Non puoi scrivere come un Prévert se sei soltanto un pervert

Didascalie che non hanno trovato una collocazione in post passati perché non sono state approvate dalla riunione di redazione tra me, me stesso e io. Alcune erano troppo lunghe per essere note ma troppo brevi per generare un post.


Questa nota non fa parte dell’elenco e serve solo a precisare che per salvaguardare gli occhi del lettore ho pensato di non rimpicciolire il testo delle restanti note.


ABILITÀ
Con l’arrivo della frutta autunnale posso riprendere i miei esercizi di chirurgia. Con il ritorno delle clementine ricomincia la mia lotta con la peluria bianca intorno agli spicchi. Li ripulisco con un lavoro certosino.

Sono ancor più pratico con forchetta e coltello nel mangiare l’uva.
Come si fa? È semplice: la forchetta tiene fermo il chicco, il coltello in mezzo ai rebbi lo divide a metà e, poi, ne asporta i semini uno a uno, avendo cura di lasciare intatta la polpa.

A volte penso che tutta questa manualità sia stata sprecata. Avrei dovuto fare il chirurgo.

Anzi, vista la mia abilità e precisione nel ripulire le ossa di pollo, sempre con forchetta e coltello, forse avrei dovuto fare autopsie.


ATTORI ITALIANI
Gli attori italiani hanno due modalità di recitazione: il sussurrato e l’urlato.


CONSERVAZIONE DEI CIBI
Quando il formaggio grattugiato assume in frigo il medesimo afrore di un calzino di spugna sudato, forse è il caso di gettarlo.


DONNE
Da conversazioni raccolte in giro, l’uomo ideale delle donne è dolce e sensibile ma duro e deciso, romantico e poetico ma carnalmente passionale, un po’ stronzo ma non stronzo, divertente ma serio, colto e sportivo, misterioso ma aperto, fisicato ma in realtà non conta, e tante altre cose che non è detto debbano escludersi a Vicenza: Tony Stark infatti le racchiude tutte.


EDUCAZIONE
Fino a una certa età, i genitori educano i figli.
Dopo, dovrebbe avvenire il contrario.


FILOSOFIA
Agli amori platonici c’è chi preferisce quelli socratici: che si concludono col veleno.


MOVIMENTI GASTRICI
Le farfalle nello stomaco stanno bene solo con panna e prosciutto.


OBLIO
Mi capita spesso di oscurare persone su fb perché non ne posso più di trovare i loro post nella home. Ci sono:
– donne sull’orlo del suicidio che condividono tutto il giorno link sulla vita che è un mazzolino di speranze nell’angoscia della notte (© Elio e le storie tese);
– donne che erano sull’orlo del suicidio ma che hanno appena accalappiato un fesso ragazzo e condividono link sull’amore che è un apostolo rosa in mezzo a un gruppo di mujaheddin dell’IS;
– CONDIVIDI!!!! DIFFONDI!!! INCREDIBILE!!!!;
– vegani/animalisti oltranzisti: ho un problema con quelli che sembrano perennemente incazzati con gli altri;
– madonnari/padreppiisti: idem come sopra, ma per il motivo contrario. Ho un problema con quelli che sembrano amare tutti e che ogni giorno postano una foto di Maria che gioca a #escile aprendosi le vesti e mostrando però un cuore enorme. Anche perché li conosco benissimo e so che non amano affatto tutti: come diceva Bukowski, i migliori a odiare sono quelli che predicano amore;
– quelli che al confronto Goebbels sembrerebbe un moderato. Anche se loro precisano che “non hanno nulla contro…”.

A volte mi chiedo invece in quante home restanti io compaia ancora.


SCRITTORI
Philip Roth ha più libri pubblicati che anni sul groppone.
Tanto il Nobel non lo vincerà comunque mai.


SCRITTORI/2
Per comporre un libro di Murakami occorrono:
– qualcuno che sparisce
– un ragazzino
– un adulto
– due donne
– sesso tra le due donne
– qualcosa di fantastico/sovrannaturale/illogico all’improvviso
– qualcuno che muore
fine.


TITOLI
Il titolo di questo post era una nota. Questa nota non era niente perché è stata creata adesso per spiegare il titolo, che era in realtà una nota.


56 Pensieri su &Idquo;Non puoi scrivere come un Prévert se sei soltanto un pervert

  1. Per un libro di Moccia:
    Un’adolescente femmina all’ultimo anno di liceo
    Uno strafigo stronzo che si innamora di lei
    Una storia tortuosa
    Una prima volta in un posto romantico
    La morte di qualcuno
    La storia dei due che finisce
    Musica strappalacrime finale

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  2. Anch’io mangio il pollo con le posate, anche le puntarelle, e ciò mi porta ad essere guardata malissimo ogni volta.
    Per quanto riguarda la frutta sono diventata un’esperta nel tastare le mele: ho gusti un po’ strani per le mele, mi piacciono quelle gialle ma quando sono maturate fino al limite e diventano farinose. Quindi in pratica le compro e sto tutti i giorni a tastarle per capire quando è possibile mangiarle.

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  3. Il lavoro certosino che tu esegui con le clementine io lo faccio con gamberi e gamberoni, mai toccati con le mani in vita mia. Quindi capisco bene il lavoretto di forchetta e coltello. Ma son riusciti a togliere i semi dagli agrumi, le pellicine bianche ancora no…uhm…questa agricoltura italiana si è davvero fermata…..

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  4. Santa Peppina con il suo caffè 😦 oggi si sono riscattati l’uva e pure il volatile che qualche volta mangio con le mani … ho inviato il commento su un blog che ha il tuo stesso avatar, spero che la signorina ricevente mi abbia in gloria! 😀

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          • E’ meglio che digito sulla tastiera con coltello e forchetta, oggi non è proprio giornata buona!
            Son tornata di là a dare una sbirciatina, alla tizia per fortuna garbano molto i gatti … una parvenza d’intesa spero di trovarla! 🙂
            Secondo me mi ha messa in spam, la moderazione sarebbe stata una penitenza troppo blanda, non c’entra una cippalippa il mio commento col suo post. A scuola avrei preso un bel tre per essere andata clamorosamente fuori tema!
            Gin … se ti aggiungo che parlavo pure del “pervert” maròòòò … che te lo dico a fare? Quella mi ha bannata a vita! 😦

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  5. Mia sorella minore-minore (ho 2 sorelle minori) da bambina mangiava l’uva solo se “sbucciata” e senza semini. Negli anni, anche io, sono diventata un chirurgo precisissimo e ho fatto ingozzare d’uva mia sorella, per vendetta.

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  6. Le mie dita sostituiscono in molti casi forchetta e coltello, pollo e uva compresi… dici che son troppo arretrata vero? Ah, però in pubblico le posate non le mollo mai, ci metto ere geologiche per mangiare l’uva, ma lo faccio educatamente 😉 meno arretrata, dai ;D

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