Non è che per dividere casa serva tener conto del quoziente (d’intelligenza)

Non ho più riportato aggiornamenti sulla mia situazione domestica perché sostanzialmente non ce ne sono.

Io e la nuova coinquilina abbiamo un sano rapporto di completa separazione casalinga. Che è quel che in fin dei conti desideravo. Convenevoli quali buongiorno e buonasera, qualche conversazione oziosa come quando mi ha parlato delle cose che la divertono degli italiani. Le stesse cose che allietano tutto il resto del mondo e ci identificano come popolo folkloristico.

Mi riferisco alla nostra proverbiale teatralità: Che cosa vuoi?! Che cazzo dici?!, accompagnate da ampi gesti delle mani.


Ho sempre trovato questo cartone di un umorismo abbastanza discutibile. Ben si adatta all’epoca odierna in cui tutti si sentono fini umoristi o uomini di satira perché come dei bulli di quartiere pigliano per il culo chiunque.
Myspace -> Tutti musicisti
Blog -> Tutti scrittori
Social Network -> Tutti Bill Hicks?


E poi, con mia sorpresa, mi ha chiesto anche di una bestemmia che diciamo sempre. Non quella suina ma quella canina. Italiano: lo stai imparando bene.

Con la coinquilina cinese la situazione aveva invece preso una piega strana. Troppo intima, se vogliamo.

A volte c’era una familiarità tale che mi sembrava di avere in casa una moglie. Eccezion fatta per l’assenza di qualsiasi tipo di contatto.


Il che quindi è proprio come avere una moglie.


Una moglie poco sveglia che dimenticava sempre di spegnere i riscaldamenti prima di uscir di casa.
Così poi arrivò una bolletta da far saltare le coronarie. Le sue, perché l’avrei impiccata al calorifero in quel momento.


Si scherza.
Io sono per evitare sofferenze. Quindi, una morte più veloce.


Poi era simpaticamente “invadente”. Se guardavo un film nell’area comune veniva a chiedermi cosa stessi guardando, commentando sempre tutto con un Uh, sembra interessante, sia che stessi guardando una minchiata che qualcosa di più serio. Se cucinavo, si piantava vicino a guardare, chiedendomi cosa facessi passo passo.

Il che delle volte mi avrebbe ispirato un commento del tipo Ma una porzione di fatti tuoi te la sai cucinare?, commento che ovviamente tenevo per me, limitandomi ad allontanarla fingendo di avere un disturbo autistico che mi porta ad andare in agitazione se osservato mentre cucino, al suon di Please, don’t watch me.


Potrei dare l’immagine di un tipo forastico (o furestico come diciamo al Sud).
È sbagliato.
Non è un’immagine, io sono proprio così. Posso essere tanto giocoso ed espansivo così come scorbutico quando mi gira male.


La nuova coinquilina invece è praticamente invisibile.
Si comporta come un topo. Esce dalla stanza solo per cibarsi per 5 minuti. Per due settimane non ha fatto altro che nutrirsi di yogurt e cereali, intervallati con qualche uovo o un cetriolo crudo.

Ho pensato che seguisse una qualche corrente alimentare di cui non ero a conoscenza, tipo quella dei breakfastiani, cioè quelli che consumano solo colazioni.
Ormai tutto è possibile. Io un giorno volevo fare una battuta dicendo che prima o poi avremmo avuto quelli che si nutrivano di aria. Dimenticavo l’esistenza invece dei respiriani.
È facile scordarsene perché io non ho mai visto un respiriano vivo.


Perciò, me ne guardo bene dal prendere in giro abitudini alimentari altrui. Che ne sappiamo che non possano esistere, ad esempio, i carboniani? Quelli che, dato che gli esseri viventi sono fondati sul carbonio, ritengono opportuno approvvigionarsi direttamente dalla fonte e che quindi si nutrono di blocchi di grafite? Ha un senso, anzi, da domani mi farò promotore della dieta della matita HB.


Poi mi ha detto che è semplicemente troppo pigra per cucinare e lavare i piatti e io sono rimasto deluso da ciò.

