Ho i baffi girati

Volevo condividere una riflessione, ma prima segnalo un bel post di camipepper che me l’ha ispirata.

Perdonate se non vesto i panni del solito Gintoki spiritoso e accattivante, oggi chi scrive è il tizio dietro al gatto, rancoroso e collerico verso l’umanità.


Anzi, no: non mi giustifico perché questo è il mio blog.


Dopo aver letto il post, ho alzato la testa verso CR:
– Stai seguendo la vicenda di Regeni, quel ragazzo trovato morto in Egitto? ho chiesto
– Già…un così bel ragazzo…che peccato era proprio bello… ha commentato scuotendo la testa

Non è la prima volta che ascolto un commento simile. Oppure di leggerlo, in occasione di eventi delittuosi che hanno turbato l’opinione pubblica: Yara Gambirasio, Sarah Scazzi: che peccato…una così bella ragazza

Non capisco. Il fatto che uno sia bello rende il delitto più grave? Per i brutti il male è minore? In certi casi invece la morte non sarebbe una tragedia ma un sollievo da una triste vita di bruttura?

Mi suona fuori luogo come un applauso a un funerale.

Ovviamente, non credo – spero – che l’opinione di chi fa un simile commento sia quella che io ho interprato estremizzando. Ma ci sono diversi modi per dolersi: di una persona puoi dire Che intelligenza, che voglia di fare, così pieno di vita…questa storia dei belli mi fa sempre girare i baffi, il ritornello de “Che tristezza…degli occhi così belli…”.
Di un guercio invece si soffrirà la metà?

Io le persone non le capisco ma forse è perché non sono bello.

58 Pensieri su &Idquo;Ho i baffi girati

  1. Non ci crederai ma: “oh era così una bella ragazza” mi fa andare fuori dai gangheri… mi ci sto battendo da anni quando la sento dire, usando anche dei mezzi insulti. Perché se uno è bruttarello deve morire o è giusto che venga ucciso?!
    E’ un’affermazione insopportabile, quasi come “oh era una ragazza semplice” ma che vuol dire?

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    • “una ragazza semplice” e` bellissimo. Bellissimo detto in senso sarcastico, ovviamente. A parte che dovrebbero darmi la definizione di persona semplice. La puoi smontare e ricostruire piu` facilmente di un mobile ikea? Coniugato poi con la tragedia diventa ancor piu` nosense.

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  2. Ti capisco perfettamente. Inoltre per l’omicidio della ragazzina Gsmbirasio guarda che foto mettono sempre. Possibile non ci sia una foto in cui si vede bene che era una ragazzina qualunque? No, oltre alla giovane età, che potrebbe essere un paragone sensato, vita ancora da vivere per esempio, deve esserci che in qualche modo poteva essere “provocante”. La morte non è piú una livella a quanto pare.

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  3. Condivido ma credo sia più un aggettivo messo lì per caso o meglio, senza troppo pensarci. E’ probabilmente la foto che circola ad aiutare. Quando la foto non è bella, si diventa bravi (era un ragazzo così bravo), per dire.

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  4. Io trovo che qualsiasi commento, se non arriva da persone veramente legate alla persona che non c’è più… Siano piuttosto fuori luogo… Alcune decisamente fastidiose…
    E mi dispiace dirlo… Ma a volte muoiono dei farabutti schifosi, vigliacchi, prepotenti e violenti… Che improvvisamente diventano “… Tanto una cara persona… Così a modo..”
    E del ” era un gran lavoratore”…? Come ti pare?

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  5. Hai perfettamente ragione. Non c’è altro da aggiungere. E anche tutte le persone che tentano di commentare una tragedia simile, dovrebbero stare zitte, perchè non sanno (e forse non sapranno mai) nulla di ciò che è successo. Per cui l’unica cosa da fare è regalarci e regalare alla famiglia di Giulio un po’di dignitoso silenzio.

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  6. Come gli animalari delle parti mie, che ogni cane: cucciolo salvato, cagnolino al guinzaglio per strada, carcassa morente di leishmania, cane investito da scollare dall’asfalto esclamano: “Oh che bello!” con la voce uggiolante. Purtroppo qui da me, l’espressione che bello, vale anche come “Che peccato, che bello…”. Ma anche io non comprendo la categorizzazione assoluta del bello nelle forme della doglianza.

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  7. Devo ammettere che la cosa che mi da più fastidio è questa ricerca affannosa della tragedia, del dolore provato, della comunanza forzatamente espressa sui social media tutte le volte che accadono eventi simili. dei post con i RIP, i cuori, i fiori e le frasi “non ti dimenticheremo mai”. Per poi scordarsi tutto dopo poco. Questa finta empatia nei confronti del dolore degli altri la trovo morbosa e insopportabile!

