Non è che solo perché è “l’Ungheria” vuol dire che il contratto sia più esteso

La mia permanenza qui in terra magiara era previsto durasse sino a giugno, con una eventuale possibilità che fosse estesa. Possibilità lasciata intendere e non intendere, vagheggiata e piu percepita a livello emotivo, ammiccata, che discussa realmente.

Perché il mondo del lavoro è cospirativo, avvolto sempre dal mistero.


Io me lo immagino un HR manager col cappello calato in testa e il bavero del cappotto alzato che, in una serata nebbiosa, raggiunge in un angolo buio di un porto un candidato/dipendente che aspetta infreddolito, sussurrandogli “Allora…hanno detto che ti faremo sapere…poi tu per adesso cominci…poi dopo si  vedrà”. E si allontana, lasciandolo con più dubbi di prima.


Qualche giorno fa CR mi ha detto che avrebbe piacere a farmi rimanere e parlare di ciò col capo – uno che dall’aspetto smilzo, azzimato e british potrebbe benissimo essere il prossimo Doctah Who -, il quale si fida del giudizio di CR e, quindi, non avrebbe problemi ad assecondare la richiesta.

Per rimanere in tema cospirativo, CR ha poi chiuso la porta e, abbassando il volume della voce, mi ha chiesto sinceramente io che progetti avessi nel mio immediato. Tornare in Italia? Rimanere a Budapest? Quanto a lungo? Con la compagnia o altrove?

– Guarda se vuoi – ha detto – io ho anche contatti al di fuori di qui a Budapest. Ci sono molte multinazionali, la stessa azienda del mio Ingrugnito ha sempre ricerche di personale aperte.
– Oppure – ha proseguito – puoi prendere dai server anche qualche contatto dei nostri con cui abbiamo lavorato se vuoi restare nel campo. La nostra società può essere un buon trampolino.

Tornare in una multinazionale. Esaminiamo alcuni punti:

  • Avere a che fare con chi ti vede come una percentuale mensile.
  • E che alza la testa per controllare quante volte vai in bagno, senza poter neanche accampare problemi prostatici vista la giovane età.
  • I colleghi che se sanno che hai un contratto breve ti guardano come se avessi una malattia incurabile.

Flashback di vita gintokiana
– Ma a te che contratto hanno fatto?
– Tre mesi
– Ah…(abbassa gli occhi)
(disagio palpabile che poi ti denuncia anche per essere stato palpato)
Fine del flashback


  • La direzione che organizza raduni motivazionali con coach motivazionali che sono profondamente motivati dal denaro che ricevono che ti fanno fare la haka, i giochi di ruolo (ma senza la presenza di porno cosplayer come a una mostra del fumetto!*), spaccare tavolette di legno, gridare Siamo una squadra fortissimi e altre giocominchiate da villaggio vacanze.

* Un giorno dovremo parlare dell’inflazione galoppante di porno cosplayer alle fiere del fumetto.


Non sono molto convinto su questo percorso.

Ho fatto presente a CR che ho lasciato quel mondo perché volevo altro, più orientato alle mie materie di competenza e i miei ideali.


Non so se ho delle materie di competenza ma è sempre far bene credere alla gente di averle. Nel caso poi qualcuno ti interpellasse in merito a qualcosa, puoi sempre dire che quella non è tua materia di competenza perché tu ti occupi di altro. Ancora una volta, quindi, vorrei sottolineare l’importanza della figura dell’ignorante sapiente, cioè colui che finge di sapere tanto pur non sapendo nulla.


Il consulente ideologico della mia immaginazione, che in questo frangente era impersonato da Michail Bakunin, nell’udire ciò ha applaudito, incitandomi a persistere su questa strada al suon di Vedrai che la rivoluzione se non oggi, non domani, forse dopodomani se non abbiamo la partita di calcetto, la facciamo!

Va detto che la mia compagnia e il lavoro che sto svolgendo per me sono comunque un punto di partenza verso quel che vorrei fare realmente. Mi gioverebbe, però, magari proseguire con loro ancora per qualche tempo.


A questo punto potrebbe sorgere la domanda: Gintoki, ma di cosa ti occupi? Semplicemente: qualcos’altro.


Restare a Budapest a lungo termine non credo comunque faccia per me. Se dovessi trovare un qualcosa di totalmente negativo non c’è. Ma non credo potrei vivere per lungo tempo qui.

Quindi per adesso va bene, poi, si vedrà (detto con fare cospirativo).

E poi la compagnia non vorrà perdere presto un collaboratore in grado di avere idee geniali.

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66 Pensieri su &Idquo;Non è che solo perché è “l’Ungheria” vuol dire che il contratto sia più esteso

  1. Quante sfaccettature nei vari mondi lavorativi…io sono molto incuriosita dai raduni motivazionali, con finale corsa sui carboni ardenti urlando “non fa male! NON FA MALE!”
    Sarei curiosa di sapere se al ritorno in ufficio i colleghi imboscati rimarrebbero tali, se i colleghi che non elargiscono il loro sapere invece inizierebbero ad insegnarti perché ti percepiscono come parte del gruppo, se i colleghi che neanche ti salutano inizierebbero a farlo perché hanno capito che siamo tutti in the same shit but different day… Insomma così 🙂
    Rimani un altro po’ che l’Italia intanto è lenta a cambiare, trovi tutto uguale come lo hai lasciato, comunque in bocca al lupo!

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