Butta la Posta

Per necessità sto tentando di aprire un conto bancoposta. Dico tentando, perché la procedura mi ha destato non poche perplessità.

Compilo la richiesta online, al termine della quale fisso un appuntamento all’ufficio postale (un ufficio lungo una strada desolante fuori dalla mia città, perché purtroppo lì ho anche un’altra cosa in corso e avevo necessità di recarmici), dove, stando a quanto dice il sito, devo consegnare i documenti e null’altro.

Vado sabato scorso, consegno i documenti e l’impiegata mi dice di ripassare lunedì quando c’è il consulente finanziario.

Consulente finanziario? Per far che, non dovevo solo consegnare i documenti per farli poi spedire?

Mi presento lunedì e mi fanno accomodare alla scrivania del consulente. Un tizio che sembra più un giovane ministro di Scientology, il quale, dopo le presentazioni di rito, parte subito in quarta:
– Allora Gintoki, io volevo parlarti di questo, tu non hai una sim postemobile, giusto? No perché se facciamo la sim, tramite poi il bla bla bla (parole che ho perso per strada) possiamo aprire subito il conto oggi stesso. Tu che tariffa hai?
– Io veramente starei con l’Operatore Arancione, pago 8 euro per internet, chiamate ed sms.
– E ti trovi bene così. Mh. No perché tu con 10 euro puoi avere questa sim e noi la colleghiamo al conto, 5 euro vanno sulla sim e 5 euro sul conto e te lo apro immediatamente, poi puoi anche controllare i movimenti con l’app, ecco guarda ti faccio vedere, peccato solo qua dentro non ci sia campo e non mi posso connettere (mi agita davanti lo smartphone mostrandomi la meravigliosa app delle poste).
– No ma sarebbe uno spreco fare la sim, non la utilizzerei, comunque.
– Come preferisci. Io lo dico per farti un favore, perché sennò devi inviare la raccomandata coi documenti, aspettare la risposta, io invece te lo aprivo subito. Puoi anche dare la sim a tua madre o a chi vuoi.
– Ma per me non è un problema aspettare.
– Come vuoi. Io ti proponevo questa cosa per te, anche perché con la raccomandata andresti a pagare molto di più (nota: la raccomandata, compresa la busta, è venuta 6 euro. Molto di più?)

Dopo mezz’ora di questo siparietto, andiamo al dunque: io pensavo che lui potesse risolvere un piccolo problemino: sui documenti da stampare avevo sbagliato a inserire la data di scadenza della carta d’identità e non potevo modificarli né produrne altri. Lo spiego al consulente, che apre la pratica online e, dopo averci smanettato un po’, la stampa tale e quale a prima, cioè, con l’errore. Indi per cui, corregge a penna e mi fa firmare sotto la correzione.
Era necessario il consulente per fare ciò?

Dopo quest’operazione, ricomincia di nuovo a propormi la sim, a dirmi che così eviterei di perdere tempo e quant’altro. Il tempo intanto me lo fa perdere lui, perché mentre compilo i dati per la raccomandata, mi blocca perché afferma di non essere sicuro di dove vadano spediti. Gli faccio notare che è scritto in bella vista sul modulo, ma non è persuaso. Poi ci pensa su e si convince.

Compilato il tutto, mi manda a rifare la fila per inviare la raccomandata (fortunatamente l’impiegata mi fa passare avanti).

Quel che non mi spiego: in base a ciò che avevo fatto tramite il sito delle Poste, avrei dovuto solo consegnare dei documenti all’ufficio postale. Invece mi sono dovuto presentare due volte, fare due file, per parlare con un consulente che non ho ben capito a cosa mi sia servito. A parte tentare di vendermi una sim.

Mah.

25 Pensieri su &Idquo;Butta la Posta

  1. Sono tutti cosí, ed ancora il consulente non si è messo a fare il broker… Pensa che a me non hanno attivato il bancoposta online perché avviata la pratica mi hanno spedito in ritardo il codice d’attivazione e cosí le funzionalità online, che mi facevano comodo, sono bloccate. Trovo ironico che le poste mandino in ritardo la posta per le poste…

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  2. Se ti consola, ieri (si proprio ieri) l’ufficio postale di dove andiamo noi come ufficio, ci ha chiamati (appunto) in ufficio per proporci l’acquisto della sim e del contratto di gestione relativo.

    Mi ha sorpreso?
    Sinceramente non più di tanto, ormai se vai in quell’ufficio cercano di propinarti di tutto dallla lavatrice ai libri per bambini.