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  8. Beh, credo siano frasi di circostanza dette li per li quando non si sa cos’altro dire. Insomma, a mio parere tutti i giovani sono belli a prescindere dal colore dei capelli e dalla stazza. Solo che, ovviamente, dispiace sapere che un giovane con la vita davanti sia stato ucciso brutalmente. E la stessa cosa per Sara Scazzi, e per Yara. Insomma. Certo, non dovremmo fare paragoni fra chi muore giovane e chi adulto o anziano, ma il giovane colpisce di più proprio perchè all’inizio della sua vita. Non ha avuto neanche il tempo di capire cosa sia il bene e il male nella vita.

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  9. Questa è una cosa che odio anch’io, ma nel corso della mia vita ho notato che tutto sembra convergere alla bellezza.
    Ad esempio, che ne so, uno che va male a scuola e gli dicono “Devi impegnarti, insomma, sei così un bel ragazzo” o al contrario “Quel ragazzo è proprio simpatico, certo però è proprio bruttino”.
    Sembra ci sia sempre il bisogno di commentare l’estetica di una persona in qualunque circostanza, ed è una cosa che non ho mai sopportato, sarà che tendo sempre a trovare qualcosa di positivo nelle persone oltre al loro aspetto esteriore, sarà che ho conosciuto persone bellissime esteticamente ma che avrei buttato giù da un ponte.

    E tornando al discorso della morte, un’altra cosa che odio con tutto il mio cuore è quando muore un ragazzo o una ragazza e all’improvviso vengono fuori amici dal nulla che sul profilo di fb scrivono “Eri una persona meravigliosa” “Sentiremo tutti la tua mancanza”.
    Questo mi fa veramente imbestialire perché è una mancanza di rispetto non solo verso i parenti e i veri amici di quella persona che stanno soffrendo le pene dell’inferno, ma anche verso la persona stessa.
    E questa cosa, più o meno, l’ho vissuta in prima persona: non sono mai stata decisamente una ragazza popolare a scuola, anzi, soprattutto alle medie ero isolata e bullizzata da tutti i compagni di classe. In terza media ho avuto un incidente in cui ho quasi rischiato la vita e…guarda un po’, all’improvviso mi volevano tutti bene!

    So che non è un esempio giustissimo, visto che magari uno alle medie non ci sta neanche tanto con la testa, ma era per farti capire quanto cavolo mi può dare fastidio un atteggiamento simile!

    Ok scusa mi sono sfogata…..stavano girando i baffi anche a me!

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    • Non ti devi scusare.
      Voglio pensare, in casi come quello che ti riguarda da vicino, alcune persone “rinsaviscano”, come messe di fronte alla dura realtà. Come se fino a quel momento non avessero preso sul serio il valore di una vita e, nel momento in cui essa è a rischio o termina, si realizza la reale portata.
      Può non valere per tutti, spesso sarà solo un modo per sentirti con la coscienza allineata a ciò che è ritenuto giusto.

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  10. “Di un guercio invece si soffrirà la metà?”
    La risposta è assolutamente sì. E’ il motivo per cui animalisti anche radicali non si fanno problemi nel disinfestare per gli scarafaggi, o consumatori che aborriscono la carne non disdegnano il pesce.
    Esseri che non hanno gli occhi puciosi sono sacrificabili. Questa è la legge della nostra civile società!

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    • Sono praticamente declinazioni di quel comandamento “non si può mangiare ciò che ha una faccia”.
      Tra l’altro ciò pone dilemmi etici. Sai che gli umani soffrono di pareidolia, cioè vediamo le facce nelle cose. Sarà capitato di vedere un pomodoro con un naso, una carota con un corpo, insomma forme riconducibili a sembianze umane. È un male quindi mangiarle?
      Ok sto dicendo una stronzata, ma il succo è che appunto la coscienza umana trova forme di autogiustificazione che si reggono su sé stesse, una ridondanza tautologica.

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  11. Penso che ,purtroppo,ad oggi,tutto giri attorno all’estetica e alla belezza di una persona. Con quella ci puoi conquistare il mondo e le persone.
    Che poi tanti dei commenti che si sentono al tg o si leggono sui social sono solo frasi di circostanza,giusto perché sembra un obbligo il dover commentare con phatos la morte di qualcuno;questa finta partecipazione é irritante!
    Ma magari parlo cosi perché sono la simpatica bruttina!
    P.s non puoi essere brutto se ami i mici,a priori!

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    • Ho sentito anche questa…tra l`altro, sempre la mia collega, parlando degli uomini ungheresi mi diceva che son tuti brutti (oggettivamente e` vero) e quelli belli sono gay – che spreco ha aggiunto.
      Posso capire il disappunto al limite dal punto di vista di chi ha un interesse specifico sulla materia…

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  12. Quando si vive in un mondo di valori basati sull’esteriorità non si riesce a fare a meno che basarsi su quello per ogni valutazione. Quindi invece di dire “È triste che sia morto X che stava sfruttando le sue capacità Y per il lavoro Z” ci si limita a “Peccato che sia morto, era così carino”.

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