Sono brutto e polemico, chiamatemi Vittorio Sgorbio

La scuola elementare (a proposito: Sherlock Holmes non ha mai detto “elementare Watson”, che si sappia: sono stanco di sentirlo dire!) è territorio di nascita e proliferazione di leggende metropolitane.

Agli inizi degli anni ’90 ne ricordo alcune. I braccialetti gommosi profumati che causavano intossicazioni (qualcuno diceva che se sudavi con quel braccialetto addosso ti veniva la polmonite!), le figurine con la colla tossica (o la droga nascosta sul retro!), i braccialetti auto-arrotolanti (delle strisce che tu picchiavi sul braccio e si arrotolavano) che potevano causare lividi, il bere acqua dopo aver sudato che poteva causare ogni genere di danno all’organismo, sino a portare alla morte (perché poi la sintesi di ogni discorso era che si moriva, come ha detto mio cuggino).

C’erano oggettivamente delle cose che facevano proprio schifo. Gli Sgorbions ad esempio. Se qualcuno non li ha presenti (povero lui!), ecco un esempio di questa serie di figurine

Ovviamente, piacevano ai maschi. Ma ho sorpreso anche qualche bambina intenta a scambiarsele. Io le bramavo ma a casa non me le compravano.

Un giorno un compagno di classe me ne regalò una. Evento più unico che raro, perché i bambini non regalano mai niente. C’è una sorta di sadica perfidia nel bambino che sa di avere qualcosa che un altro non ha, fosse anche una gomma da masticare.

Ecco, parliamo delle gomme da masticare: c’era la gomma a nastro, che io non ho mai avuto perché a casa dicevano che pure quella fosse tossica. Mi chiedo come sia possibile che io da adulto, per una sorta di ripicca, non sia diventato dipendente dal metadone.

Comunque, dicevo che un mio amico mi regalò una cartolina Sgorbions, questa:

La conservavo gelosamente come fosse il mio tesssoro, finché poi credo di averla persa. I ladri. I ladri. Quegli sporchi piccoli ladri. Dov’è? Dov’è? Ce l’hanno tolto, rubato. Il mio tesoro. Maledetti! Noi li odiamo! È nostro e lo vogliamo. Gollum! Gollum!

Oppure sarà finito nel buco nero delle cose dimenticate. Ci sono cose che possediamo che sembrano sparire nel momento in cui non sono più oggetto della nostra attenzione, come se dicessero Ok, ho fatto il mio tempo, mi ritiro.

Probabilmente finiscono tutte su una gigantesca isola deserta, abitata dai personaggi famosi che dicono che sono morti ma in realtà si sono tutti ritirati in un posto segreto che sa solo mio cugino ma che non lo dice a nessuno perché poi lo fanno sparire pure a lui.

51 Pensieri su &Idquo;Sono brutto e polemico, chiamatemi Vittorio Sgorbio

  1. la storia della droga dietro le figurine me la raccontava mio padre quando ero alla scuola materna, inizi anni ’80. non penso ci credesse molto neanche lui, ma era un modo efficace per mettermi in guardia.
    è che in quel periodo di droga ne girava così tanta che, col senno di poi, credo fosse davvero molto spaventato. la droga sembrava quasi inevitabile nel nostro futuro. insomma, per noi era normale trovare al parco giochi le siringhe per terra e vedere adolescenti bruciati camminare a stento per le strade. e non abito in una grande città!
    vabbè, ho divagato.
    comunque gli sgorbions li ho vissuti in quinta elementare, appena usciti. prima c’erano le micromachines, i videogiochi tiger, i librogame, i paciocchini e gli exogini.
    insomma, sono più vecchia di te.

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  2. Gli Sgorbions… stupendi. Me li ricordo. Un’altra cosa che andava di moda erano le mani/palline/cose appicicose che trovavi nelle patatine (no, non erano serpenti) con cui potevi infastidire la gente. Puzzavano come un cadavere lasciato al sole e probabilmente erano più tossiche che farsi un bagno a Chernobil.

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  3. Le gomme arrotolate le mangiava sempre mio fratello, in casa avevamo decine di queste orribili figurine che mi disgustavano e piacevano allo stesso tempo e… ma i mini ciucci? Quelli sono sempre un must. Comunque io da bimba ero una falsa brava bimba. Rubavo le cose degli altri pargoli arroganti. Vorrei vergognarmene ma ormai ho perso quella gomma, quella figurina e quella matita con i conigli… non ci sono le prove che sia stata io! E allora la mia coscienza torna alle Bahamas.

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  4. So che la maggior parte dei ciucciotti che giravano in quegli anni in Italia erano fatti in una fabbrica di Casoria. Leggenda vuole che quando la fabbrica fu venduta ai cinesi gli operai sabotarono la produzione rompendo gli stampi, ma che i cinesi siano riusciti a ricostruirli tutti durante la notte e il mattino dopo era come se nulla fosse successo. Oh, me l’ha detto mio cugino.

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  5. Io ricordo mio malgrado di essere stata un po’ cleptomane alle elementari: quando la maestra sequestrava qualcosa a un bambino che mi stava antipatico aspettavo di essere sola in classe durante la ricreazione pomeridiana e la rubavo dall’armadio dove la metteva. Tutto tranne i libri di Piccoli Brividi perché le copertine mi terrorizzavano ed ero convinta che i mostri che c’erano dentro si animassero e uscissero dal libro di notte.

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  6. Accidenti che tuffo nel passato!!
    i braccialetti autoarrotolanti li avevo anche io. Gli Sgorbions, spettacolo!!!
    Anche a me facevano terrorismo psicologico di questo tipo.
    Sul discorso delle figurine con la colla allucinogena, mah… forse qualche effetto oggi lo vedo :-))

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