Quando ero bambino tornavo da scuola e pranzavo dai nonni materni. I nonni mi son sempre sembrati anziani, anche se oggi riflettevo sul fatto che all’epoca avevano giusto qualche anno in più rispetto ai miei genitori oggi, che invece mi sembrano giovani.
La caratteristica di un piatto di nonna, oltre la proverbiale abbondanza che caratterizza un piatto di una nonna italiana, è il brodo.
La pasta e fagioli era brodosa.
La pasta e lenticchie era brodosa.
La pasta e patate era brodosa.
Il riso era brodoso.
Il sugo col pomodoro era brodoso.
La pastina in brodo era ovviamente brodosa ma son sicuro lo fosse più del normale.
Era tutto così brodoso che io infilavo il pane secco sotto la pasta e questo non bastava ad asciugarla. Era come tentare di asciugare le pozzanghere con una spugnetta. Il fatto di aver ingurgitato tutto quel pane e di non esser diventato un bimbo obeso (anzi ero sottopeso) vuol dire che o il pane non fa ingrassare o avevo la tenia.
Una volta sbottai e dissi “Non la voglio la pasta nell’acquitrino!”. Credo sia stata l’unica volta in vita mia che ho usato la parola “acquitrino”, memore di averla imparata quando, agli inizi di scuola, la maestra fece l’esempio di varie parole col suono cq: acqua, acquerello, acquisto, acquitrino.
Crescendo ho sviluppato un’intolleranza ai brodi, tanto da evitare di assumerne sino a quando non ho cominciato a mangiare giapponese e a sbavarmi con il ramen.
Ciò nonostante, i sughi li preferisco ristretti e la pasta coi legumi deve formare un agglomerato così colloso da intrappolare il cucchiaio più del bostik.
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Ciao ! Fabio
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Anche mia nonna materna mi proponeva riso in bianco brodoso da far schifo, per giunta quando stavo male (avevo febbre etc..), se minimamente ci ripenso ancora rabbrividisco. Non mangio riso in bianco da anni.
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la prova provata che certi traumi infantili non si superano o si superano ma con tanta difficoltà
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Decisamente sì! Io ancora non l’ho superato, ma credo che potrò farcela, prima o poi! Dovremmo riunire tutti i nipoti brodosi e fare terapia di gruppo!
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Ciao, sono Gintoki e anche io ho dovuto mangiare pasta brodosa
“ciao Gintoki, un abbraccio”
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Oh fortuna che a me non succedeva, mamma e nonna hanno sempre cucinato molto “ristretto” che poi da quello che ho capito fa male, ma chi se ne frega, è buono.
Però magari bere così tanto ti faceva bene che ne sai, potevi sputare acqua come squirtle!
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Il sugo ristretto fa male?
-.- e che diamine, ci tolgono tutto! E questo fa male, quest’altro fa ingrassare, non ci resta più niente!
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Beh, a me fa male sentire che secondo loro fa male, quindi mangio u.u
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Come mi dice sempre Madre ” ma qualu ‘fa mal’, e mazzàt fann màl!”
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Quelle sempre! Fortuna che io da bimba non ne ho avute. Ero una brava bambina.
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Io rifilo riso brodoso al pargolo quando sta male, ma lui è contento, sa che è un modo di prendersi cura e adesso ha imparato, quando ha mal di pancia me lo dice già, forse oggi dovrò mangiare riso in bianco (ha 12 anni, spero non sarà troppo traumatizzato in futuro) 🙂
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Un bambino contento del brodo? Cosa gli hai fatto! Salvatelo!
scherzo 😛
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🙂
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Avevo solo un problema di abbondanza. Niente brodosità da me, ma quantità che avrebbero sfamato l’esercito di Annibale (elefanti compresi).
Non sono ingrassato, da qui deduco che “il cibo della nonna non fa ingrassare”.
In compenso ho incominciato a subire gli effetti devastanti della dipendenza da concentrato di pomodoro.
