Post a contenuto orrorifico
Negli ultimi tre giorni ho messo insieme un numero di ore di sonno alquanto ridotto e frammentato, adattandomi a pisolini improvvisati alla prima occasione. Raccomando la visita a un fisioterapista dopo una dormita sui comodissimi sediolini dei treni regionali italiani. Il fatto di riuscire a dormire dappertutto (probabilmente riuscirei anche sui sassi) non è un bene quando poi ci si sveglia con le vertebre fuori posto.
Domani (o forse mercoledì: il tutto è a sorpresa) ho una presentazione. Ridurmi all’ultimo è una mia specialità: oltre ad avere rialzi incredibili di produttività in condizioni di tempo limitato come una squadra di cinesi, tendo a ripetere sempre gli stessi errori in avvio di un lavoro.
Mi ci vogliono due giorni per capire cosa fare, altri due per pensare come farlo e un giorno per buttare tutto all’aria all’insegna dello sconforto totale, prima di approcciare seriamente un compito.
Se considerate che il tempo concesso era di 10 giorni (neanche sarebbero bastati molto, considerata la mole di documenti da visionare e sintetizzare), è chiaro come ci si è ridotti.
Ma poi la colpa è anche mia. In un momento in cui anche un’ora in più è preziosa, ho scelto di impiegare quest’ora per costruire con delle immagini un video introduttivo. Con in sottofondo la musica della sigla di apertura di Fringe.
La mia prima opzione non era Fringe. Volevo usare il Dies Irae (in fondo la mia presentazione riguarda le catastrofi, quindi ci sarebbe stata bene): quello di Mozart, perché quello di Verdi l’ho già usato all’università per un lavoro simile in cui ugualmente ho infilato un video introduttivo, quindi non amo ripetermi. Poi ho pensato di usare un approccio più soft: forse il Dies Irae accompagnato alle calamità non predispone la platea (10 persone…) alla serenità.
E poi, infine, ho scelto questa sigla perché sono vittima di un evento Fringe.
Per chi non conoscesse la serie: per evento Fringe si intende un avvenimento non spiegabile dalle normali regole scientifiche.
Sono perseguitato da 3 mesi da un herpes al naso. Non sul naso, ma proprio dentro le narici, sulla mucosa interna.
Lo so, fa schifo.
Ma molto meno di un treno regionale: a volte temo che toccandone qualche parte altro che antivirali per l’herpes, forse dovrei passare all’antitetanica.
I gatti dormono ovunque dopotutto! Io sui sassi al sole al mare le pise (pisolini) me le faccio 🙂
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È vero! Noi gatti abbiamo straordinarie capacità di appisolamento!
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Capisco, capisco bene tutto.
Non ho mai avuto un herpes e la cosa mi spaventa davvero molto!
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Meglio non averlo! Ci sono cose che anche un tuttologo non deve considerare!
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Tu dici davvero?
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Dico dico! Meglio ignorare. Ma riflette il mio pensiero frutto della scuola ignorante!
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Questo fiorir di scuole è molto interessante anche se particolarmente difficile riuscire a stare dietro a tutte!
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È per questo che sto progettando una scuola di pedinamento per seguire le altre scuole!
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Consideramici iscritto!
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Come si fa ad essere invitati alla Presentazione?! Può aiutare l’esibizione di pustole purulente?
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È (anzi era: ho dato) un evento per pochi intimi: mutande e boxer e basta
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Herpes di Herpivori galattici… Treni partiti ma mai arrivati… Presentalo anche tu su… Rieducationnal Channel!!
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Mi mancava una parrucca bionda purtroppo!
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Direi direttamente tuta da laboratorio massimo livello di sicurezza!
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E dopo una doccia nel lisoform!
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