Respiro de panza, respiro d’incostanza

La mia dottoressa ha detto che respiro troppo con il petto e poco con la pancia.

Come faccio a spiegarle che io vorrei tagliare ossigeno alla metà inferiore del mio corpo?

Nell’addome, da qualche parte, ho un secondo cervello che parla a mia insaputa con il primo e gli comunica sensazioni, emozioni, stati d’animo.

Allora l’unica alternativa è reprimere, soffocare.

Gli amici mi dicono che sono troppo controllato. Provate a vivere dentro di me e ditemi se non vi verrebbe voglia di rinchiudere voi stessi e vostri modi d’essere in un Panopticon.

54 Pensieri su &Idquo;Respiro de panza, respiro d’incostanza

  1. E allora dobbiamo dargli sotto di diaframma, Gintobello. Tillapersonaltrainer se ne potrà occupare di persona. Il diaframma è l’unico muscolo poderoso del mio corpo: un mappazzone di cemento. Quando si studia canto è la prima cosa.

    Anche secondo me reprimi troppo. (Non ne ho la più pallida idea, però se lo dicono gli amici…)

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  2. Guarda, preferisco emozioni de panza (scusa, non è un dialetto che mi appartiene), di pancia, piuttosto che quelle di cervello. Non lo so. Meno intermediatori, meno filtri. Poi, logico, hanno i loro lati negativi (come quello che ti vorrebbe da rimproverare il gatto che ti sta passando davanti alla tastiera… ehehehe… dannazione… scusa… l’ho spostato).
    Prova a fare sport… solitamente quando si è stanchi, il secondo cervello dorme.

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  3. Il problema non sono le emozioni che la tua pancia comunica al tuo cervello. Quelle vanno bene e sono preziose. Il problema è la generale – mi compresa – incapacità di passare attraverso le emozioni, farne esperienza e lasciarle andare. Abbiamo la tendenza a incancrenirci dentro le emozioni. Ed è questo che crea il marasma.

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  4. Il cervello nella pancia esiste davvero -anche se con questa definizione l’ho un po’ brutalizzato. Non è un’esclusiva tua, spero questo ti possa rassicurare almeno in parte.
    E la pancia ha sempre ragione, è un dogma. Quindi insomma, perché trattenerti?

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    • Che esistesse un qualcosa di simile l’avevo sentito, in passato ho letto anche qualche articolo in proposito. Ricordo anche di aver letto un’analisi sulla flora batterica intestinale, in cui si teorizzava che, in realtà, noi fossimo influenzati dagli esseri che abitano il nostro corpo. Non solo a livello fisico, come è noto, ma anche a livello cerebrale.

      Quindi, niente. Dovrei ascoltare di più i batteri?

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      • Ecco, il discorso è praticamente quello (e bravo Gintoki, ti vedo preparato! 😀 )
        Esattamente, diciamo che è un cervello meno influenzato dall’ambiente esterno barra paranoie barra razionalizzazioni varie dell’encefalo vero e proprio, quindi sì, puoi pure ascoltarli di più, quei cari batteri.
        Io dando retta alla mia flora batterica ho stravolto metà della mia vita, chiudendo una storia di un anno che credevo avrei portato avanti molto di più.
        A te dicono cose così malvagie?

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  5. Oddio lo sai che ho lo stesso problema, respiro sempre di testa, e ho provato anche a far esercizi di respirazione per imparare a farlo con la pancia, ma a parte la fatica, appena mi distraggo ritorno a respirare di testa.

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Si accettano miagolii

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