Credo sia molto disordinata. Almeno a giudicare dal fatto che, una volta, stavo per accostare la porta della sua camera prima di mettermi ai fornelli (la stanza dà sulla cucina e non mi sembrava carino impestarla di soffritto dell’arrabbiata) e qualcosa opponeva resistenza. Era una palla di maglioni giusto in mezzo.
Mi sono allontanato prima che mi aggredissero.


Ho un rapporto conflittuale con i maglioni perché da bambino mi costringevano a mettere quelli che pizzicavano e stritolavano. Praticamente era come stare in una Vergine di Norimberga senza neanche il sollievo della morte per porre fine all’agonia.


Quindi novità non ce ne sono.

82 Pensieri su &Idquo;Non è che per dividere casa serva tener conto del quoziente (d’intelligenza)

  1. Le mine migliori sono le 4B, hanno la giusta morbidezza e l’idoneo apporto carbonico.
    Magari la coinquilina è ancora in rodaggio. Vedrai che quando sarà non la potrai piú fermare: i piú matti partono sempre eccessivamente calmi!

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  2. Io non so l’inglese, non so il francese, non so lo spagnolo, non so l’arabo e neppure lo slavo.

    Ma grazie all’itagliano manuale (di cui i Griffin nel breve corto) mi son fatta capire ovunque nel mondo. Quindi non quello non è umorismo di bassa lega è REALTA! 😉

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  3. La corrente alimentare dei breakfastiani è un punto che mi intriga… magari corredandola di giustificazioni ideologiche e codice morale ci puoi fare due soldini, non si sa mai di questi tempi. Per gli stereotipi sugli italiani, sono durissimi a morire…. sono ormai quindici anni che in certi periodi bazzico in Francia e si suppone io abbia acquisito controllo della mia gestuale, eppure mia suocera (francese) insiste sul fatto che quando conversa al telefono con me vede le mie mani….

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  4. non le HB!… piuttosto le 2H…che grattano la carta e a cancellarne i segni ci vuole la carta vetro…
    forse mangia solo yogurt e cereali proprio perché ci sei già tu che sporchi il mondo… lo fa per una questione di ecologia e salvaguardia ambientale…. 🙂

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  5. Posso dire che a me i Griffin piacciono? Lo so, non depone a mio favore… ma già quello che scrivo non depone a mio favore… perciò chiamo a testimoniare qualcuno: l’uomo invisibile che solo io posso sentire e solo io posso riportare quello che ha detto (cit. Griffin ahah).
    Belli i coinquilini, belli. Comunque, se volevi essere vagamente minaccioso e sottilmente Hannibal-Lecteriano, con la cinese potevi dire… questa sera mangiamo cinese…
    e la guardavi leccandoti i baffi.
    Risultati possibili:
    a) capiva male e smettevi di avere una moglie per amica;
    b) capiva bene e smettevi di avere una coinquilina;
    c) capiva ‘na fava e continuavi ad avere una moglie coinquilina che ti guardava cucinare.

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    • L`ipotesi c) era la piu` probabile vista la sua agilita` mentale.

      Sui Griffin. Mi fan ridere a tratti. Cioe` Peter che si dimentica come ci si siede o che si rotola per terra lamentandosi del ginocchio sbucciato o altre cose cosi` sono esilaranti. Pero` e` riso spicciolo, come Stanllio e Ollio e una torta in faccia. Quando invece si buttano sulla satira, li` sbagliano. Perche` la satira e` sempre contro i potenti. Se pigli per il culo categorie deboli, nel nome magari della liberta` di essere politicamente scorretti perche` solo quando si potra` dire negro a un nero il mondo sara` libero dal razzismo e in realta` tu non stai prendendo in giro la categoria debole ma il mondo che ha fatto in modo di creare una categoria debole e insomma tutto un contorsionismo retorico che magari sta solo nella mia testa, secondo me stai sbagliando.

