quando mi chiese se leggessi. Dissi che avevo appena finito Sostiene Pereira e vidi in quel momento un barlume di lucidità nei suoi occhi. Finalmente mi guardò in volto, dicendo: Grande scrittore, Tabucchi.
Poi tirò un sospiro e si spense di nuovo.

Fu l’unica volta che dopo un colloquio dissi Le farò sapere.

Un’altra volta presi appuntamento per il colloquio però poi in un moto di ribellione successivo decisi di disdire. Pensai che il karma mi avrebbe punito e invece trovai un’altra occupazione.

Un lavoro è un lavoro, ma non sono bravo a vendere spazzole o a infilare il piede nella porta e, oltretutto, non avrei mai il coraggio di chiamare qualcuno alle 8 di mattina del 1° gennaio come fece una volta una ragazza della Vodafone.

Mi trattenni dall’esser sgarbato per compassione e per l’obnubilamento della fase REM da cui ero appena uscito, poi però il mio cervello si attivò quando lei disse “…Allora se lei è d’accordo le attivo la promozione…” e a quel punto, con la voce legnosa e scheggiata come Barbalbero le dissi Nooo. Un’operatrice dovrebbe avere più criterio. E misi giù.

È un brutto mondo. Soprattutto perché ho sprecato 2 euro perché mi ero illuso.

39 Pensieri su &Idquo;Non è che il telefonista collerico paghi lo scatto d’ira alla risposta

  1. Io per un periodo ho fatto la rilevatrice, cioè chiamavo la gente per intervistarla sulla sicurezza in città… da li in poi sono sempre gentile con quelli che chiamano, ovviamente quando rispondo 😁 e partecipo sempre con entusiasmo ai questionari o statistica, mi diverte proprio.
    Daiii è solo la prima telefonata… per avere la risposta giusta bisogna attendere, come i quiz TV insegnano 💪✌✌

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  2. Ricche bestemmie e minacce varie con i telefonisti molesti. Aspetto a giorni una telefonata della TIM per poter augurare miseria e morte dolorosa a tutte le famiglie che lavorano nella TIM. Cosí, per litigare un po’.

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  3. Io ho avuto un brutto incontro telefonico con un operatrice telecom, che chiama cercando il titolare (ero al lavoro) , ma lo fhiama per nome dicendo che c’era un problema sulla linea… io chiamo il titolare che mi dice di parlarci io perché è impegnato con una cliente… così mi faccio spiegare e questa insiste sgarbatamente che vuole il titolare dipo 5 minuti di chiamata in cui cerco di spiegarle che non abbiamo tempo, abbiamo il negozio pieno, che può richiamare la settimana dopo butto giù anche perché questa si era inventata una balla non c’erano problemi voleva solo rifilarmi un contratto… poco dopo richiama e rispondere la mia collega che viene insultata dall operatrice perché ci siamo permessi di buttare giù il telefono, minacciandoci di staccare la linea
    Una pazza in pratica…

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    • Pazza sì in realtà è tutto studiato, cioè il piazzista aggressivo è quello che strappa contratti, magari su 10 persone 9 lo mandano a fanculo ma qualcuno che cede lo trova, ecco spiegatosi ad esempio il caso che citavo del folle che faceva il record di contratti.

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  4. Ora io capisco che loro lavorano, e se fanno quel lavoro e perchè non hanno trovato altro, ma questo da loro il diritto di comportarsi come fa non mi togli il diritto di fa la copia di Milhouse e non toglie a me (nel caso) di fanculizzarli (a seconda del momento) in modo vario e variegato.

    Io ormai in ufficio ho imparato la tecnica, sono un muro di gomma gentile e ipenetrabile, tempo di chiusura della telefonata 20 secondi, 10 quando è la terza della giornata.

    A casa rido, la linea telefonica ma non ho il telefono, indi mi immagino questi poveri operatori che chiamano chiamano e chiamano e suona sempre libero.

    Sul cellulare… non mi chiamano mai (o quasi), ma ho evitato come la pesta di metter il nio numero di telefono nei vari form….

    Detto questo io proiberi quel tipo di lavoro, scassa la minchia a chi riceve, sfrutta “l’ingenuità” di aalcune persone e schiavizza i suoi dipendenti

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  5. … a me fanno tanta paura… non riesco a staccare la telefonata e ogni volta va a finire che brucio qualcosa che ho sul fuoco, dannazione!… mi sento male a maltrattarli e mi faccio invadere…
    ( cherinmaglionita!)

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  6. quel numero lì ha chiamato pure me diverse volte ieri, la prima telefonata (avendo anche io mandato il cv ovunque, manca solo di appenderlo negli autogrill) ho risposto piena di speranza, però non hanno risposto. ormai guardo sempre chi è il chiamante su internet se posso, scoperto che non era un’offerta di colloquio non ho più risposto: hanno chiamato SEI volte nel giro di mezz’ora. giuro. dopo di che ho bloccato il numero. la mia blacklist si sta allungando a dismisura, così non mi pongo nemmeno nella situazione di dare spiegazioni.
    sono diventata cintura nera nello staccare con garbo per rispetto, ma appena uno fa l’aggressivo chiudo il telefono in faccia, mi spiace.
    il top lo ha raggiunto l’assicurazione dove ho depositato il TFR che mi chiama di continuo per offrirmi una polizza aggiuntiva e adesso mi chiama anche in ufficio. ho fatto dire alla centralinista che non si dovevano permettere di chiamarmi a lavoro. severa ma giusta.
    non potrei mai e poi mai fare quel lavoro, è più probabile che, chiusa la telefonata, mi stia scusando con l’interlocutore e abbia comprato da lui una batteria di pentole inox del 1955.

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    • Anche io ho una lista di rifiuti automatici , comunque i più insistenti in assoluti, che chiamavano anche il sabato sera, furono quelli di almalaurea e il loro questionario post laurea, che mi rifiutai di fare dopo la loro insistenza al limite dello stalking.

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  7. Io ho adottato la tecnica della maleducazione… perché anche se rispondi “non sono interessato” questi vanno avanti e insistono ugualmente… sicché, quando mi dicono “sono XY della WZK”, io semplicemente attacco il telefono. Così. Click!

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Si accettano miagolii

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