Non è che il cuore batta…chiunque

Sono a corto di eventi curiosi da narrare, la cosa più interessante che ho fatto in questi due giorni è la visita di idoneità agonistica.

Non sono in genere ansioso durante le visite mediche ma ero preoccupato che uscisse fuori qualcosa che non andava. Può capitare quando l’ultimo ECG l’hai fatto 15 anni fa.


E dire che sono un sostenitore della medicina preventiva. Dal mio punto di vista il medico non è uno specialista da cui farsi visitare solo quando si sta male: beninteso, fare esami inutili non serve a niente ed è controproducente, ma ci sono alcune cose – come cuore, colesterolo, organi riproduttivi – che a mio avviso ogni tanto andrebbero controllate in via preventiva.


Da bambino, situazione abbastanza comune, avevo un soffio al cuore, sparito con la crescita.
Non avevo idea di cosa fosse: il cuore soffiava? Tipo i gatti? O c’era qualcuno che soffiava sul cuore (sembra il titolo di un romanzetto: Qualcuno soffiava sul suo cuore, il nuovo libro di Favio Bolo)?

Finché un giorno una dottoressa gentile non mi ha spiegato che cosa fosse.


Anche se quella del medico è una figura ‘neutra’, non collegata quindi a un sesso, nella mia vita ho riscontrato che i medici donna sono in genere più gentili e simpatici dei colleghi uomini.


L’altra caratteristica è che il mio muscolo cardiaco è un po’ più spostato a sinistra del normale. E non è una metafora politica per darmi del comunista.

Lo studio dove ho svolto la visita era alquanto lontano da dove abito, praticamente la parte opposta di Roma (non conoscendo nessuno avevo chiesto in Federazione di indicarmene uno. Ho chiesto alla persona sbagliata perché il coach invece ha poi indicato altri studi più vicini, con delle dottoresse, tra l’altro!). Ho trovato buffo attraversare la città con un vasetto della mia urina – mi era stato chiesto il campione – nella borsa. Ho temuto per tutto il tempo che si aprisse e si spargesse o che oppure a me venisse un colpo all’improvviso e le ultime cose che avrei avuto con me sarebbero state un libro di Michael Chabon (bellissimo) e un campione di urina.

Ho smesso di pensare al mio campione – campionissimo! – quando due signore hanno iniziato a battibeccare sull’autobus.

All’improvviso, infatti, si era diffuso sul mezzo un odore simile a quello dello spray insetticida per mosche, abbastanza fastidioso. Una delle due signore ha accusato un gruppo di turisti – tedeschi, credo – saliti in quel momento di aver sparso tale puzzo. Forse era una specie di amuchina o forse loro non c’entravano nulla.

Signora 1: Guarda questi, vengono in Italia e pensano che c’abbiamo le malattie, je facciamo schifo, si dovrebbero vergognare, che schifo


A essere sincero pure io ho paura di prendere malattie sui mezzi pubblici: credo vengano lavati all’interno solo quando piove approfittando del fatto che le guarnizioni dei finestrini perdono acqua.


Signora 2: eh ma Roma fa schifo, guardi, io me ne sono andata…
Signora 1: ma che cazzo c’azzecca Roma, c’avete sempre in bocca Roma Roma Roma, se non je piace se ne vada e non rompa i cojoni
Signora 2: ma non ce l’ho con Roma o i romani, ma lei è una stronza, dico è colpa di chi l’ha ridotta così, è colpa loro
Signora 1: macché loro, questi non so del Terzo Mondo, sono bianchi, parlano inglese, ma che cazzo dice


Veramente anche nel “Terzo Mondo” si parla inglese, Signora 1 forse lo ignora.


Signora 2: ma che cazzo ha capito, io parlo dei politici
Signora 1: eh e chi li ha votati, io no di certo, forse lei
Signora 2: e manco io, ma guarda questa

Insomma sono andate avanti così e io pensato che le città fanno schifo perché la gente è sempre rissosa e irascibile come delle bertucce.