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      • Allora opzione C sia… probabilmente anche la cosa migliore. Il cambio è sempre brutto eheh.
        I Griffin mi divertono e capisco il tuo pensiero sulle risate spicciole e la “satira” stramba che mettono in atto nei cartoni. Amo quelle risate spicciole, perché mi permettono di guardarmi il cartone senza pensare troppo… eheh… lo so, dirlo è brutto e non fa figo ma così è.
        Non reggo, per esempio, South Park… vieni a chiedermi perché e non so risponderti.

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        • No no attenzione anche io se mi trovo li guardo oppure entro nel tunnel della colonna destra di youtube. Quella li` e` il male. Con la musica e` interessante, senti un gruppo e poi di fianco trovi altre cose per affinita` (altre volte cose che non c`entrano una mazza). Ecco, parti con un video dei Griffin e poi di fianco ci sono i suggerimenti e li` una volta che clicchi e` finita perche` avrai trascorso ore del tuo tempo senza rendertene conto.

          South Park ho sempre avuto un rapporto conflittuale ma e` il disegno forse piu` che altro che mi disturba

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          • Io sono uno di quelli che li cerca volontariamente i Griffin. Non posso neanche dire “li guardo su YouTube e mi faccio trascinare”. Ecco, l’ho detto.
            Su South Park il disegno e certe battute mi rendono nervoso… può essere.

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  6. Ahhh, la convivenza… Che cosa fantastica.
    Durante il mio primo anno da fuori sede, trascorrevo le giornate chiusa a chiave in camera mia. Volevo evitare l coinquilina del Camerun, perché era acida, acidissima e da allora non sopporto le donne nere (non chiamatemi razzista, please).

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  7. Non per fare la guastafeste ma spero sia solo pigrizia quella della tua coinquilina.. (anche se mi sconvolge. Io pure sono pigra quando si tratta di cucinare soltanto per me.. ma morirei a yogurt e cetriolini!).
    Comunque..mi hai allietato un viaggio in treno con questo post! :3 Buona giornata~

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  8. Ho avuto solo una coinquilina nella vita (voglio dire, a parte mio marito) e mentre io cucinavo di tutto le mangiava fagioli o mais o minestrone all’infinito. Apriva una confezione e mangiava solo quella finché non l’aveva finita. Poi devo dire che se ne andava il venerdì mattina e tornava il lunedì sera (perfetto) e a parte differenze di ideologia polita e religiosa andavamo molto d’accordo.

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  9. Io per la pigrizia di lavare i piatti ho risolto comprando piatti e bicchieri di plastica, ammetto che è vergognoso ma sai che sollievo… Bello leggere di inquiline svitate, ne ho avute di ogni pure io.

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  10. Sulla cosa della moglie vorrei poter dissentire ma i fatti ti cosano.
    Io amo cucinare per gli altri ma non per me. Sono anche abbastanza brava come cuoca ma il solo pensiero di sporcare pentole e cucine per il mio pasto mi fa venire l’orticaria… Capisco appieno la coinquilina.

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  11. Ho il tuo stesso disturbo, il problema è che è esteso a qualsiasi cosa: il “don’t watch me” vale 24/24.
    Comunque io faccio parte della setta dei breakfastiani, la colazione è l’unico pasto degno di essere consumato 24/24, senza che nessuno ti osservi ovviamente.

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    • A me la colazione ha sempre annoiato, perché ho sempre avuto il risveglio tipo soldato: giù dalla branda, lavati, vestiti, butta giù due cose e via. Tant’è che a lungo ho preso a fare colazione in piedi. solo di recente sono tornato a prendermela con più calma. Ho adottato un trucco: la sera prima preparo tutto a tavola, in modo che debbo solo prendere latte e marmellata dal frigo.

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      • Oh ma io non ho mai tempo di fare una colazione come si deve 😦 forse è per questo che la venero profondamente. Ultimamente mangio una brioche mentre cammino dalla stazione all’ufficio, altrimenti il mio stomaco piange miseria.
        Ho fatto colazioni come il dio Kolation comanda solo quando ero a Londra e a Vienna, ospite di due famiglie. Sigh.

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