Ritratti al ristorante

Tavolo 1
Lui brizzolato, occhiali da Spike Lee e altezza da giocatore di basket. 45-50 anni, asciutto, camicia bianca e pantalone chino. Il calzino bianco impertinente che esce dalla scarpa secondo me lo squalifica.
Lei sulla 30ina, vestitino da donzella del west e fascia stretta che le dà il vitino da vespa. E anche un’occlusione intestinale.
Entrano, si guardano intorno. Ci sono solo 3 tavoli occupati, il resto è completamente a disposizione. Scartano un tavolo, lei storce il naso nei confronti di un altro e di un altro ancora. Alla fine lui, con gesto brillante, chiede al cameriere di far mettere un tavolo di fianco la vetrata d’ingresso, agli antipodi rispetto al resto della sala.
Ordinano il vino. Una bottiglia costosa. La stessa bottiglia che a me che la prendo alla casa vinicola costa 3 volte meno, questo spiega perché stanotte dormo da solo e lui no.
Lui rigira il vino nel bicchiere, lo annusa, lo gira ancora, alza il calice a guardare i riflessi in controluce. È ok, l’uomo del monte ha detto sì. Cin cin.
Durante il pranzo lui parla molto, fa ampi gesti con le mani. Sembra stia tenendo una lezione universitaria. Lei ascolta, annuisce, poggia il mento sulla mano.

Tavolo 2
Due coppie 45-50. Per tutto il tempo non fanno che scambiarsi un tablet e giocarci su.

Tavolo 3
Famiglia con due figli, il grande avrà al massimo 17 anni, la piccola non più di 10. A tavola cominciano con birra artigianale, che condividono tutti, piccola compresa. Passano all’aglianico, che condividono tutti. Piccola compresa. Finiscono col dessert, innaffiato da un buon passito. Anche per la piccola.
Eleggo loro come mio tavolo preferito.

Quando esco e passo davanti al suo tavolo, camicia bianca brizzolata mi osserva scrutandomi. Capisco. La mia sfavillante camicia a quadretti e rombi deve avergli fatto invidia.

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30 Pensieri su &Idquo;Ritratti al ristorante

  1. Non ti smentisci mai Ginto. Bella camicia.
    Sicuramente, se un giorno dovessi farti un regalo, saprò andare sul sicuro. E lo dice una che di camicie ne ha in quantità industriale. Ginto tu mi batti però, è nata dentro di me una sorta di competizione.
    Comunque, per tornare a discorsi più seri, la scelta del tavolo preferito tra i tavoli occupati mi pareva piuttosto scontata.

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  2. Lascia perdere il pomposo provolone che non sa guardare oltre i rombi. Tu sei più intelligente perché compri il vino a un terzo del prezzo. Lui, d’altro canto, si sentirà più intelligente perché si porta a letto una pin-up che non ha ascoltato mezza frase del tipo.
    Comunque il tavolo 2 è da bruciare.

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  3. Di sicuro non passi inosservato con quella camicia e il tipo ti ha invidiato perchè ci vuole fegato a mangiare in un ristorante portando una tovaglia indosso. Sei davvero ironico e coraggioso, sì, tanto coraggioso 🙂

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