Chiedo scusa alle bertucce per la battuta poco felice su di loro.


Allo studio sono arrivato in largo anticipo e ho potuto dare un’occhiata all’arredamento. In un post di qualche tempo fa mi sono soffermato a analizzare la bruttezza dei quadri delle sale d’aspetto degli studi dei medici generici.

Una categoria a parte è invece rappresentata dagli studi di dottori specializzati in chirurgia estetica: rimango sempre colpito dalla loro pacchianeria.


Non frequento studi di chirurgia estetica; capita, come in questo caso, che lo specialista che debbo vedere sia ospitato in tali ambienti.


Questa qui è la reception, molto sobria:
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Ma nulla in confronto alla beltà e alla leggiadria di questa imitazione in plastica di una scultura di un torso di donna dalla tonalità rosso cremisi variegato, posta accanto al divanetto della sala d’attesa:

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La visita è stata breve ma intensa. Il mio cuore è a posto. Almeno fisicamente. Quasi speravo vi trovasse qualche stranezza e la spiegasse. Ad esempio il perché diventi così rumoroso quando si tratta di donne.

Ricordo un episodio, quando feci preoccupare una ragazza. La stavo abbracciando da dietro – niente scene erotiche, era un abbraccio puro e Castro (essendo come detto il cuore spostato a sinistra); ci piacevamo ma era ancora quella fase di attesa della prima mossa. All’improvviso il mio cuore iniziò a martellare come un muratore bergamasco. Lei si staccò e si girò dicendo: Ma hai il batterista dei Nile nella giacca o sei solo contento di abbracciarmi?


Dato che forse li abbiamo presente solo io e Zeus, allego un file esemplificativo delle virtù musicali dei suddetti Nile:


Io credo di aver balbettato qualcosa e poi aver indicato un piccione morto per distrarla. Quando la riabbracciai lei poi mi disse: Ma mi fai preoccupare, non è che ti faccio venire un infarto?

Il cuore è strano. E poi ha questo vizio di fare scherzetti al cervello: sempre quando si tratta di ragazze, si diverte a premere sull’arteria che va verso il cranio cosicché la testa comincia a comportarsi in modo poco lucido per la mancanza di ossigeno.

Come si suol dire sempre: il cuore ha le sue minchiate che la ragione poi se ne sbatte.

Chiusa la parentesi cardiovascolare, sull’autobus del ritorno mi è capitato di cedere il posto a una signora e lei, facendo l’espressione che di solito si fa quando si guarda un neonato o un gattino in una cesta, ha esclamato: Ma che carino!

E allora ho pensato che le città non facciano proprio tanto schifo.

34 Pensieri su &Idquo;Non è che il cuore batta…chiunque

  1. Ti rispondo con un elenco per punti:
    – il giorno che avrò il mio studio ci metterò dentro di tutto, poi quello dove sei stato ora ti sembrerà sobrio =P
    – a me un signore, durante una ecografia transrettale, mi disse che avevo la mano delicata a differenza dei colleghi maschi che finora gli aveva infilato una sonda nel sederino
    – l’altro giorno un ragazzino mi ha chiesto se volevo sedermi ed io l’ho guardato in cagnesco rispondendo di NO
    – il mio soffio peggiora con l’età ed è stato PS un giorno a dirmi che sentiva il soffio più forte, ma non era preoccupato
    – Roma è bellissima punto e basta.
    – (lo so che per la mia ultima affermazione verrò accusata di essere ciecamente attaccata ad una città in decadenza avanzata, ma ho voluto dirlo lo stesso)

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    • Sappi che quando aprirai lo studio passerò a recensirlo!…A meno che tu non ti specializzi in ecografie rettali, spero di non doverne mai fare una, uomo o donna che sia!
      Io sul cedere il posto sono rigido: solo anziani. Coi giovani può capitare per casi eccezionali, tipo caviglia rotta-stampelle, sennò evito perché poi non c’è stata una ragazza che non mi abbia raccontato “oggi sull’autobus mi hanno ceduto il posto! Ma ti rendi conto?! Mi hanno dato dato della vecchia!”. Quindi evito.

