In caso di neve, usa le catene (Gintoki si racconta)

ATTENZIONE: SE LEGGI QUESTO POST POTRESTI SCOPRIRE DI ESSERE STATO NOMINATO

Avrete notato forse che non partecipo alle catene sul web, seppur queste siano innocenti, come quelle dei vattelapesca awards. Colgo l’occasione per scusarmi con le persone che mi nominano, a volte vorrei anche pubblicare il giochino ma poi dico va be’ un’altra volta, magari faccio un post onnicomprensivo , cosa che poi puntualmente non faccio mai.

Oggi decido di invertire la tendenza e uscire dalla mia torre di resina (niente avorio, sono socio del WWF!) e provare invece questo piccolo gioco, ringrazio Aida che mi ha coinvolto nominandomi.

È molto semplice, si risponde a delle domande da girare poi a 5 blogger. Non è un premio, è più la curiosità di saperne di più su persone con le quali interagisci.

    • Cos’è per te il blog: è un diario pubblico. Che poi è un controsenso, un diario dovrebbe essere una cosa privata. Io infatti qui parlo di cose che non dico nella vita di tutti giorni o, quantomeno, non in questa maniera. Però mi piace l’idea che ci sia qualcuno a leggere. È complesso, è come nascondersi ma voler essere scoperti. Come fare l’amore in un posto dove può arrivare qualcuno (ma che cacchio di similitudini t’inventi, Gin?).
    • Da grande vorrei fare: c’è una domanda di riserva? Posso scegliere la busta 1, 2 o 3? No, ecco, sarà banale, ma mi basterebbe poter avere uno stipendio regolare. C’è una cosa che ci terrei però a realizzare. Non mi vedo dietro una scrivania, per lo meno non a lungo. Vorrei trovarmi un giorno a passare da un angolo all’altro del Mondo, per lavoro. È un po’ infantile, me ne rendo conto. E poi che lavoro potrei trovare oggigiorno fatto così? Il corriere di droga? Uhm…
    • Quanto scrivi sul blog: non c’è un quanto. È quando la mia testa sputa fuori qualcosa. In genere le idee mi vengono in mente quando sono lontano dal pc. Se io mi mettessi davanti alla pagina bianca di WP pensando “Ecco, oggi scrivo qualcosa”, non riuscirei a scrivere nulla. Poi mentre sono impegnato a fare altro, o quando sono in giro o sto in compagnia di altre persone, all’improvviso immagino “Ehi, potrei scrivere questa cosa, appena torno a casa la pubblico”.
    • Genere musicale preferito: non ho un unico genere, ascolto e apprezzo tutto tranne proprio le commercialate, le musiche da discoteca et similia. Tra l’altro mi rendo conto che dire “musica da discoteca” sia una definizione superficiale che vuol dire tutto e niente, ci sono discoteche dove suonano dubstep e trip hop, generi che apprezzo se fatti con la dovuta qualità. Quindi diciamo che con musica da discoteca intendo il tunz tunz tararì tararà (chiarissimo, no?). Per il resto a seconda degli stati d’animo, delle sensazioni, del bisogno di quel momento, ascolto ciò che mi serve. Posso passare tranquillamente dagli Uriah Heep il giorno prima ai Portishead il giorno seguente.
    • Quale personaggio di quale romanzo ti piacerebbe essere: ho invidia smisurata per Philip Marlowe. Un mio sogno da piccolo era quella di fare l’investigatore. Perché lo immaginavo tale a quale a come viene dipinto nei fumetti, nei libri, nei film: il solitario detective antipatico alla polizia che risolve casi con intuito e intelligenza, indossando sempre impermeabile e cappello anche a ferragosto. Quando ho scoperto che gli investigatori nel mondo reale si occupano al massimo di mariti fedifraghi, è stato uno shock.
      I romanzi di Raymond Chandler non sarebbero la mia unica scelta, comunque. Come ho confessato in un delirio notturno, mi piacerebbe vivere in un romanzo dell’800. Amo i personaggi tormentati, travolti dalle passioni, che vivono inseguendo aneliti di felicità, di successo. Solo che mi vengono in mente solo esempi di personaggi che alla fine o si suicidano o muoiono di stenti o di dolore o che comunque soffrono in maniera indicibile. Allora lasciamo perdere.
      A dirla tutta manco il mio Marlowe è un allegrone. Sempre solitario, con solo sigaretta e bicchiere a fargli compagnia. Ma almeno ogni tanto fa colpo su qualche bella donna! 
    • Fotografia: È una cosa che mi piace, però non sono bravo e non ho talento. Mi diverto a smanettare con photoshop e quando sono in viaggio mi piace fare tante foto, come un giapponese. Non ho senso artistico, per me è suggestivo un lampione o una scala, per dire, infatti quando posso spesso li catturo con la macchinetta. Per ciò che concerne le foto in cui sono io il soggetto dello scatto, confesso che sono fotogenico quanto un sacco di patate. Per anni non sono riuscito a sorridere nelle foto, volevo sembrare serio e distinto e mi veniva la faccia come gli individui presenti sulle tabelle della Questura quando c’è una retata in un clan della camorra. Ora sto tentando di lavorare sull’espressione, cercando di assumere il piglio da “uomo che non deve chiedere mai”, con lo sguardo intenso e il sorriso compiaciuto. Il risultato è che sembro il Joker di Jack Nicholson:
      E qui ci vorrebbe la battuta di Leonard: non andiamo a uccidere Batman!

