Le andai incontro con una rosa dietro la schiena, celandola come le migliori intenzioni che spesso non vengono mostrate.
In realtà la rosa non era nascosta molto bene. Credo il gambo fosse troppo lungo e lei facesse capolino impertinente dalla mia testa, come le idee malsane nella mente che spesso sono identificabili dall’esterno.
Era un omaggio per il suo onomastico.
La rosa, intendo, non la mia testa. Anche se qualcuna oggi forse preferirebbe quest’ultima, servita con una mela nella bocca.
Non regalo rose, di solito.
Credo però nel fatto che ogni tanto una rosa andrebbe regalata.
Tutti pensano a chi riceve le rose, come se l’azione risiedesse sono nell’atto di ricevere. Dovremmo soffermarci di più invece anche sull’atto di chi la regala la rosa invece che sulla sensazione del destinatario.
Forse il mondo sarebbe migliore se pensassimo di più all’energia potenziale del donare un qualcosa di simbolico.
Mentre mi avvicinavo a lei, un giovane passante che mi vide porgere questa rosa a una ragazza disse qualcosa di canzonatorio.
Da quand’è che le rose non fan più parte delle canzoni ma sono canzonabili? Avrei voluto fermarlo e chiedergli: “Scusa, che problema c’è? Ho le mie rose, oggi, ti disturba?”.
Mi è tornato in mente quest’episodio l’altro giorno, quando le ho inviato un sms di auguri per l’onomastico. Ho questi flashback di tanto in tanto, come se fossero onde di ritorno di un brutto trip causato da una torta all’hashish. Non ho idea di come sia una simile torta, me lo ha raccontato mio cugino che prova cose e non più rose.
Mio cugino si pungeva da piccolo con le rose, quando doveva recuperare il pallone finito nei cespugli. Mio cugino si ciucciava il sangue dalla ferita e aspettava che il taglio si cicatrizzasse all’aria.
Mio cugino poi forse è cresciuto, io invece mi ciuccio ancora le dita quando mi ferisco e a volte non so se ciucciare il dito sia più un atto infantile per provare conforto o semplicemente mi piaccia il mio sangue, nel qual caso spero di non diventare un vampiro perché mi cannibalizzerei.
Non regalo più rose, oggi.
Eppur mi punge vaghezza di esse e me ne sento ferito.
All inizio non riuscivo a capire un cazzo, poi andando avanti nel racconto ho percepito l essenza di ció che leggevo. Scrivi come uno scrittore libero professionista dovresti pubblicare un libro. Ho una curiosità: ma fumi o è tutto al naturale?
"Mi piace"Piace a 1 persona
È paprika ungherese.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Mmmmm secondo me nno ( 2 n rafforzativo)
"Mi piace"Piace a 1 persona
Bei giochi e saggezza emofila.
Io non regalo fiori. Però a mia discolpa posso dire anche di non riceverne in regalo mai!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ti capisco
"Mi piace"Piace a 2 people
Comincia a regalarli, ergo!
"Mi piace""Mi piace"
Devo?
"Mi piace""Mi piace"
Potresti per allenarti girare con un mazzo di carte e distribuire “fiori” e vedere che effetto ti fa!
"Mi piace""Mi piace"
Una bella possibilità!
"Mi piace""Mi piace"
Mi sembra un mio post, lo avrei scritto così. O almeno lo spirito.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Regalare rose ( o un altro semplice fiore) lo accosto al gesti di scrivere un biglietto o una lettera…
Secondo me abbiamo le mani stanche e queste cose non si fanno più…
"Mi piace"Piace a 3 people
oooh che bello! L’altro giorno, il 21 per essere esatti, era il mio onomastico, ma nessuno mi ha regalato una rosa… 😦
"Mi piace"Piace a 1 persona
Augurii…in ritardo 😛
"Mi piace""Mi piace"
Grazie 😀
"Mi piace"Piace a 1 persona
Nella vita ho ricevuto poche volte delle rose e ognuna ha avuto un suo significato a seconda di chi le ha regalate.
La prima era una rosa bianca, regalata da uno che mi piaceva e la sua risposta era che fra di noi doveva esserci solo amicizia. E basta.
La seconda la regalò un ragazzo che mi veniva dietro. Per quanto ci tenessi a quella rosa, dopo qualche giorno ammuffi’ nell’involucro, il che significava che la storia non poteva andare avanti.
La terza me la regalò il mio ragazzo, assieme ad una scatolina che conteneva l’ anello di fidanzamento. Anche la quarta mr la regalò ad un san Valentino e non era rossa, ma lilla. Poi mi regalò le rose alla laurea. Nove rose rosse con dei cristalli posti al bocciolo di ciascuna. Però, siccome le rose si deteriorano, preferisco dei cioccolatini.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Non è però il loro essere effimere anche la bellezza? Le cose che perdurano sempre uguali a sé stesse finiscono per ricevere meno valore, in quanto alla fine stan lì, non cambiano
"Mi piace"Piace a 1 persona
Un bracciale d’oro però il valore e l’ha e come!
"Mi piace""Mi piace"
La poesia è proprio morta! 😛
"Mi piace"Piace a 1 persona
Aida…chi cha il pane non cha i denti
"Mi piace"Piace a 1 persona
Cioè? Cosa significa?
"Mi piace""Mi piace"
È un detto.
Ironizzavo sul fatto che a te hanno regalato varie volte delle rose e preferisci un bracciale d oro, invece io nn ho mai ricevuto nulla e li vorrei 🙂
"Mi piace"Piace a 1 persona
No, dai. Non volevo riferirsi al fatto di volere un bracciale d’oro. I valori di una coppia si misurano in molti modi…. È che la rosa ha una particolarità. È come se presagisse il futuro della coppia…. Ecco perché preferirei un cioccolatino.
"Mi piace""Mi piace"
“Cioccolatino…m’hai provocato e mo te magno!”
"Mi piace"Piace a 1 persona
Mai provato i cioccolatini al pistacchio?
"Mi piace""Mi piace"
Certo che sì.
Alcuni non ricordo da dove venissero, me li offrirono, poi ci sono invece quelli della lindt.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Mmmmmmm Lint!!!!!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Non mi hanno mai regalato uno straccio di fiore….dove sono questi caballeri che regalano rose rosse? Direi 1 su 100. A me andrebbero bene anche fiori di campo.
"Mi piace""Mi piace"
Secondo me dovresti tornare a regalare rose, proprio per quello che hai detto: soffermarsi sul donare, assaporarne la sensazione, sperimentarne il sorriso. Bello questo post!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Avessi a chi regalare! 😀
"Mi piace""Mi piace"