Non è che “via dei Fori!” sia un incitamento sessuale


NOTA INTRODUTTIVA
Questo post sarà ricco di note come il registro di una classe indisciplinata.


“Ehi, Mister! Can you help me?” esclama indicando una enorme Reflex.
Siamo all’altezza del Vittoriano, di fronte al Foro Traiano. Un giovane dall’aria affabile, con i capelli sparati in aria tipo Saiyan, dei baffetti da portoricano e un abbigliamento che costerà quanto un’automobile, richiama la mia attenzione per farsi scattare una foto con sullo sfondo le rovine romane.

Non l’avevo proprio visto, primo perché era in un cono di buio oltre l’illuminazione stradale e secondo perché camminavo con la mente impegnata nell’analisi semantica di una frase di Tutor. Quando sono immerso nei pensieri innesto il pilota automatico e la mia mente incrocia le braccia dietro la testa, allunga i piedi poggiandoli sul tavolo e si mette a guardare il soffitto, cogitabonda.


FLASHBACK
Brevemente, quando le abbiamo detto “Scusa se ti facciamo fare tardi, avrai la tua vita”, lei ha risposto “Macché, figuratevi, non c’ho proprio nessuna vita” con aria rassegnata. Mi interrogavo se per caso fosse quindi andata male nei giorni scorsi col suo sconosciuto conquistatore.

Oppure poteva significare altro, essendo in quel periodo nel mese voleva dire che per stasera niente vita: plaid e tisana sul divano e via a dormire.


NOTA AL FLASHBACK
Quella sull’attuale attività ormonale di Tutor è una mia deduzione basata su un esame estetico-comportamentale sommario.


NOTA DELLA NOTA AL FLASHBACK
La nota precedente potrebbe sembrare vagamente inquietante, ma io, in generale, come si vedrà anche dal prosieguo della storia qui sotto, tendo a scannerizzare le persone che ho di fronte.


NOTA DI AUTOCRITICA
Ok forse ciò è inquietante lo stesso.


Mi sono quindi fermato ad aiutare il giovane, avendolo giudicato non pericoloso in base a un veloce scanner biometrico. Non sono diffidente a prescindere con gli sconosciuti, io li squadro e cerco di valutarli. È difficile da spiegare, ma diciamo che essere stati abituati a Napoli ti fa comprendere in genere di chi ti puoi fidare quando ti fermano per strada.


Con l’affermazione qui sopra potrei contribuire ad alimentare immagini distorte di Napoli che circolano spesso tra chi non l’ha mai vista: non è questa la sede per fare classifiche e statistiche di pericolosità o vivibilità, però un dato che ritengo certo è che Napoli è una buona palestra di vita per insegnarti a campare. Prendete la viabilità, ad esempio: guidare al Sud ti allena ad avere riflessi pronti e occhi sempre vigili. Rimango sempre sconcertato nel constatare che al Nord ci sia troppa fiducia nel codice della strada: chi ha la precedenza si immette nella corsia senza decelerare e io penso sempre che se comparisse qualcuno che non rispetta la precedenza sarebbe la fine. Dalle mie parti invece anche se hai diritto a passare abbiamo l’abitudine di rallentare e controllare se la strada è libera. Questo evita molti problemi.


Gli ho specificato di non essere Steve McCurry (lui ha riso) e che inoltre quando tocco macchine così sofisticate vado in crisi perché non so che pulsante premere.

Abbiamo dovuto rifare la foto molte volte, perché: a) era troppo scura; b) era troppo luminosa; c) l’avevo fatta venire sfocata; d) è passato un autobus in quel momento coprendo il Foro; e) sono passate delle persone in quel momento davanti all’obiettivo; f) due o più degli inconvenienti descritti in precedenza insieme.

Durante i tentativi ha scambiato qualche parola con me. Mi ha detto che viene dal Brasile, è in giro per l’Europa (prima Parigi, tre giorni a Roma e poi Amsterdam), gli piace viaggiare, cose così. Mi ha chiesto se fossi single e che donne mi piacessero. Poi mi ha detto: ieri sono stato con un’asiatica, da urlo, amico. Però io voglio divertirmi e fare esperienze – ha proseguito – Oggi voglio proprio cosare un coso.


Ho provato a pensare a molte metafore per riportare la cosa senza essere troppo sfacciato o scollacciato, ma mi venivano sempre esempi che si riferivano all’ingerire ortaggi o prodotti di origine suina oblunghi, quindi ho lasciato perdere.


Mettere un riferimento nelle note potrebbe essere stata la soluzione, in quanto la nota è più discreta e timida.


E poi mi ha chiesto: dove posso andare stasera per cosare un coso? Io gli ho risposto che non ho idea perché non mi sono mai preoccupato di simili interessi. E lui ha replicato:
– Dovresti provare.
– No amico (ridendo), preferisco le donne.
– Certo, anche io. Ma poi ho scoperto che provando cambia tutto. Un uomo sa meglio di una donna cosa piace a un altro uomo (abbassa gli occhi verso la mia cintura).
– Sarà anche così, ma
– Non vorresti provare? (mi interrompe)…Sai, io ho proprio voglia di cosare un coso (abbassa di nuovo gli occhi).
– Mi dispiace, senti ho l’autobus che mi parte.
– Ok amico, bye, grazie di tutto (saluta stringendomi calorosamente la mano).