  • In che periodo storico ti piacerebbe vivere: partendo dal presupposto che penso sia sbagliato avere nostalgia per epoche non vissute (in cui è facile fare la fine dell’Owen Wilson in Midnight in Paris) e che mitizzare comporti sempre un allontanamento dalla realtà storica, io ho più di una scelta.
    Innanzitutto, avrei voluto vivere a Parigi in pieno Romanticismo.Che vi devo dì, lo so, sembro stereotipato. Ma è un periodo che mi affascina, me ne sarei andato in giro con tuba e basettoni a discorrere di politica e filosofia.
    Il secondo periodo che mi affascina è la Londra dell’Età Vittoriana. Più verso la fine dell”800, diciamo. A essere sincero il mio sogno sarebbe una realtà parallela steampunk, che prende quell’epoca lì e la arricchisce di macchinari a vapore pieni di rotelle e ingranaggi. Ma non mi addentro nell’argomento perché usciamo fuori tema. E comunque, chiamatemi Lord Gintoki. Facciamo un salto nel tempo e nello spazio e torniamo a Parigi, questa volta nella Belle Époque: la terza epoca in cui avrei voluto vivere. Ho scelto tre epoche che per me sono dense di fervore creativo, in tanti campi. In realtà come dicevo prima è una mitizzazione e, se vogliamo, anche altri periodi storici sono stati molto produttivi per l’umanità: il Medioevo, ad esempio, non è stato affatto l’epoca buia che ci hanno insegnato a scuola. Ma io non mi ci rivedo a vivere sotto Lorenzo il Magnifico, seppur sarebbe stato molto interessante.
    Infine, per concludere l’excursus storico, mi sarebbe piaciuto assaporare il clima dell’America degli anni ’50. E avrei voluto essere uno scrittore in quegli anni lì. Sì, sono proprio stereotipato. I know.
  • La tua più grande passione: leggere. Scrivere. I film di Miyazaki. Cercare di vivere e non di esistere (uhm. Può essere una passione? Beh, se non ci metti passione come fai a conseguire il risultato?).
  • Marzullo-style. Si faccia una domanda, si dia una risposta: usi social network? Certo, però in quanto gatto sono diffidente e non concedo facilmente la micizia (questa domanda me la son posta con l’unico scopo di arrivare a questa pessima freddura).

Le domande son finite, ma il gioco prosegue: come ho detto, bisogna girare i quesiti a 5 blogger. Allora, non vorrei fare torto a nessuno, io ho scelto così, di getto.