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      • Bravo evita!
        Quando io avevo le stampelle comunque scattô uno scandalo sul bus perche’ una vecchietta era in piedi ed io seduta è un tizio mi disse che dovevo alzarmi, il tizio seduto davanti a me lo aggredì dicendo che avevo le stampelle prima che io potessi rispondere e si misero a discutere, io rimasi seduta e la vecchietta scese ignara di tutto XD

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  2. Interessante come le due signore si scambiassero i ruoli come i piú classici dui comici o i piú contemporanei Lillo & Greg!
    Il mio cuore è sempre abbastanza tranquillo, in realtà credo sempre che martelli come un forsennato ed io ci sia abituato, solo quando mi arrabbio abbastanza la faccenda cambia. E cambio anche io perché il collo si gonfia, tutte le vene diventano visibili e se potessi userei il cuore come martello!

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  3. “Ad esempio il perché diventi così rumoroso quando si tratta di donne”

    Sei l’ultimo dei romantici ❤

    (PS PER INCISO: il cuore si diverte a premere sull’arteria che va verso il cranio, anche a me. Infatti non mi spiego perchè, di solito, quando uno mi piace uno non lo cago di striscio per tutta sera e parlo e faccio la simpatica solo con i suoi amici)

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  4. Parto dal momento egocentrico: belli i Nile. Mi sa che avevo postato questa canzone un X tempo fa. Fa sempre primavera comunque…
    Ritorno serio: ma ti rendi conto? Fortuna che ti ha chiesto se avevi il batterista dei Nile nella giacca e non:
    a) il batterista dei Def Leppard (cosa che potrebbe risultare di dubbio gusto visto che faccio battute di dubbio gusto).
    b) un pennarellone a punta grossa/un pacchetto di monete per la banca – cosa che è molto, molto, imbarazzante quando, nel momento della verità, tiri fuori effettivamente il pennarellone a punta grossa dicendo “ho fatto un grafico al lavoro e me lo sono dimenticato in tasca”. La verità fa male, circa 5 punti di sutura sopra l’occhio sinistro [*non è una storia personale! sono esempi del caso… ahahah… si sa mai*]

    Non vado ad una visita di ideoneità sportiva da epoche immemori.

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  5. Sul batterista dei Def Leppard ho riso e mi sono sentito in colpa, dì la verità che volevi scatenarmi il riso solo per farmi sentire una brutta persona, se il dio della malvagità!!!

    La storia del pennarello mi intriga e ho quasi voglia di tentare l’esperimento.

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  6. Che ambientino di classe….
    Bello il cuore che si trasforma, capita e credo sia delizioso…
    Non sono riuscita a immaginare due signore… Ma due scimmiette… Ed è ancora più divertente…
    …concordo… Le città non fanno poi così schifo 🙂

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  7. Beh, signora 1 e signora 2 non saranno eventi, ma curiose sì… per quanto riguarda il cuore, devo ammettere che è romantico il tuo, quando parliamo di amore il mio si agita ma si fa sentire solo da me, è come se avessi la pelle insonorizzata… 😉

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  8. Solo tu potevi trovare un torso di donna rosso cremisi. Le due signore, invece, mi sa che fanno parte della fauna urbana di molti luoghi, solo che ci vuole una certa abilità per interpretarle in chiave antropologico-teatrale.
    Per fortuna anche le vecchiette gentili fanno parte della fauna urbana.
    E per fortuna i romantici non sono in via di estinzione, fanno solo meno rumore degli altri, ma questo alla lunga è un vantaggio.

    🙂

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