Se il mago non riesce a usare la bacchetta, è ansia da prestidigitazione

Mi fanno notare che cammino come un robot. Avanzo muovendo le gambe a scatti e calcando il piede sul suolo. Sarà per questo che consumo le suole delle scarpe più di un podista.

Eppure non sono pesante.
Porto in giro 73 kg scarsi di uomo fatti di ossa e pelle e tanti nervi infasciati o intrecciati. Non ho gangli nervosi: soltanti (soltanto tanti) nodi che nel complesso mi rendono rigido come una tavola di legno di abete.

Sembro la scopa animata da Topolino in Fantasia.

Sarà a causa di questa costituzione lignea che ho sempre dei tarli in testa. Il lato positivo di avere dei buchi nel cervello, però, è una mente sempre arieggiata dove poter stagionare pensieri.

Da bambino avevo la scatola gioco de L’Apprendista Stregone.

Passavo più tempo a fingere di giocare con le palline e il foulard e la bacchetta che a imparare i trucchi. Anche perché alcuni erano davvero ingenui, come la scatola magica (quella rossa con la picca nera) col doppio fondo:  quando la giravi il doppio fondo cascava e faceva rumore, svelando il trucco. Anzi, non c’era neanche necessità di svelarlo, lo spettatore lo intuiva da prima. Il brutto di voler mostrare i propri giochi agli adulti: devono rovinare sempre la magia (è il caso di dirlo) di tutto.

Eppure per un breve periodo sono stato convinto che nella vita avrei fatto il mago (tra le altre 1000 cose che avrei voluto fare). Ma non un mago da strapazzo di quelli che leggono le carte (sì…le carte da centomila che si facevano dare dai clienti…), ma un grande illusionista. E sottolineo grande, perché non ha senso immaginare di diventare qualcuno se questo qualcuno non è grande, no?

Comunque delle magie le so fare. Ad esempio:

  • far sparire velocemente del cibo dal piatto come un pitone fa con la preda
  • far morire una discussione e riportarla in vita
  • far calare il gelo
  • cambiare colore dall’imbarazzo
  • parlare con i gatti, infatti quando imito il loro miagolìo loro mi rispondono (magari dicendo Che gatto sfotti, imbecille?)
  • faccio spegnere i lampioni quando ci passo sotto

Mica male, no? E voi che magie fate?

Me lo direte dopo. Adesso sparisco:

32 Pensieri su &Idquo;Se il mago non riesce a usare la bacchetta, è ansia da prestidigitazione

  1. Mai avuto quel gioco… in compenso avevo le carte ed i trucchi di Silvan (se non ricordo male c’era una rivista, forse Topolino, che dava questi trucchi di Silvan). Pensavo di essere un grande, poi mi sono stufato.
    Che magie faccio?
    – estraggo più moneta dal conto in banca di quanta ce ne sia;
    – parlo anche io con i gatti (e mi rispondono);
    – porto l’inverno quando c’è la primavera;
    – cambio l’acqua in tè o i soldi in birra;

    ma la magia più grande, più forte, più tanta (ahah) è la seguente:

    – mi alzo alla mattina e vado al lavoro in tempo.

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  2. Anche io sono esperta in quella grande Arte dello spegnere i lampioni passando! E poi il mio pezzo forte, il mio chef-d’œuvre: far apparire le nuvole dopo aver detto “Visto che c’è il sole mi metto in giardino!”

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  3. Devo confessare una cosa: avevo una scatola da mago uguale a questa (ho riconosciuto le cose) ma non di Topolino, io organizzavo degli spettacoli veri e propri, mi vestivo anche da mago. Li facevo per i miei parenti e per i miei amichetti alla festa del mio compleanno… ecco ho detto tutto! 😀

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  4. Io volevo troppo l’apprendista stregone! …tristemente rimasto uno dei miei sogni infantili insieme al dolce forno e gira la moda, va beh.
    Io sono molto brava in “penso a una persona e poco dopo quella compare o mi scrive”. Poi so creare magistrali carte di credito virtuali nel mio conto online, le linee aeree low cost ormai lo sanno bene.

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Si accettano miagolii

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