  • zeustamina: eh beh, zeus è zeus. È forte. È il tipo di persona con cui vorrei stare seduto a bere birra e parlare a ruota libera. Un vero numero 10 in campo.
  • diamanta: che dire, è geniale. Se non la conoscete, seguitela. Non a casa, eh, non sto incitando lo stalking! È versatile (ehi, no, questo non è il versatile blog award!), passa da argomenti poetici all’attualità a cose che vi faranno scompisciare dalle risate. Qualità e quantità, bene così.
  • V.: è forte anche lei. Intelligente, ironica. Dotata di pregevole cultura musicale e letteraria. Dev’essere piacevole conversare con lei, secondo me.
  • Claire: non so, quando entro nel suo blog mi sembra di entrare in un negozietto dove appena aperta la porta si viene investiti da un aroma di vaniglia, tè, fiori. Su un mobile c’è un vaso di vetro pieno di caramelle. È così che lo vedo. Un posto calmo e accogliente.
  • Ecco, qui mi trovo in difficoltà nel selezionare il blogger rimanente. Perché in realtà avrei una lista lunghissima, ma non so chi scegliere. E non so poi a chi possa far piacere ricevere una catena :D. Facciamo così, per non scontentare nessuno, mi fermo a 4!
    No, dai. Scelgo nanalsd. Perché in realtà è anche lei una gatta e tra felini ci si intende.

Alla prossima. Meow!

23 Pensieri su &Idquo;In caso di neve, usa le catene (Gintoki si racconta)

  1. Prima di tutto vorrei dire una cosa… una persona che nomina in un post lo STEAMPUNK per me vince a mani basse su qualsiasi cosa al mondo (perché non ascolti l’ultimo disco dei Rush? Clockwork Angels? Dicono che ha ambientazione steampunk – Provalo! e poi, diciamocelo, i Rush sono i Rush).
    E poi una persona che scrive su un diario online con il proposito di scriverlo privato ma con “la segreta volontà” di “essere beccato come quando fai sesso in un campo” (aggiungo io la location) è da standing ovation!! 🙂

    Grazie per i complimenti Gin. Sfortunatamente al ritrovo non ci incontreremo (mi sembra che ci vai), ma non demordo…ci sarà altra occasione. O ci incontreremo in Germania e, senza riconoscerci, berremo questa benedetta birra! eheheh 🙂

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    • Sicuramente ci sarà occasione!
      ahaha mi immagino un incontro casuale in un biergarten! 😀

      ps grazie del consiglio. Sì i Rush mi piacciono, anche se non seguo. Prova è che ne ho un paio di dischi, ma sono di metà anni ’70

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      • Si esatto! Io ci conto.
        L’incontro casuale, con relativo sputtamento dell’altrui blog (es. no, sai, leggo i blog, c’è quello di un certo Music For Traveler che fa veramente cagare! Ohhh, ‘na cosa immonda! ahahahahahaha), sarebbe da incorniciare.

        ps: figurati! I Rush sono garanzia e questo disco mi è venuto in mente appena ho letto Steampunk! 😉

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  2. Una parte di me diceva “occhio”, l’altra “ma va” e invece ho letto e mi son fregata.
    Una parte di me è grata e felice, ma che belle cose che hai detto di me ❤ e l'altra pensa orchi devo far un post ora su questo (e son un pò come te).
    Come sempre le mie personalità multiple quando parlano fanno una caciara e confodono, ma tutte e dico TUTTE sorridono beate della tua nominatione e son contente. Grazie

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  3. Posso eleggerti mio nuovo idolo dopo la “micizia”? Posso!?
    Comunque grazie, anche se mi sento un attimo fuori posto dopo certi bei blogger (ci hai fatto caso che ovunque ti giri, c’è qualcuno che esprime il suo amore per zeus?).

    Ps: avevo letto “Scrivere i film di Miyazaki”. Oh, ti stavo già per chiedere l’indirizzo per il corso!

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  4. Oh che carino, grazie ^_^ Ecco, oggi mi prendo il tempo per questa tua proposta e per altre che so di aver accantonato 😉
    Onorata della descrizione che hai fatto del mio blò, è proprio così che mi piace che sia. E sugli aromi … sì, quelli. Bacino!

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  5. Pingback: Rimandite … sempre lei! | Camomilla o ginseng?

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