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Sai che non ho mai usato il concentrato (del resto sono un distrattone, ah ah…okkei questo pareggia il commento di ieri 😀 )
Comunque io ero vittima di un doppio attacco d’abbondanza. Prima passava nonna a riempire il piatto, poi il suddetto cadeva sotto l’occhio severo del nonno che lo fissava dubbioso ed esclamava “ma è poco! Cosa gli dai a questo ragazzo!” e giù di altra razione. Una combo micidiale, eppur non son diventato ciccione
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Il concentrato era la base di ogni pasta che ho mangiato dai miei nonni. Alla fine ne ero talmente dipendente da sognarlo ahahah.
Il doppio attacco è pesante! Ma conferma la teoria che il mangiare dei nonni non fa ingrassare.
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In fondo i nonni sono abituati alla cosiddetta dieta mediterranea, che in realtà è salutare. Se oggi diventiamo ciccioni è per tutto il resto delle cose che abbiamo aggiunto
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Già. Dieta mediterranea o contadina.
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Il sugo a me piace ristretto e bruciacchiato, ma il brodo non mi dispiace. Certo se mangio brodo voglio che sia brodo. Se non mangio brodo non voglia che sia brodo. Accidenti!
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Ogni cosa al suo posto, mi par giusto! Se cominciamo a mescolare brodi e sughi non so dove finiremo
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Questa licenziosità sarà la rovina della nostra epoca!
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Anch’io da bambina mi abbeveravo … ehmm … mangiavo spesso a casa dei nonni.
Credo che l’odore del brodo nella cucina di mia nonna si fosse addirittura incastrato nel legno.
Quel liquido brodoso mai cremoso era alla base di ogni minestra e se provavo a tavola a bere un bicchiere d’acqua mi diceva di non farlo che l’acqua mi avrebbe fatto venire di sicuro le ranocchie dentro la pancia.
Quando tiravo su dal piatto solamente un cucchiaio di pasta o riso mi sembrava di fare pesca di beneficienza alla ricerca di un po’ di conchiglie spiaggiate da trarre miracolosamente in salvo.
Il ricordo di mia nonna non si è diluito nel tempo, non sento le ranocchie nella pancia ma un rospo oggi è come se fosse rimasto incastrato in gola e per farlo andar via non mi basta tossire.
Un abbraccio
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Ogni volta che scrivi mi sembra di sfogliare una pagina di un libro, grazie 🙂
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Il Ramen mette pace. E se è buono, ancor di più!
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il ramen È la pace. E in Giappone ancor di più, anche perché è concesso far rumore di risucchio senza apparir maleducati. cosa vuoi di più!
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amo il brodo, i minestroni, le zuppe, però per quanto riguarda il sugo sono con te. Ristretto e densissimo 🙂
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evviva il Ramen!
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sempre sia lodato!
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Ma col ramen quel cucchiaio in ceramica come lo usi?
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Col cucchiaio ti aiuti a raccogliere gli spaghetti
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Denghiu
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Oppure puoi usarlo per il brodo, ma è più comodo sollevare il tazzone e bere da lì 😛
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Sulla frase di chiusura mi sono alzato in piedi e gridato allo schermo: “Sì, bravo! Così si fa!”
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È bello trovare comunanza di gusti 😀
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Mia nonna non sa cucinare affatto. Che tristezza.
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Non ci credo. Non esiste nonna che non sappia cucinare
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Erano venuti degli scienziati per studiarla infatti perché è un caso rarissimo, ma poi hanno rinunciato perché non la sopportavano più!
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Mi sembri Mafalda col minestrone. A tutti i bambini non piacciono le cose che galleggiano in robe liquide o semiliquide.
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Da bambino ho preso a odiare i cereali per lo stesso motivo. Più che per il fatto brodoso, era perché non mi piacevano più quando si inzuppavano troppo, volevo che si mantenessero croccanti
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Il segreto è aggiungerne poco alla volta
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io invece di mia nonna ricordo il riso in bianco che mi propinava tutte le volte, e comunque i brodi mi sono sempre piaciuti anche da piccola
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Sia maledetta la pasta galleggiante. Madre mi hai rovinata. Adesso l’unica cosa che accetto nel brodo sono i tortellini, se vedo solo un filo di pasta una stellina o chi per essa, mando indietro, se mi sento magnanima passo al colino.
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Grazie per aver condiviso con noi “grazie nauseapatica” (coro delle altre vittime dei brodi) 🙂
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