Presenze da ufficio (bestiario lavorativo)

Di Collega Onicofago ho già parlato. Fortunatamente ora è fuori portata di vista e udito e non assisto allo sgranocchiamento delle sue povere estremità. Per carità, mi rendo conto sia un problema serio e indice di disagio o nervosismo, solo che mi chiedo come faccia a non sentire dolore. All’andata e al ritorno andiamo al lavoro insieme e anche in auto si dedica al proprio hobby. Tiene il volante con una mano, il cambio con l’altra e poi non so come ma mi giro e lo trovo pure con una mano in bocca.

Alla sinistra del mio posto c’è Paperino. La collega che parla con voci e suoni strani. È il suo modo di ingannare il tempo e rallegrare le ore lavorative. Il problema è che lei magari tornerà a casa tranquilla, io invece la sera sento le sue voci che mi risuonano in testa.

Quando non fa vocette, Paperino chiacchiera con Lentiggini, seduta di fronte. Alle volte Lentiggini lascia il proprio posto per venire a fare una chiacchierata tête-à-tête, quando il gossip da riferire è veramente importante. Ho imparato, osservandole, ad adeguarmi ai loro tempi e gestire le mie pause: dato che il mio lavoro dipende da un lavoro che fa Lentiggini, quando le vedo particolarmente prese dal pettegolezzo mi dico ok, posso anche scendere al supermercato giù agli uffici per fare uno spuntino. Anche Lentiggini, poi, fa vocette, ma meno varie ed articolate.

Di fronte a me c’è Collega Invisibile. In 8 ore lo noto solo quando si alza. Delle volte mi dimentico anche che ci sia, anche perché non lo vedo. Allora mi alzo e lo trovo chinato sulla scrivania. Mi chiedevo sempre che diavolo facesse, poi una volta son passato alle sue spalle e ho visto che era chinato sull’Iphone a giocare a un RPG online.

Alla mia estrema destra, c’è Collega Silente, invece. Non lo sento fiatare mai. È così silenzioso che ormai non distinguo più quando c’è o quando non c’è. Esce e ritorna dopo mezz’ora, senza che me ne accorga, poi mi giro e lo vedo e mi chiedo Ma quando diavolo è tornato?!. All’inizio pensavo che fosse uno spettro che vedevo solo io e che passasse attraverso i muri.

Ho lasciato per ultime Gargantua e Pantagruel, che oltre a fare un gran baccano – perché quando comunicano si dicono le cose urlando – hanno sempre del cibo a portata di mano sulla loro postazione. Pranzano, poi fanno merenda, poi fanno ancora merenda e poi concludono con una merenda. Oggi salivo in ascensore accompagnato da una scia di aroma di pop corn. Ho pensato: Secondo me porta dritto in ufficio. Come volevasi dimostrare, stavano dando fondo a una confezione formato famiglia di pop corn.

L’altro giorno mentre erano intente a far fuori una busta di patatine mi guardano ed esclamano: Anche tu fai merenda? E io ero lì che stavo mangiando il mio misero yogurt, è stato come avere di fianco all’orinatoio Rocco Siffredi che getta uno sguardo a guardarti proprio lì.

Una volta ho assistito a una conversazione tra Gargantua e l’addetto della mensa che consegna il pranzo in ufficio. Lei si lamentava che il cibo fosse poco salato. Il ristoratore si giustificava dicendo che hanno delle regole alimentari da rispettare sulle quantità di sale, olio, ecc., anche perché loro cucinano anche per una scuola e quindi devono essere rigorosi su certe cose.
Al che Gargantua, anche se un po’ delusa, ci pensa su e poi esclama:
Va be’, tanto poi troppo sale fa male.
Come se ora fosse il sale il problema!

Postilla. Mi son chiesto come appaia invece io agli altri. Probabilmente, dato che me l’han fatto notare, sarò Toro Seduto, visto che mi schiodo poco – almeno rispetto agli altri – dalla sedia. Oppure sarò Collega Fitness, visto che poi ogni tanto mi alzo e faccio stretching a gambe e braccia per non rimanere anchilosato. Eh sì, qui ognuno c’ha le proprie manie.

E voi ne conoscete di personaggi originali con cui condividete il tempo?

37 Pensieri su &Idquo;Presenze da ufficio (bestiario lavorativo)

  1. e io ne potrei scrivere riguardo la sinistra presenza che vive nella mia casa…

    ma, sai com’è…non vorrei farmi prendere la mano e infierire più di tanto.
    Quindi… meglio silenzio!
    (delizioso questo tuo post!)

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  2. Scusa la banalità, ma io scelgo i vizi capitali: Ho colleghe Ignavia, Invidia e Ira. Poi c’è Meticoloso, Innocenza e Logorroica. Ho reso l’idea? Dalle prime tre io vengo vista probabilmente come Superbia, dagli altri due con affetto e dall’ultima con timore

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  3. Beh ovvio! Chi più e chi meno, mi ritrovo con colleghi davvero simpatici. Sono fortunatissimo sotto quel punto di vista. E’ forse il mio capo l’unica bestia rara da dover analizzare.
    Ma tralascio questa parte, perché è più un’opera teatrale, con tanto di espressioni tipiche, lunghe e difficili da riportare per iscritto.
    Bello questo bestiario, però. Molto apprezzato.

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  4. non ne posso parlare….
    il mio unico collega è mio marito 🙂

    ma lo chiamerei…..ilsemprestanco…
    stop…
    basta…
    non insistere….
    non dico altro…

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  5. io non ho persone particolarmente originali con le quali condivido il mio tempo, ma ne vedo parecchie in giro, totali sconosciuti.
    quelli a volte mi fanno anche paura, perché generalmente sono annoverati fra i normali.
    allora mi chiedo: se per me sono tanto strani questi normali, sarò che la strana sono io?
    sì, è probabile.

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  6. potrei raccontare della collega che si portò in ufficio il sacchetto della spazzatura di casa, e solo una volta arrivata in ufficio si rese conto di non averlo gettato. che poi è la stessa che inceppa la fotocopiatrice/scanner/stampante e te la ritrovi lì davanti a fare gli esorcismi.
    bei momenti.

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  7. Pingback: Animali da sbronze. | AntipastoMisto

  8. Io ho un bestiario da chilo, ma per questioni di privacy (mia) non posso esprimermi più di tanto. Anche perché siamo in fascia protetta e potrei diventare volgare 😉

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Si accettano miagolii

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