    Sai non è colpa del impiegati e che dall’alto ricevono ordini per spingere i prodotti. Stanno diventando sempre meno posta e sempre più bazar

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    • Un bazar o dei testimoni di Geova: una volta una signora mi rifilò degli opuscoli su conti risparmio e quant’altro dicendo che avrei dovuto pensare al futuro e bla bla, insomma, pareva un altro po’ io dovessi salvare la mia anima piuttosto che i soldi

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  3. Ne so qualcosa, visto che ho il conto aperto da loro da 6 anni. Un trauma ogni volta.
    “Hai i vantaggi con noi, la fila la salti allegramente perché i correntisti hanno il numerino diverso dagli altri.” (non per forza con queste parole, ma me lo avevano spiegato così)
    E’ una cazzata anche questa. Anzi, ogni volta che vado in posta prendo il numerino come tutti gli altri che è più rapido.
    La sim me la vogliono rifilare ogni volta anche a me, dopo che ho passato 2 volte tutti i dipendenti della stessa sede in cui vado io, assicurandoli che il mio abbonamento è più vantaggioso. Ma non ci arrivano. Però ricordati la prossima volta di bloccarli subito appena iniziano a dire “Tu hai la nostra sim? No, perché…”. Sul perché tu gli dici piuttosto “Sì, ce l’ho già.”
    Per il resto è anche peggio, quindi auguri!

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  4. Non lo giudicare. Ricorda che è uno con la Sim postale nel cellulare da 600 euro. Non può nemmeno aprire l’app, che non gli funziona! È frustrato, è confuso, non ricorda…

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      • La cosa più plausibile che mi viene in mente è: lui al telefono con l’amante a…ehm…parlare di arancini ripieni. Di colpo, niente più linea (perché vive in una caverna al centro della Terra, ovviamente, non perché posta-mobile abbia problemi di rete). Incazzato come un animale lancia il malcapitato contro un muro.

        Ma forse potrebbe anche giocarci a badminton.

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  5. per dire, ieri ho impiegato un’ora per una ricarica postepay. uno dice: passi, se hai 30 persone davanti. non se ne hai due e si è impallato il sistema di chiamata dei numerini e la serie “A” era andata nel dimenticatoio a favore della “C”. quando poi arrivi allo sportello, ti chiedono: vuole abbinare una sim alla postepay? ecco, anche no.
    (la sim postepay non se la caga nessuno, non piglia da nessuna parte e costa una fraccata,. è il più grosso flop di poste spa e non sanno come dirlo)

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  6. Ciao, diciamo che ti hanno mandato dal consulente per la promozione e questo è fastidioso sortendo l’effetto opposto. Anche quando lo hanno proposto a me in modo simile ho rifiutato pensando che fosse una fregatura. Poi da sola con il tempo ho scoperto che non è così. Alle poste non hanno capito che se fai le imboscate ai clienti per promuovere delle cose la gente per principio non aderisce alla promozione.
    Però effettivamente se hai postemobili ed un conto ci sono dei vantaggi. Paghi i bollettini dal cellulare, ricarichi il sim dal cellulare, verifichi il saldo, le operazioni e paghi sempre 8 euro internet. C’è solo il problema che se superi i giga stabiliti non ti si rallenta la connessione come con gli altri operatori, inizi a pagare internet al minuto e paghi tantissimo. fortunatamente se stai per terminare i giga ti arriva un messaggio e fai in tempo a scollegare internet dalla rete mobile e a salvare il portafoglio.
    Diciamo che la promozione è buona ma la modalità con cui la propongono non è corretta e controproducente.

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  7. D’urgenza un giorno io e mio fratello ci rechiamo in posta per aprire un conto corrente. andiamo alla posta vicino casa, un tugurio d’ufficio. attendiamo un pò e ci fanno accomodare davanti al direttore. apre la pratica, tempo due minuti, il conto è aperto. Solo che, trucco dei trucchi, poichè era cointestato, per la mia parte nulla di più. mio fratello, che all’epoca si faceva accreditare lo stipendio lassù, viene convinto a sottoscrivere un fondo pensioni in cui, all’accredito, venivano prelevati dei soldi che sarebbero serviti per questo fondo. ora. mio fratello era con contratto a tempo determinato. con l’incertezza che oggi lavori, domani no. il fondo pensioni era un vincolo almeno quinquennale. accorta immediatamente della cosa, mi reco dal direttore e gli dico che se non mi annulla il conto per intero, lo denuncio per vessatorietà delle clausole e per aver estorto il consenso senza un’adeguato supporto economico. insomma un giro di parole.
    Oh, me lo ha chiuso seduta stante. Poi qualche giorno dopo siamo andati io e mio fratello alla sede centrale della posta. abbiamo riaperto il conto senza alcun problema, senza fondi pensione nè sim. unica certezza era che dovevamo comunque accreditare lo stipendio lì sopra. dopo di chè nessun problema.
    … ah. Ma all’altro post mica mi hai risposto. deduco di averci azzeccato allora!!!!

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