L’unico dubbio che mi è rimasto è se mi avesse fermato perché mi aveva notato o perché ero il primo che capitava: no perché cambia tutto tra l’una e l’altra cosa, è comunque una questione di orgoglio. La mia eleganza (ben evidenziata da un giubbetto comprato in saldo in una nota catena di moda giuovine, una pashmina a quadretti e quadrotti, un jeans sdrucito e un paio di scarpe simil Converse consumate) e il mio nobile portamento (le mani perennemente nelle tasche e l’incedere di uno che sta andando a fare una rapina ed è nervoso perché non l’ha mai fatto prima) devono essere apprezzate per quel che sono, perbacco!

30 Pensieri su &Idquo;Non è che “via dei Fori!” sia un incitamento sessuale

  1. L’orgoglio innanzi tutto. Ho presente la camminata da rapinatore nervoso alle prime armi.
    Interessante incontro ma ancora piú interessante riflessione sugli scanner biometrici e la vita in zone “difficili”.
    Spiegare a chi viene da fuori che devi fare attenzione con chi interagisci per strada o in macchina è sempre faticoso.

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  2. Io ti avrei fermato colpita dal suo sex appeal di rapinatore alle prime armi con pashmina a quadri. 😛
    Assolutamente d’accordo sul fatto che se impari a guidare al sud puoi sopravvivere in qualunque giungla di macchine e strade. Io, meridionale inside, a Roma non ho avuto tutti sti problemi x adeguarmi a guidare, conosco gente settentrionale che ogni volta si sdegna (e mi chiedo che farebbero tipo a Napoli Ahahahah)!
    Come al solito il titolo è geniale!

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  3. A Milano, in certe zone capita spesso, sia a maschi sia a femmine. Basta farsi un giro sui navigli diciamo dopo la.mezza da sole/i. E senza neanche bisogno di inventarsi scuse. E francamente, da etero, non mi colpisce la cosa più di tanto, gli approcci se vuoi espliciti e/o poco eleganti o viscidi ci sono tra omo,etero e bisex. Basta rispondere educatamente e se non interessati andarsene. Siamo a Milano e a Roma ma siamo sempre dei provincialotti a confronto del resto del mondo!☺ A Londra,ormai secoli fa,io e il mio uomo di allora,fummo avvicinati da una tipa che ci.dissi esplicitamente se ci andava di fare una cosa a 3.Ci ponemmo la tua stessa domanda :ma ci aveva notati o eravamo i primi a passare di lì?

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  4. “muoro”
    detto questo mi sa che tiri su più di me.
    (la frase a doppio senso è voluta).

    Quello che non comprendo è come mai una mente aperta e versatile come la tua, non abbia voluto provare una nuova esperienza.
    (non sono ammessi insulti, sono una sigNOra fine e delicata, porca troia zozza!)

    PS:”..sempre sconcertato nel constatare che al Nord ci sia troppa fiducia nel codice della strada”
    Nel metozoico venni (o andai vedi tu) a napoli e ai miei urli perchè ai semafori rossi non si fermava, ma proseguiva fenza fermarsi, mi fu risposto “Non preoccuparti il semaforo rosso è solo un consiglio”

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  5. Io il pilota automatico ce l’ho soprattutto quando guido, solo che la cosa un po’ mi spaventa, mi ritrovo a casa ma non ricordo bene come ho fatto ad arrivarci O.o

    Comunque secondo me hai fatto colpo u.u

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    • Oh meno male, allora confermi che il mio stile faccia voltare la gente (dall’altra parte) per strada!

      A me succede con operazioni di routine, tipo lavare i denti, i piatti, ecc, insomma tutte quelle attività meccaniche che il cervello delega. La cosa della guida è comoda tranne quando devi andare in un altro posto e invece sbagli strada per abitudine (sì mi è successo)!

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        • Allora il tuoi pilota è più efficiente del mio, mi dichiaro sconfitto. Io una volta dovevo andare a Napoli da un medico e presi invece la direzione Roma per andare a Caserta al lavoro. Per un tragitto di 10 km ne feci 20!

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          • Ah beh io allungo le strade perché prendo solo le strade interne e al mio navigatore ogni tanto prende lo schizzo di farmi scoprire posti nuovi spersi nella campagna….. Quindi no, non sei stato sconfitto.

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            • I navigatori sono fantastici, col pretesto di farti fare il tragitto più breve ti mandano in culonia e poi magari ti abbandonano sul più bello. Una volta il mio mi mandò in una strada per trattori in mezzo alle vigne

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  6. Cioè scusa, ma questa è da standing ovation. Abbordato da un brasiliano (e dire che notoriamente uno pensa di parlare con una donna e poi scopre “il coso”), in pieno centro a Roma. è il momento di cogliere le occasioni: nel post scorso eri con una avvenente giovine all’interno di una Smart, quest’oggi il tuo fascino ha colpito ancora. Credo tu stia sottovalutando i messaggi dell’universo..

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      • Potresti sempre convincerla a seguire un master e prometterle di aiutarla negli studi, non solo nella tesi!
        Gli eventi parlano chiaro, caro Gintoki! Potrebbe essere anche che tu debba emigrare in Brasile a fare le fusa…

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